Sguardo rapido al post
- Scegliere la guida turistica per un viaggio
- Quali aspetti valutare per scegliere la guida turistica cartacea
- Scegliere la guida turistica a seconda del tipo di viaggio
- Le migliori guide turistiche cartacee secondo me
Scegliere la guida turistica per un viaggio
Scegliere la guida turistica per un viaggio è un momento importante, soprattutto quando si vuole organizzare da soli le proprie vacanze.
Nonostante sia una lettrice vorace tanto sulla carta quanto sull’ereader, scegliere la guida turistica per me significa acquistare una guida (rigorosamente) di carta.
Alcuni forse preferiscono utilizzare i supporti digitali, ma secondo me la guida turistica cartacea non ha rivali, è la mia compagna di viaggio preferita, che sfoglio sempre durante il viaggio e le ore di attesa in aeroporto.
Quando si tratta di acquistarla non mi sento legata ad un editore in particolare, anzi. Secondo me per scegliere la guida turistica più adatta è utile considerare alcuni aspetti: il tipo di viaggio che stiamo per fare, come sarà organizzato e quali sono i nostri gusti.
Nella nostra esperienza, scegliere la guida turistica giusta è molto importante per creare i propri itinerari da soli o sapere cosa chiedere se vogliamo organizzare un viaggio personalizzato con il supporto di una guida locale.
Ho pensato quindi di fare un breve elenco di caratteristiche per scegliere la guida turistica e di confrontare le guide di viaggio che ho usato fino ad ora. Spero possa esservi utile per orientarvi nella scelta in libreria.
Quali aspetti valutare per scegliere la guida turistica cartacea
Esteticamente mi piacciono gli scaffali con i libri tutti ordinati, ma penso che non tutte le edizioni siano adatte a tutti i tipi di viaggio, anche se magari c’è una collana a cui siamo più affezionati.
Prima di optare per una guida o l’altra secondo me potremmo farci alcune domande che ci aiuteranno nella scelta.
Innanzitutto: che tipo di viaggio dobbiamo organizzare?
È un viaggio itinerante che comprende più tappe? Visiteremo una città sola o un’area più estesa?
Viaggeremo da soli o in gruppo? Accompagnati da una guida o senza?
In base a questo avremo bisogno di trovare nella guida informazioni differenti, con un grado di approfondimento adeguato.
Altri fattori di scelta in base alle risposte precedenti sono senz’altro anche la maneggevolezza e il peso della guida cartacea.
Non da ultimo, la presenza di foto e l’impaginazione grafica possono essere per noi più o meno fondamentali in base al tipo di viaggio.
Scegliere la guida turistica a seconda del tipo di viaggio
Se stiamo per visitare una città o una metropoli, probabilmente ci serviranno informazioni molto pratiche su suddivisione dei quartieri della città, mezzi di trasporto, costi e orari dei musei o delle attrazioni turistiche, zone dove trovare alloggio. In questo caso, le guide di viaggio tascabili o poco più faranno più al caso nostro forse.
Più o meno lo stesso vale per i viaggi indipendenti all’estero. Probabilmente avremo necessità di una guida di viaggio che contenga un mix di informazioni storico-culturali e informazioni pratiche, non troppo prolisse ma neanche troppo stringate. Una via di mezzo non semplice da realizzare nemmeno per gli editori immagino.
Per quanto riguarda le sistemazioni in alberghi, appartamenti e B&B, personalmente è raro che io scelga gli alloggi sulla base dei consigli delle guide. Di solito preferisco cercarli da sola confrontando i siti di prenotazione e le recensioni online.
Se invece decidiamo di viaggiare con guida locale o un pacchetto vacanza organizzato, allora probabilmente andremo alla ricerca di nozioni storiche e culturali, ma senza la necessità di una guida troppo dettagliata: saranno i nostri accompagnatori a darci tutte le informazioni sulle viste.
Un ultimo fattore da considerare secondo me è questo: utilizzeremo la guida anche dopo il viaggio?
Per me ad esempio le guide viaggi cartacee sono indispensabili per scrivere gli articoli del blog e rintracciare facilmente tutte le informazioni che mi servono.
Lo stesso potrebbe valere per chi magari al rientro vuole creare un video, un fotolibro o ripercorrere le varie tappe mentre si sfogliano le foto sul PC.
Le migliori guide turistiche cartacee secondo me
Nel proporvi alcune collane di guide di viaggio fra cui scegliere mi sono basata su un solo criterio fondamentale: le ho testate tutte personalmente e il mio parere è fondato sull’esperienza diretta.
Ci tengo a precisare che questa lista di guide cartacee non dipende da accordi con editori, anzi, i contatti che ho avuto con alcuni di loro, anche per realizzare questo articolo, sono stati una conseguenza dell’aver acquistato le loro guide.
Viaggi indipendenti all’estero: le guide turistiche “classiche”, ma non solo
Se stiamo per fare un viaggio all’estero da soli, probabilmente finiremo per scegliere una guida turistica fra quelle più diffuse, si trovano facilmente in tutte le librerie e generalmente sono ritenute tra le più affidabili. Iniziamo da quelle più conosciute.
Lonely Planet e Routard
Dal punto di vista del mercato si rivolgono a un pubblico diverso, ma secondo me hanno alcuni punti in comune: sono molto complete e danno informazioni molto dettagliate su sistemazioni, ristoranti, cose da fare e shopping.
La guida turistica Lonely Planet è probabilmente per molti “la guida” cartacea per definizione, dal punto di vista “markettaro” è quasi “uno status” più che una guida e basta. La guida Routard in italiano invece è una delle più amate dai viaggiatori zaino in spalla e si rivolge ad un pubblico che viaggia con un budget più contenuto rispetto alla prima.
Fino ad ora sono quelle che ho utilizzato meno, lo confesso, la Lonely Planet in particolare. So che per molti è un acquisto immancabile, ma io penso che ci siano altre edizioni molto valide (e spesso finisco per scegliere quelle perché le trovo più adatte a me).
Ho utilizzato le guide Lonely Planet e le guide turistiche Routard per: Londra, Andalusia, Thailandia (viaggio da poco rimandato purtroppo).
Rough Guides Feltrinelli
Rispetto alle due precedenti, io mi trovo meglio con le guide Rough Guides Feltrinelli. Mi piacciono perché sono una via di mezzo fra le precedenti: ci sono nozioni storico-culturali molto complete, informazioni dettagliate sui musei e siti storici (anche orari di apertura e costi dei biglietti) e tutto il necessario per organizzare un viaggio da soli.
I capitoli dedicati ai trasporti indicano in modo molto sintetico ma dettagliato come raggiungere le varie località di un paese e i tempi di percorrenza, che non si trovano in tutte le edizioni.
Quanto ad alberghi, ristoranti e shopping, c’è il necessario ma non troppo (come invece nelle due precedenti).
Una cosa che mi piace molto è che ogni capitolo contiene diverse mappe delle città e delle varie zone. Se aggiungessero anche una mappa staccabile per me sarebbe il massimo perché le utilizzo tanto.
Se proprio dovessi trovare un “difetto”, le Feltrinelli Rough Guides non hanno molte foto, ma per me non è un fattore determinante nella scelta.
Ho scelto questa le guide turistiche Rough Guides Feltrinelli per: Nepal e Thailandia
Viaggi con guida locale o pacchetti vacanza: un compromesso fra maneggevolezza e ispirazione
Un po’ meno corpose come contenuti e anche come peso specifico, le due edizioni che seguono secondo me sono una buona scelta per i viaggi all’estero con guida locale o in gruppo.
Non sono troppo prolisse, graficamente sono più accattivanti delle precedenti e sono maneggevoli da portare nelle tasche esterne dello zaino, il mio immancabile compagno di viaggio, scelto con una cura maniacale (per farvi un’idea date un’occhiata al mio mini-decalogo sulle caratteristiche dello zaino perfetto 😂).
Dumont
Le guide turistiche Dumont forse sono un po’ meno diffuse in Italia rispetto ad altre edizioni e la collana non è nemmeno troppo vasta, però le ho usate in diverse occasioni.
Dal punto di vista storico e culturale offrono una panoramica sufficientemente dettagliata per decidere cosa visitare e, se avete la possibilità di personalizzare il vostro itinerario, sapere che cosa chiedere alla vostra agenzia locale.
Mi piacciono molto gli approfondimenti tematici su escursioni o visite particolari e la grafica molto ben curata di questa collana, ricca di foto.
Le trovo molto belle e impaginate bene, a differenza di altre edizioni a colori che tendono ad essere un po’ troppo confusionarie.
Infine, la mappa staccabile per me è sempre un must: come per le guide, preferisco di gran lunga le mappe cartacee rispetto a quelle dello smartphone.
Ho scelto questa guida turistica per: Sri Lanka, Capoverde, Valencia
Traveler National Geographic
Analoghe alle precedenti per alcuni aspetti, le guide turistiche National Geographic sono belle dal punto di vista fotografico, però ammetto che non sono le mie preferite.
Sono abbastanza equilibrate per completezza di informazioni e maneggevolezza, però secondo me non sono approfondite e graficamente ben strutturate come le Dumont.
Dal punto di vista del contenuto inoltre non mi sembra che rispondano esattamente ai bisogni dei viaggiatori italiani, le trovo più tagliate per il pubblico americano.
Se state organizzando un viaggio con guida locale però possono essere un buon supporto perché le destinazioni disponibili a catalogo sono tante e se non volete scegliere una guida turistica troppo corposa sono un buon compromesso.
Ho scelto una guida National Geographic per: Vietnam, Milano, Venezia.
Viaggi on the road o visite in città: guide piccole e leggere, ma di spessore
Questo ultimo gruppo di guide comprende secondo me le collane più interessanti per chi vuole viaggiare leggero e al contempo scegliere una guida turistica un po’ fuori dal coro.
Le edizioni di cui vi parlerò hanno in comune il piccolo formato, ma all’interno sono molto diverse le une dalle altre.
Guide Marco Polo
Sintetiche e pratiche, le Guide Marco Polo sono un’ottima scelta soprattutto per le destinazioni in Italia ed Europa.
Adatte a chi si organizza in modo autonomo, sono buone compagne di viaggio per chi vuole avere in mente una panoramica generale della destinazione, ma poi ama “improvvisare” in loco senza programmi troppo predefiniti.
Di queste guide mi piacciono in particolare alcuni aspetti: i luoghi da non perdere di una città o regione, la facilità nel trovare le informazioni quando servono e gli itinerari suggeriti, che si trovano alla fine della guida e riportano tempi di percorrenza e durata delle escursioni.
E la mappa staccabile ovviamente, che metto sempre nelle tasche esterne dello zaino.
Ho scelto questa guida turistica tascabile per: Santorini, Malta e Gozo, Napoli
Odòs
Con una piccola nota di patriottismo, vi propongo le guide di Odòs, casa editrice udinese, non solo perché è stata la prima a pubblicare una guida completa di Udine, la mia città, ma anche perché ha realizzato delle guide su molte città che fino a pochi anni fa non ne avevano una tutta per loro.
I titoli delle collane InCentro e VersoEst sono dedicati a città poco (o meno) turistiche rispetto ai grandi classici e sono molto approfondite, cosa non sempre scontata per questo tipo di destinazioni che vengono solitamente incluse in aree geografiche più estese.
Queste guide secondo me rispondono molto bene ai bisogni dei viaggiatori italiani, perché sono scritte da autori italiani originari e che hanno vissuto nelle città di cui scrivono, per cui le raccontano in modo molto personale.
La recente aggiunta della mappa ripiegata (che si può staccare) in fondo alla guida poi, ovviamente, ha conquistato il mio cuore.
Ho scelto questa guida turistica per: Udine, Trieste, Lubiana
Guide “Insolite e segrete” di Jonglez
Corpose nel contenuto, ma maneggevoli nel formato.
La casa editrice Jonglez ha una collana interamente dedicata alle città, raccontate in modo non convenzionale. Le guide come “Venezia insolita e segreta”, oppure “Napoli insolita e segreta” sono super interessanti da portare con sé mentre si esplora una città nuova, perché raccontano tanti dettagli curiosi e approfonditi sulle città.
Vi consiglio di scegliere queste guide turistiche soprattutto per aggiungere “qualcosa in più” al vostro viaggio e andare alla ricerca di dettagli insoliti, che alcune le guide turistiche classiche raccontano solo in parte.
Qualche esempio? Andate a leggervi la storia del quartiere delle Carampane o del Ponte delle Tette di Venezia…
E se siete in partenza per esplorare un’area più vasta, non mancano anche le guide insolite e segrete dedicate alle regioni: Campania, Veneto e Toscana sono le prime tre regioni italiane a cui la casa editrice Jonglez ha dedicato un approfondimento.
Ho scelto questa guida turistica per: Venezia, Napoli, Campania.
I ViaggiAutori
Piccole, maneggevoli e deliziose. Le guide de I ViaggiAutori sono state una scoperta ricca di sorprese.
Scritte da blogger di viaggi e esperti locali, i titoli della collana “Due settimane in…” propongono itinerari per la durata media di un viaggio: due settimane appunto.
Un punto forte secondo me è proprio il fatto che siano pensate e scritte da blogger, che quindi escono un po’ dalle logiche editoriali “tradizionali” e offrono un sacco di spunti interessanti che in alcuni casi mancano nelle guide più classiche.
Il fatto di proporre ai lettori degli itinerari già costruiti (con delle alternative) a mio parere è di grande aiuto per selezionare le tappe di viaggio cercando di non strafare e “vedere tutto” a tutti i costi (trappola nella quale io spesso rischierei di cadere, trasformando il viaggio in una maratona! 😅).
Ho scelto questa guida turistica per: Thailandia
Spero che questa selezione possa esservi di aiuto per scegliere la vostra guida turistica cartacea.
Se avete altri editori da suggerirmi scrivetemi nei commenti! Quando si tratta di libri non i tiro mai indietro 😍
Tornate a trovarmi, prossimamente parleremo di libri per viaggiare leggendo. Stay tuned!
10 commenti
Ciao Pietrolley,
sai che io invece non riesco proprio a comprare le guide su Amazon? Preferisco andare a sfogliarle in libreria, così vedo come sono fatte, che informazioni ci sono e quali no… Insomma, sono un po’ vecchio stampo per le guide! 😂
Non le compro spesso, ma la maggior parte sono della Lonely Planet. Mi trovo bene! Poi ho anche qualcosa National Geographic e Marco Polo. Di solito guardo su Amazon, leggo le recensioni e mi butto!
Avere una guida in viaggio è sempre utile, per me è una compagna inseparabile. Poi con la carta ho un rapporto da sempre privilegiato rispetto agli altri strumenti, soprattutto quando sono in giro e preferisco lasciare un po’ da parte lo smartphone, almeno quando sono in vacanza!
Io come te, quando viaggio, devo avere con me la guida cartacea, anche se poi per le ricerche preferisco farle sui siti di altri Travel Blogger. La guida cartacea le uso come riferimento nei viaggi on the road per cercare informazioni sul paese che stiamo attraversando proprio in quel determinato momento e soprattutto nei paesi in cui non ho la connessione ad internet durante il viaggio.
Speriamo che anche il tuo viaggio sia solo rimandato ovviamente! Avere delle guide inutilizzate nella libreria… è proprio un peccato.
Prima che succedesse tutto questo casotto ho preso la mira e puntato: ho comprato la mia prima NatGeo..Cina! Nonostante lo sconforto di star iniziare a programmare un viaggio che non vedrà ovviamente luce, devo dire che l’ho amata rispetto alla Lonely Planet. Più colorata, stimola di più la mia attenzione anche grazie alle foto.
Ciao Valentina,
non conosce le guide della Mondadori, fino adesso non mi è mai capitato di acquistarne una. Me le segno per il futuro però, sperando di poterne comprare di nuove e ripartire molto presto!
Le mie guide preferite in realtà non sono tra queste ma sono le Mondadori (ex guide Peugeot) perché mi aiutano ad inquadrare a colpo d’occhio i quartieri e le principali attrazioni che intendo visitare, che vado poi ad approfondire online, principalmente sui blog.
Solo per una città, New York, ho scelto la Lonely Planet perché la Mondadori era fatta davvero male
Ciao Simona, anche io ultimamente attingo tanto ai blog, però la guida cartacea per me è sempre un must. Avere un libro da poter consultare anche quando il telefono non è connesso ad internet e studiarla mentre viaggio mi dà tutta un’altra sensazione rispetto agli strumenti digitali. C’è poco da fare!
Non avevo considerato le guide Feltrinelli. Accidenti! Di solito devo ammettere che vado di Lonely Planet anche se ultimamente mi accorgo di affidarmi sempre più ai blog piuttosto che alle guide cartacee. Eppure hanno un fascino che per me resta unico e alla fine cedo sempre!