Il bello di visitare Venezia con una guida turistica: itinerari insoliti e curiosi
Visitare Venezia in un giorno o due: un’esperienza che molti di noi hanno fatto, forse più volte nella vita. I posti da visitare a Venezia sono moltissimi, ma secondo me aggirarsi solamente fra calli e palazzi sontuosi non è che osservare la sua superficie: per questo visitare Venezia con una guida turistica è un modo (ri)scoprirla attraverso gli occhi di chi la vive e può guidarci fra i posti da visitare a Venezia seguendo itinerari insoliti e curiosi, fuori dalle rotte turistiche classiche.
Io credo di aver cominciato a conoscerla più da vicino quando, grazie ad un’amica, ho conosciuto Marisol Michielin, guida turistica a Venezia. Una visita guidata è una delle cose da fare a Venezia almeno una volta nella vita — meglio se più di una.
In questo articolo vi parlerò di queste belle esperienze insieme a Marisol, iniziate qualche anno fa, ancor prima di questo blog. Tornarci oggi e raccontare a voi alcuni di questi posti da visitare a Venezia è il mio modo per condurvi nel cuore della Serenissima, per apprezzarne l’anima superba e al contempo fragile.
Venezia a piedi seguendo l’antica via commerciale: il Canal Grande
Il Canal Grande è la via principale sull’acqua che attraversa i sestieri (i “quartieri”) veneziani. Se cercate cosa vedere a Venezia, non c’è itinerario turistico che non vi porti a soffermarvi sui vari punti panoramici di questo canale, orgoglio e grandezza della città. Dal Ponte degli Scalzi vicino alla ferrovia, passando immancabilmente per quello di Rialto fino a raggiungere il Ponte dell’Accademia, tutti noi ci siamo affacciati sulle acque del Canal Grande ad osservare palazzi, imbarcazioni e gondole di passaggio.
Ma prima di diventare uno dei posti instagrammabili di Venezia, il Canal Grande è stato la più importante via commerciale di questa città gloriosa, che ha fatto della Serenissima una potenza internazionale e cosmopolita, quando le Americhe non erano ancora entrate nelle cartine geografiche.
Il Canal Grande era la principale via di accesso alla città, da cui entravano imbarcazioni e prodotti di ogni tipo. Gli antichi veneziani infatti non avevano terre da coltivare né grandi spazi per le abitazioni, per questo diventarono un popolo di mercanti, marinai ed esploratori. Con le loro barche raggiungevano terre esotiche e lontane, rientrando in laguna carichi di merci e contaminazioni culturali.
Rialto e dintorni: i luoghi dei mercanti e dei commerci esotici
I posti da visitare a Venezia lungo le vie del commercio sono disseminati fra i sestieri di San Polo, Cannaregio e Rialto, dove c’erano l’antico mercato e il Bancogiro, il banco in Campo San Giacomo di Rialto dove si prendeva nota dei giri di debito e di credito di tutti i mercanti.
In questa zona c’era un volume d’affari enorme, dato in particolare dal commercio di merci leggere ma molto preziose: i coloranti e le spezie provenienti da Siria e Egitto.
Tale era la quantità di denaro che circolava nell’antico mercato che si dice che la partita doppia sia nata proprio qui, nell’antica Venezia.
Visitando Venezia a piedi insieme alla guida, si scopre come la città sia stata centro di grandi ricchezze e di una cultura molto più aperta rispetto a quelle dell’entroterra già in epoca medievale. Abitazioni e palazzi avevano come entrata principale la “porta acqua”, quella affacciata sui canali, da cui entravano i prodotti destinati al commercio o acquistati nei mercati.
Tutto all’epoca viaggiava sull’acqua, ed erano molti gli stranieri che entravano in città portando non solo beni preziosi come seta, ambra e spezie, ma anche culture e modi di vestire diversi.
Abituata a questo continuo viavai di marinai e di navi, Venezia è cresciuta come potenza finanziaria dallo spirito libero, che, non a caso, ha fatto sì che la sua popolazione fosse conosciuta anche per i costumi goliardici.
Scoprire la Venezia libertina: storie di gioco e (facili) costumi
Non sorprende che in una città così ricca feste e gioco d’azzardo fossero all’ordine del giorno. Il casinò di Venezia è stato fondato nel 1638 ed è stato la prima casa da gioco al mondo. Negli anni ’50 la sede del primo casinò fu spostata in quella attuale, Cà’ Vendramin Calergi, che si affaccia (naturalmente) sul Canal Grande.
Sebbene fossero illegali, le case da gioco facevano grandi affari, anche grazie all’uso delle maschere, sotto cui si nascondevano le persone ma prosperavano i vizi.
Venezia era un punto di riferimento e ritrovo non solo per commercio e gioco, ma anche per divertimenti di altro tipo, che prendevano facilmente una piega piuttosto disinvolta. Tant’è che fra le calli veneziane il governo aveva deciso di confinare le cortigiane in alcuni quartieri dove erano stati istituiti numerose case di tolleranza. Fra queste il palazzo delle Carampane, residenza (Ca’) della facoltosa famiglia Rampani, successivamente usata come bordello. Se siete curiosi di scoprire altre storie “piccanti” e insolite, andate a leggervi anche l’articolo 10 curiosità su Venezia. 😉
Celarsi o svelarsi sotto una maschera: la Bauta veneziana
Feste e case da gioco erano teatro non solo di divertimenti ma anche di facili costumi. I festeggiamenti veneziani attiravano turismo straniero e facoltoso, disposto a spendere molto sia per il gioco d’azzardo che per gli intrattenimenti di altro genere.
Nell’antica Venezia il carnevale durava sei mesi all’anno e durante questo periodo i veneziani e gli stranieri che raggiungevano la città potevano quindi travestirsi e frequentare liberamente case da gioco e casini celando la propria identità (durante il periodo di Quaresima, invece, era proibito indossare costumi e travestimenti).
La maschera più diffusa era la Bauta veneziana, indossata sia dagli uomini che dalle donne, un costume completo con mantello e cappello a tricorno nero. La maschera vera e propria, totalmente bianca, aveva il volto inespressivo e una specie di “becco” che copriva anche la bocca. In questo modo nascondeva tutto il viso, consentendo a chi la indossava di camuffarsi perfettamente tra la folla.
Un travestimento che celava l’identità ma che svelava i veri istinti e vizi di coloro che la indossavano, lontano dalle prescrizioni della Chiesa e della morale che imponevano di mantenere un apparente decoro in pubblico.
Le donne veneziane fra moda e bellezza
Tra le visite guidate a Venezia, una delle più interessanti che abbiamo fatto insieme a Marisol è stato un tour serale dedicato alla Venezia libertina e ai costumi della popolazione femminile.
A Venezia si dettavano infatti le mode in quanto ad abiti, bellezza e consuetudini. Ne è un esempio l’uso del neo finto sul viso, che aveva un significato preciso a seconda del punto in cui lo le donne lo mettevano: lo indossavano all’angolo dell’occhio le donne appassionate, sul naso quelle sfrontate, all’angolo della bocca le donne… assassine.
La pelle doveva essere bianca come il latte, per cui le veneziane, oltre ad usare la cipria chiarissima, usavano schiarirla con succo di limone e albume d’uovo.
Il colore di tendenza per i capelli, ritratto dai grandi pittori come il Tiepolo, era il famoso biondo veneziano. Questa tonalità si otteneva bagnandoli con un liquido ottenuto da un mix di spezie, erbe, cenere e… urina di cavallo. Così conciate, le fanciulle si sedevano sulle altane, le terrazze sopra i tetti delle case, ed esponevano la chioma al sole per ore. E per proteggere la candida pelle dai raggi solari indossavano la solana, un cappello senza calotta e con la tesa larga.
Chissà quale olezzo si sprigionava durante queste lunghe ore sotto il sole… ma del resto, si sa quanti sacrifici siamo disposte a fare noi ragazze pur di farci belle! 😅
Cose da vedere a Venezia: il Fondaco dei Tedeschi
Fra i posti da visitare a Venezia nei pressi di Rialto c’è senz’altro il Fondaco dei Tedeschi, uno dei molti magazzini (“fondaco” significa magazzino infatti) in cui si scaricavano le merci e si ospitavano i mercanti provenienti dal nord Europa.
A differenza del Fondaco dei Persiani, che non esiste più, e del Fondaco dei Turchi, oggi sede del museo di storia naturale, questo edificio è stato usato in precedenza come sede delle poste e successivamente ristrutturato per creare un lussuoso centro commerciale.
Le case fondaco costituivano per il governo veneziano dei punti strategici in città, non solo per stipare le merci ma anche per curare le relazioni commerciali con l’estero e per sapere quanti mercanti stranieri erano presenti a Venezia.
La ristrutturazione ha mantenuto la struttura originale del Fondaco, in cui sono visibili le antiche stanze dei mercanti, ora sede di negozi di abbigliamento, gioielli e profumeria di lusso.
Un’altra particolarità di questo centro commerciale, che probabilmente non avremmo visitato se Marisol non ce ne avesse raccontato la storia, è la sua terrazza all’ultimo piano. Anche se non siete in vena di shopping, potete prenotare una visita gratuita di 15 minuti alla terrazza, da dove potrete ammirare Venezia dall’alto.
Esplorare Venezia oggi, una città superba dall’animo fragile
Superba e potente in passato, Venezia oggi è una città che appassiona chiunque la visiti, ma che nasconde un’anima delicata.
Se negli anni di maggiore espansione la Serenissima è arrivata a contare 175.000 abitanti (nel 1951), oggi ne conta circa 52.000. La città si sta lentamente svuotando dai suoi abitanti, che si stanno spostando “in terraferma” per vivere e tornano fra le calli quasi solo per lavorare o studiare.
Molte case sono state trasformate in bed & breakfast e appartamenti per affitti brevi, perciò trovare residenze a lungo termine a prezzo accessibile è sempre più difficile.
Urbanistica della città, turismo di massa, problemi legati all’innalzamento del mare, costi di manutenzione e, ultima in ordine cronologico, la pandemia del 2020 hanno messo a dura prova Venezia. Ora la città “respira” dopo anni di sovraffollamento stagionale, ma il suo equilibrio rimane delicato.
Visitare Venezia è un viaggio nella sua bellezza e unicità, ma per avvicinarsi alla sua anima è necessario rispettarla con un turismo non di consumo ma di conoscenza.
Visitare Venezia Avec Marisol, guida turistica a Venezia
Uno dei molti motivi per cui ho deciso di ricontattare Marisol per la nostra recente visita è proprio questo: non solo per percorrere nuovi itinerari a Venezia, ma anche per vedere la città con gli occhi di chi la vive profondamente.
Se siete curiosi di scoprire nuovi posti da visitare a Venezia e seguire itinerari curiosi o insoliti, date un’occhiata alle visite guidate a Venezia di Avec Marisol.
Ce n’è per tutti i gusti e gli interessi: tour dedicati all’arte e alla storia della Serenissima, itinerari al femminile, visite serali (davvero suggestive, ve le consiglio tanto), itinerari insoliti a Venezia, come quello dedicato alle leggende e ai misteri della città.
Ci sono talmente tante cose da vedere a Venezia che una volta sola non può bastare. C’è sempre un ottimo motivo per tornare. 🙂
Per gli appassionati di mostre e di fotografia invece vi segnalo la stupenda mostra fotografica su Henri Cartier-Bresson intitolata “Le Grand Jeu”. Da non perdere!
4 commenti
Venezia nasconde un sacco di storie affascinanti 🙂 quella del neo è una delle mie preferite!
Ciao Margherita, grazie, spero che per il vostro giro a Venezia vi sia utile 🙂
Ciao, abbiamo giusto in programma un giro a Venezia verso ottobre e questo articolo è un pozzo di consigli! Me li segno per organizzare meglio tra qualche mese, grazie!
Wow bellissimo articolo, non conoscevo le abitudini “libertine” dei veneziani finché non ho lettoil tuo articolo. La storia del neo e della tintura dei capelli non le conoscevo