Una visita a Murano, Burano e Torcello durante un week-end a Venezia è un’esperienza da non perdere. Le isole della Laguna sono dei micromondi ricchi di fascino e storia; ognuna di esse ha un carattere unico. A Venezia è facile trovare molti tour guidati per le isole, ma se anche voi non siete grandi fan delle gite con tabelle di marcia prestabilite potete naturalmente fare il giro delle tre isole in autonomia. Con i vostri ritmi.
Noi abbiamo fatto così, e in questo articolo trovate tutte le informazioni pratiche per organizzare un tour fai da te a Murano, Burano e Torcello.
Come visitare Murano, Burano e Torcello
Iniziamo dagli aspetti pratici, ovvero quanto tempo ci vuole per visitare le isole e come arrivare a Murano e Burano, e poi fino a Torcello.
Tipicamente l’itinerario delle isole della laguna inizia da Murano e poi prosegue verso Burano e Torcello. È il percorso più logico perché le linee del traghetto si cambiano seguendo questo ordine e in questo modo si ottimizza il tempo a disposizione.
Quanto tempo ci vuole per visitare le isole
Per vedere le tre isole è necessaria (almeno) un giorno intero: se potete fermarvi a dormire a Murano o Burano tanto meglio, ma anche in giornata si riesce a vedere molto.
Se vi chiedete quanto tempo dedicare a ciascuna isola, in linea di massima potreste fare questo calcolo:
- Per visitare Murano ci vogliono almeno 3-4 ore; se volete entrare in qualche laboratorio del vetro o museo, considerate in più quel tempo (1 ora o 1 ora e mezza probabilmente)
- Per vistare Burano possono bastare 3 ore, ma facilmente sarete tentati di fermarvi più a lungo… 🙂
- Per visitare Torcello ci vogliono un paio d’ore: l’isola non è molto grande, ma così graziosa che invita alla lentezza.
A tutto questo, naturalmente bisogna aggiungere del tempo per il pranzo, e durante il fine settimana è facile che molti locali siano pieni, per cui potrebbe essere necessario aspettare per trovare posto.

Come arrivare a Murano e Burano in vaporetto
Tutte e tre le isole, Torcello compresa, si raggiungono in vaporetto da Venezia. Partendo dal centro storico, la fermata più comoda dei traghetti per Murano e Burano è alle Fondamente Nuove.
Il vaporetto passa anche in altre zone di Venezia (es. Piazza San Marco), ma quello che parte dalle Fondamente Nuove è il più rapido. Di seguito, le linee e i tempi per raggiungere le isole.
- Da Venezia a Murano: si prende il vaporetto nr. 12; ci vogliono 10 minuti. A Murano si può scendere alla fermata Colonna e proseguire a piedi per visitare l’isola o andare a prendere il traghetto per Burano. Per andare a Burano infatti bisogna cambiare linea di vaporetto, che passa alla fermata Faro.
- Da Murano a Burano: dalla fermata Faro si sale sul vaporetto nr. 5; per arrivare ci vogliono 30 minuti.
- Da Burano a Torcello: il vaporetto nr. 9 fa il servizio navetta fra le due isole ogni 15 minuti; per arrivare a Torcello si sta 5 minuti. È proprio di fronte.
Per rientrare a Venezia:
- Da Burano a Venezia: si prende il vaporetto nr. 12 che si ferma a Murano e poi arriva a Venezia Fondamente Nuove; ci vogliono 40-45 minuti.
- Da Torcello a Venezia: si può prendere il vaporetto nr. 12 che rientra direttamente alle Fondamente Nuove. Questa linea però parte solo la sera (dopo le 18.00). Se per voi non va bene come orario, dovete tornare a Burano e poi prendere il vaporetto nr. 12.
Quanto costano i biglietti del traghetto per Murano e Burano
Se volete visitare più isole in un giorno solo, la soluzione più conveniente è un biglietto giornaliero, costa 25,00 € (prezzo aggiornato a gennaio 2023).
Se invece pensate di vedere una sola isola o fare una gita di più giorni, calcolate che la corsa singola del vaporetto costa 9,50 € per ogni tratta (solo andata).
Cosa vedere a Murano
Murano è famosa probabilmente quanto Venezia e senza dubbio una delle isole più visitate della laguna. La sua notorietà si deve soprattutto al vetro soffiato e alle numerose vetrerie artistiche.
Murano deve la propria specializzazione nell’arte vetraria ad un fatto storico: nel 1291 infatti la Repubblica di Venezia decise di spostare le fornaci a Murano per evitare il rischio di incendi in città, creando così un vero e proprio centro dei vetrai. In questo modo La Serenissima poteva inoltre controllare questa preziosa industria, custodendola come una sorta di “segreto di stato”. Un po’ come quella dei farmacisti (di cui vi racconto nell’articolo dedicato a 10 curiosità su Venezia) la professione del vetraio era molto prestigiosa, tant’è che se una nobildonna veneziana decideva di sposarne uno, poteva mantenere il suo status gentilizio.


Scendendo alla fermata del traghetto Murano Colonna, ci si incammina proprio lungo le Fondamenta dei Vetrai. Nelle vetrine trionfano forme di animali, sculture e figure umane di ogni genere e colore. E anche per i minimalisti come me che non amano orpelli e soprammobili è uno spettacolo affascinante. I prezzi non sono certo alla portata di tutte le tasche, ma guardando le vetrine si percepisce il valore di questi pezzi unici.
Se avete tempo ed è aperto, potete visitare il Museo del Vetro di Murano (la più ampia collezione di vetri veneziani al mondo) oppure qualche laboratorio artigianale. Altrimenti, proseguite in direzione del faro e prendete il traghetto: ora si va a Burano.
📌 Biglietti per i musei di Murano (e uno sconto)
Se volete visitare uno o più musei a Murano potete acquistare online i biglietti su Tiqets (rivenditore autorizzato) con uno sconto del 5%.
Al momento della prenotazione basta inserire il codice promozionale TIQETSMUSEUMS, valido fino al 31/12/2023.
Cosa vedere a Burano
Burano è conosciuta e apprezzata per i colori sgargianti delle sue case. Una tavolozza abbagliante persino in una giornata nuvolosa di gennaio, con i canali avvolti da un sottile grigiore.
Sul perché le case di Burano siano coloratissime si leggono storie diverse. Secondo alcuni, furono dipinte per aiutare i pescatori a riconoscere la propria abitazione durante le serate nebbiose.
Secondo la guida cartacea “Venezia insolita e segreta” di Ed. Jonglez pare che le facciate color arcobaleno risalgano al periodo medievale, durante il quale le epidemie di peste erano frequenti. Sembra che allora si usasse la calce bianca per disinfettare le abitazioni dalla malattia, mentre le case sane venivano dipinte con tinte festose.
Ad ogni modo, passeggiando per Burano non si può non rimanerne ammaliati. Una volta superati i canali più vicini alla fermata del traghetto (i più affollati), la cosa più bella da fare è perdersi fra le calli e piazze, incrociando i buranelli e i mici isolani che vivono qui.


Se siete appassionati di storia dovete sapere che anche Burano ha un passato di gloriosa indipendenza, dovuto in particolare alla produzione dei merletti, che si dice fossero i più belli d’Europa. Tant’è che nel 1566 il re di Spagna Filippo II commissionò agli artigiani di Burano il corredo da sposa di Maria Tudor.
Oggi sono poche le persone ancora impiegate in questa attività, e con buona probabilità non molte botteghe dell’isola vendono merletti fatti a mano. Se però quest’antica arte vi incuriosisce, potete visitare il Museo del Merletto in Piazza Galuppi, una volta sede della Scuola del merletto.
- Nebbia in laguna: diario di viaggio veneziano
- Cosa vedere a Venezia con una guida turistica: luoghi insoliti
Cosa vedere a Torcello
La piccola isola di Torcello è famosa soprattutto per la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la chiesa più antica della laguna, costruita in epoca bizantina.
Tuttavia a mio parere il fascino di quest’isola risiede soprattutto nella sua silenziosa tranquillità, che in una fredda giornata di gennaio probabilmente rende ancor più il proprio senso.
Un tempo Torcello era un’isola fiorente, che viveva soprattutto di commercio e agricoltura. Si stenta quasi a credere che qui vivessero ben 20.000 abitanti. Fu progressivamente abbandonata a partire dal XIV secolo con l’ascesa di Venezia e a causa delle continue epidemie di malaria. Oggi qui non vivono che una decina di persone.
Vale comunque la pena dedicare qualche ora a una passeggiata a Torcello. Ci si riconnette con un senso di pace e silenzio dopo aver camminato fra le affollate calli veneziane, si può prestare attenzione ai suoni e agli odori della laguna, che al tramonto si impregnano di arancio e umidità.


E quando la stagione turistica è iniziata, magari ci si può fermare a mangiare in uno dei locali sulla Strada della Rosina, a metà via fra la Cattedrale e la fermata del traghetto.
Poi si torna in direzione del molo, saziati da una giornata di bellezza intensa.
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2 commenti
Ciao Katia, grazie per il tuo commento.
Concordo con te, Murano anche a noi è sembrata una piccola Venezia in miniatura (nemmeno tanto piccola, in verità!) e ci sono piaciute tanto Burano e Torcello. Ci piacerebbe rivederle in estate, perché secondo me le giornate lunghe sono più adatte per una gita di un giorno solo… o chissà, magari fermarsi una volta a dormire a Burano potrebbe essere l’ottimo per conoscerle più a fondo!
Nel 2020 (ebbene sì: poco prima che arrivasse il caos della pandemia e poi a giugno) ho visitato queste tre isole 2 volte. La prima quasi in solitaria in una umida e nebbiosa giornata di gennaio e la seconda, in calda giornata estiva.
Due esperienze molto diverse ma complementari. Ho adorato maggiormente Burano e Torcello perché più caratteristiche. Mentre Murano l’ho trovata come se fosse una miniatura di Venezia.