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Blog di viaggi di Elisa Malisan

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Viaggiare leggendo: 5 libri che vi porteranno lontano (restando a casa)

Viaggiare leggendo: 5 libri che fanno viaggiare restando a casa
Photo credits: Unsplash
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  1. 5 libri per viaggiare leggendo
    1. La Parigi che avrei voluto conoscere: “Parigi 1928”, di Henry Miller
    2. Il Vietnam dei boat people e del ritorno a casa: “Il mio Vietnam”, di Kim Thúy
    3. Sognando il Giappone: “Cerchi infiniti” di Cees Noteboom
    4. Viaggiare per incontrare se stessi: “Eat, pray love” di Elizabeth Gilbert
    5. Asia, ancora e sempre: “La mia Asia. Trent’anni di viaggi in Oriente” di Corrado Ruggeri
  2. Mappe per viaggiare attraverso i libri: Europa e Asia (da scaricare in PDF)
    1. Salva questa raccolta di libri su Pinterest 📌

Ci sono periodi, come questo, in cui viaggiare non è possibile. E in questi momenti viaggiare leggendo può essere il modo per raggiungere lo stesso paesi lontani, epoche ormai passate, culture diverse.

Ho deciso di proporvi 5 libri che fanno viaggiare anche in paesi che non ho ancora visitato: che sia di buon augurio perché la situazione torni presto verso la normalità.

5 libri per viaggiare leggendo

Viaggiare leggendo per me è sempre stato un modo per passare attraverso i momenti più complessi. Mi ha dato energia e voglia di fare, anche quando tutto sembrava più difficile.

Avevamo già parlato di libri di viaggio qualche tempo fa e anche allora vi avevo proposto dei titoli un po’ fuori dai canoni “classici” della letteratura di viaggio. Anche questa selezione è in parte fuori dagli schemi — spero che la apprezzerete.

La Parigi che avrei voluto conoscere: “Parigi 1928”, di Henry Miller

C’è uno scrittore che ho amato profondamente nella mia vita: Henry Miller.
Il suo nome viene raramente associato alla letteratura di viaggio per la verità — non è esattamente quel tipo di scrittore.

Molti avranno senz’altro sentito nominare i suoi libri più famosi, “Tropico del Cancro” e “Tropico del Capricorno”, che alcuni librai si ostinano ancora a inserire nello scaffale della letteratura erotica. Ma Henry Miller è molto più di questo — e avendo letto quasi tutti i suoi libri, ve lo dico con cognizione di causa.

Perché leggerlo

Henry Miller secondo me è stato un grande viaggiatore. Non nel senso che ha viaggiato in tutto il mondo (era povero in canna e non se lo sarebbe potuto permettere, soprattutto ai tempi della recessione negli anni ’30), ma perché era un curioso affamato e insaziabile.

Originario di New York (città che ho cominciato a sognare grazie a lui), ha viaggiato principalmente fra gli Stati Uniti e l’Europa. Amava la Francia e Parigi di un amore disperato e viscerale.

Nei suoi libri ho viaggiato nella capitale francese di un’epoca ormai lontana. Ho sognato i caffè letterari (quelli veri), le vie decadenti, i quartieri disgraziati e bohémien.

Copertina Henry Miller, Parigi 1928

“Parigi 1928” è il libro che racconta l’arrivo di Miller nella capitale durante il suo primissimo viaggio. Un sogno che si avverava dopo anni di infelice vita newyorkese, in cui tentava di sbarcare il lunario fra lavori mal pagati e il sogno di diventare scrittore.

Una frase per sceglierlo

Avvicinandoci a Parigi, Mona [June Mansfield, la seconda moglie di Miller] mi dette un colpetto col gomito e indicò un gruppo di edifici di un bianco luminoso che dominava la città. Il Sacré Coeur. Immediatamente il cuore mi balzò in gola e mi vennero le lacrime agli occhi. Non so perché provai tanta emozione… non c’era niente che mi legava particolarmente al Sacré Coeur. Forse era solo per la sua appartenenza a Montmartre, che per me era senz’altro una parola magica. Montmartre.
[…] Non riesco a reggere tutto questo in una volta sola, è troppo per inghiottirlo in un solo boccone. Tutto quello che riesco a dire è ‘Che città! Che città!’.

Henry Miller, “Parigi 1928”, Ed. Passigli, 2020

Il Vietnam dei boat people e del ritorno a casa: “Il mio Vietnam”, di Kim Thúy

Il romanzo, che racconta attraverso le sue pagine l’esperienza della scrittrice, narra la storia di Vi, bambina vietnamita che per sopravvivere alla guerra fuggì dal Vietnam su una barca insieme alla sua famiglia, trovando rifugio prima in Malesia e poi in Canada.

Trapiantata in una realtà culturalmente diversa da quella del suo paese, Vi cresce in mezzo a figure femminili forti, pur essendo relegate ad un ruolo secondario nelle loro famiglie e nella società di origine, che le trasmettono un nuovo modo di diventare donna unendo la cultura vietnamita e il mondo occidentale.

Perché leggerlo

Ho letto questo romanzo dopo il nostro viaggio in Vietnam, che ha avuto un grande impatto su di me. La cultura, l’approccio modesto, la tensione fra modernità e tradizioni sono state fra le cose che mi hanno colpita di più della popolazione vietnamita. E in questo libro ho trovato una chiave di lettura interessante, che può aiutare a conoscere un po’ meglio il Vietnam, raccontato attraverso l’amore per la cucina, per le tradizioni e anche il confronto con l’Occidente.

Viaggiare leggendo: copertina libro

Una frase per sceglierlo

Mentre la cultura occidentale incoraggia a esprimere i propri sentimenti e le proprie opinioni, i vietnamiti li serbano gelosamente per sé o li comunicano a parole con molto ritegno, perché lo spazio interiore rappresenta l’unico luogo inaccessibile per gli altri.

Kim Thuy, “Il mio Vietnam”, Ed. Nottetempo, 2017

> Questo libro è disponibile anche in formato ebook.


Sognando il Giappone: “Cerchi infiniti” di Cees Noteboom

Di libri sul Giappone ce ne sono tantissimi, ma pochi mi hanno conquistata come questo.

Personalmente trovo che il Giappone raccontato dai giapponesi non sia sempre facile da comprendere, perché racconta una realtà molto differente dalla nostra, che è difficile riuscire ad assorbire senza una mediazione. In questo senso, la visita del nostro amico giapponese a Udine è stata un’occasione di conoscenza preziosa perché ci ha fatti entrare in contatto diretto con questo paese affascinante.

Noteboom, autore di romanzi e poesie di origine olandese, racconta il Giappone attraverso appunti e impressioni raccolte in quarant’anni di viaggi verso il Sol Levante.

Perché leggerlo

Fra i titoli che ho deciso di proporvi per viaggiare leggendo, questo è stato il primo che ho scelto nella libreria.

Penso che solo pochi viaggiatori siano in grado di raccontare un paese così diverso con la forza evocativa e la delicatezza che ho trovato in questo libro. I libri che parlano di viaggi secondo me dovrebbero disegnare scenari e suggestioni nella mente del lettore, oltre ad elencare nomi di luoghi, strade e città di cui non conosciamo nulla.
Questo libro ci riesce come pochi altri.

Noteboom-Cerchi-infiniti

Una frase per sceglierlo

Soprattutto quando ti addentri nella provincia le comunicazioni diventano più difficili. L’inglese non sempre serve […]. Dovrebbe esistere un’indulgenza speciale per l’attesa sui binari sbagliati, per un viaggio su un treno che ha sì lo stesso nome ma va nel senso opposto, per il dubbio lacerante tra due cartelli in un bosco su uno dei quali, dopo una fila di ideogrammi, c’è scritto 5,7 km e sull’altro, dopo ideogrammi che somigliano disperatamente ai primi, 3,8 km. Al confronto le marce di ore sotto la pioggia o il caldo improvviso […] erano quasi un sollievo.
Questo è ciò per cui ero venuto. Appena ti liberi delle città e dei treni sovraffollati inizia l’altro Giappone, quello di paesi e villaggi, di piccole locande, autobus di provincia, trenini di un’unica carrozza con gli scolaretti in divisa […].

Cees Noteboom, “Cerchi infiniti. Viaggi in Giappone”, Ed. Iperborea, 2017

> Questo libro è disponibile anche in formato ebook.


Viaggiare per incontrare se stessi: “Eat, pray love” di Elizabeth Gilbert

Concedetemi di proporvi questo unico libro a carattere più “commerciale”, che ho letto dopo aver visto il film diversi anni fa (e dopo aver sognato una fuga a Bali con Javier Bardem… Lo so che l’avete sognata anche voi care lettrici, confessate! 😬).

Al di là della popolarità del film però, il libro mi è piaciuto molto. L’ho letto in un periodo in cui praticavo yoga e mi sono immedesimata tante volte nell’autrice, che in “Eat, pray, love” racconta come ha ritrovato il proprio equilibrio dopo un brutto divorzio anche grazie al silenzio e alla meditazione.

Perché leggerlo

Vi consiglio questo titolo perché racconta molto di più di una romantica storia d’amore a Bali: è un viaggio fra tre continenti e tre fasi della vita. Un viaggio che passa attraverso dubbi, crisi, domande interiori. Quelle che tormentano molti di noi soprattutto nei momenti difficili che fanno traballare le certezze e poi portano verso equilibri nuovi.

E questo secondo me succede ancor più facilmente a chi ama e osa viaggiare verso luoghi diversi, stranianti, lontani dalle zone di comfort.

Copertina libro Eat, pray love

Una frase per sceglierlo

Mi perdonerete se la riporto in inglese, ma piuttosto di una brutta traduzione preferisco riportare il testo originale del libro (che ho letto in inglese, appunto).

Meditation is both the anchor and the wings of Yoga. Meditation is the way. There’s a difference between meditation and prayer, though both practices seek communion with the divine. I’ve heard that prayer is the act of talking to God, while meditation is the act of listening.
[…] When I ask my mind to rest in stillness, it’s astonishing how quickly I turn (1) bored, (2) angry, (3) depressed, (4) anxious or (5) all of the above.
[…]
The other problem with all this swinging through the vines of thought is that you are never where you are. You are always digging in the past or poking at the future, but rarely do you rest in this moment.

Elizabeth Gilbert, “Eat, Pray, Love”, Ed. Riverhead Books, 2007

> Questo libro è disponibile anche in formato ebook.


Asia, ancora e sempre: “La mia Asia. Trent’anni di viaggi in Oriente” di Corrado Ruggeri

Vi avevo già parlato del suo libro “Farfalle sul Mekong” in un articolo di qualche tempo fa e avevo citato “La mia Asia” nell’approfondimento in PDF sulla nostra esperienza in monastero a Kathmandu. Amo la scrittura di Corrado Ruggeri, non è un mistero.

“La mia Asia” è una raccolta di scritti dai tanti viaggi che il giornalista ha compiuto in Oriente nel corso di trent’anni e oltre.

Un libro purtroppo difficile da trovare attualmente, ma che in qualche biblioteca (quando finalmente riapriranno) forse potete prendere in prestito.

Perché leggerlo

Riassumere “La mia Asia” in poche righe è davvero difficile, sia perché attraversa moltissimi stati, sia per i numerosi aspetti che il libro ci sbatte in faccia.

Ho riso e pianto fra queste pagine. Ho sognato luoghi remoti e meravigliosi, ho tremato di rabbia di fronte alla follia del genere umano nelle sue espressioni più basse della storia e del presente.

La mia Asia non è un libro che racconta solo luoghi spirituali e paradisiaci dell’Asia, punta la luce anche sulle sue ombre. Ma anche questo è un modo di viaggiare leggendo.

Viaggiare leggendo: copertina libro La mia Asia

Una frase per sceglierlo

[Dal capitolo sulla Thailandia]

È il gioiello di Bangkok, questo labirinto di canali, intrico fitto e misterioso di stretti sentieri d’acqua che scorrono in un tempo ancora antico, lontano dalla metropoli che macina denaro e brucia ogni istante. Qui la vita ha ancora i ritmi delle pagaie e delle canoe, lungo i canali rurali si coltivano orchidee e gelsomini, non ci sono inferriate alle finestre né lucchetti alle porte, i panni si lavano a mano nell’acqua del fiume, che spaventa perché è marrone scuro, ma è più torbida che sporca e ai ragazzini va bene così, perché usano i gradini delle case come trampolini e i più coraggiosi salgono al primo piano e si lanciano dalle finestre o addirittura dal tetto e durante il volo disegnano in aria capriole e avvitamenti.

Corrado Ruggeri, “In Asia. Trent’anni di viaggi in Oriente”, Ed. LT Editore, 2013

Bangkok, proprio ora, mentre rileggo e trascrivo queste righe, avrei dovuto essere avvolta dal tuo torrido abbraccio, fra templi e traffico, odore di incenso e di street food. Ma il nostro appuntamento è solo rimandato, ne sono sicura. Ci incontreremo molto presto.

Mappe per viaggiare attraverso i libri: Europa e Asia (da scaricare in PDF)

Lettori affamati e curiosi, ho preparato solo per voi due mappe di libri per viaggiare leggendo, con tanti altri titoli (disponibili anche in formato ebook) che parlano di viaggi in Europa e in Asia: uno per ogni Paese.

Le potete scaricare in PDF dall’Area download riservata per gli iscritti alla newsletter.

Mi iscrivo e le scarico subito! >

Cari lettori, spero che questo articolo vi sia stato utile per trovare ispirazione 🙂
In questi giorni difficili per l’Italia e non solo, un buon libro o una serie TV che parla di viaggi sono ottimi compagni con cui trascorrere queste giornate casalinghe.
Se invece preferite dedicarvi allo studio dei futuri itinerari di viaggio potete dare un’occhiata a questo articolo su come scegliere la guida turistica più adatta a voi.

Torneremo presto ad un ritmo normale e ricominceremo a viaggiare. Siamo fiduciosi.
Un abbraccio a tutti voi.

Salva questa raccolta di libri su Pinterest 📌

Elisa Malisan

Sono curiosa, schietta, introversa, lettrice affamata e pretenziosa. Amo gli aggettivi insoliti, i decolli e gli atterraggi, i sapori decisi e le parole gentili. Nel tempo libero scrivo sul mio blog di viaggi e mi do arie da runner della domenica.


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8 commenti
  1. Elisa ha detto:
    20/06/2020 alle 06:48

    Ciao Luna,
    sono contenta che tu abbia apprezzato l’articolo. Se vuoi leggere altri libri su Parigi, Miller ha scritto moltissimo su questa città. È un luogo che ha amato profondamente e nei suoi libri ci si immerge in una Parigi bohémienne d’altri tempi, quella dei caffè letterari e degli artisti, delle vie decadenti dell’epoca affascinante che ha vissuto, negli anni ’30. Te li consiglio molto!

  2. Luna ha detto:
    20/06/2020 alle 01:15

    Articolo utilissimo. Mi hai catturata col primo libro su Parigi. L’anno prossimo sarò là in Erasmus e cercavo tanto un libro che potesse farmi immergere nella sua atmosfera prima ancora di partire. Grazie!

  3. Elisa ha detto:
    01/05/2020 alle 21:02

    Grazie Antonella, sono felice che ti sia piaciuto l’articolo.
    Quando si tratta di libri e di viaggi potrei leggere e poi scrivere davvero all’infinito. Credo che presto dedicherò un nuovo articolo a questo tema 😉

  4. ANTONELLA MAIOCCHI ha detto:
    01/05/2020 alle 10:48

    Bello, bello, bello questo tuo post. Suggerimenti di lettura molto eleganti e poco scontati. Potrei scrivere un commento lunghissimo.. mi limito a dirti che Hanry Miller mi piace tantissimo e mi hai fatto venire voglia di riprenderlo in mano. Che ho voglia di Vietnam e la storia della bimba mi ispira molto e che, concordo perfettamente che gli autori giapponesi non sono affatto facili. Io personalmente non mi vergogno a dire che ho iniziato e mollato più di un libro.

  5. Elisa ha detto:
    16/03/2020 alle 20:58

    Sì da questo punto di vista è vero, lo stop forzato ci concede qualche momento in più per dedicarci alla lettura, il che è un bene in fin dei conti!
    Durante la settimana per me non cambia moltissimo visto che (molto fortunatamente) posso lavorare da casa, però nel weekend è tutto tempo guadagnato!

  6. Ilaria Fenato ha detto:
    16/03/2020 alle 10:09

    Questo periodo di stop forzato è un’ottima scusa per leggere e recuperare tutti quei libri che non abbiamo tempo di leggere. Io spesso devo ritagliarmi pochi minuti tra un lavoro e l’altro, quando devo attendere qualcuno o la sera dopo cena. Il libro su Parigi mi intriga molto! Ora vedo se trovo l’ebook sul sito della mia biblioteca così evito di far arrivare anche i corrieri. Mi dispiace poveri ?

  7. Elisa ha detto:
    15/03/2020 alle 18:24

    Anche per me la lettura è sempre un modo per rasserenarmi e trovare nuova energia. Credo che in periodi come questo, forse più che in altri, i libri possano essere un vero conforto!

  8. Sara ha detto:
    14/03/2020 alle 22:03

    Mi ispirano molto, soprattutto quello dedicato al Giappone. Ora che abbiamo un po’ di tempo in più, leggere aiuta tantissimo a viaggiare con la mente e a rasserenarci in questo periodo difficile.

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