Un weekend a Trento dedicato ai sapori del territorio: i vini del Trentino-Alto Adige, i piatti tipici, le grappe pregiate. Lo spunto per questo articolo nasce dall’atto conclusivo del fine settimana insieme all’Associazione Italiana Travel Blogger: la visita al Muse, il Museo delle Scienze. Inizio citando il Muse perché in esso ho colto più a fondo il legame fra le mie amate Dolomiti e l’unicità dei sapori regionali, profondamente influenzati dalla forza delle montagne. È la natura stessa a dare a vini, erbe, formaggi e carni le sfumature che si riconoscono nei prodotti del territorio, proprio a partire dalla geologia delle Dolomiti. In questo post voglio raccontarvi quindi un percorso per scoprire la regione (anche) attraverso la sua enogastronomia.
Vini del Trentino-Alto Adige, personalità e ricchezza
Iniziamo la prima tappa con una degustazione. Sono molti i vini autoctoni della regione: vini bianchi come Müller Thurgau, Gewürtztraminer e Nosiola, vini rossi come il Marzemino e il Teroldego Rotaliano. La varietà dei microclimi che coesistono nella regione, la dolomia delle montagne, il terreno ricco di nutrienti trasmettono alle uve le qualità che daranno ai vini quel particolare sapore floreale, sapido o fruttato che li contraddistingue. Il legame tra le viti e le Dolomiti è antico e le cantine del territorio lo mantengono vivo dedicandosi alla produzione di vini autoctoni accanto ai vitigni internazionali. Il posto giusto per scoprirne il sapore: Palazzo Roccabruna a Trento, oggi sede dell’Enoteca provinciale. Nel weekend si degustano alcuni dei calici più pregiati Trentodoc, accompagnati da formaggi di malga, salumi e pane locale. Se avete in programma un weekend in Trentino, una tappa qui non si può proprio perdere.


ℹ️ Degustazioni di vini del Trentino e birre artigianali
Palazzo Roccabruna
Aperto da giovedì a sabato, dalle 17.00 alle 22.00.
Via Santa Trinità, 24, 38122 Trento
Per info: promozione@tn.camcom.it
Dall’aperitivo alla tavola: dove mangiare a Trento e dintorni
Se volete mangiare tipico a Trento e dintorni, tenete a mente questi tre nomi: ristorante Ai Vicoli, ristorante Borgo Nuovo, Locanda delle 3 Chiavi. Dopo una visita in città o magari una camminata in montagna, sedersi a tavola con un buon calice di vino e qualche piatto della zona è la conclusione più naturale. I menu di questi tre locali esaltano le caratteristiche del territorio con piatti squisiti. Fra le tante pietanze, vi consiglio in particolare di scegliere un risotto al Teroldego Rotaliano, una fetta di vitello arrosto ripiena di erbe di campo o uno sformato di formaggio della Val di Sole con funghi e miele al pino mugo. Negli accostamenti fra le pietanze si colgono le gli aromi che nascono fra le montagne. Un boccone alla volta, tornano in mente i sentieri, i prati fioriti, le erbe aromatiche mosse dal vento, il passo lento mentre si cammina.


ℹ️ Dove mangiare tipico a Trento e dintorni
Ristorante Ai Vicoli
Piazza San Teresa Verzeri, 1, Trento
tel. 0461 260673
info@aivicoli.it
Ristorante Borgo Nuovo
Via I Androna di Borgo Nuovo, 20, Trento
tel. 0461 261375
Locanda delle 3 Chiavi
Via Clementino Vannetti, 8, Isera (TN)
tel. 348 4020857
info@locandadelletrechiavi.it
Forza e pazienza, l’arte della grappa trentina
Si sente subito entrando: l’odore della grappa aleggia delicato nell’aria della Distilleria Marzadro, una delle più importanti della regione. Oltre a vini, formaggi e salumi, il Trentino-Alto Adige è infatti famoso per le grappe, che io stessa conoscevo a malapena prima di questo weekend a Trento. L’Istituto di tutela della grappa di cui la distilleria Marzadro fa parte riunisce i produttori della regione e garantisce la qualità (altissima) delle grappe che portano il marchio del Trentino, fatte solamente con uve coltivate sul territorio. Anche chi come me non se ne intende resta affascinato da questo mondo. Fare una visita guidata in distilleria è un’opportunità preziosa per avvicinarsi (o conoscere meglio) alcuni dei distillati migliori della famiglia Marzadro. Con assaggio, s’intende 🙂


Una delle più particolari che mi è rimasta impressa è Diciotto Lune, invecchiata per diciotto mesi in botti piccole di ciliegio, frassino, rovere o acacia. Non botti qualsiasi, botti scozzesi usate per quindici o vent’anni per il whisky, che trasmettono fragranze uniche alla grappa. Il legno è vissuto, aromatico, vivo, come il colore della grappa. E poi l’Anfora, diversissima, trasparente come un cristallo, invecchiata appunto di anfore di creta o argilla. O ancora, il Liquore al Fieno, fiorito e aromatico. Sa di pascoli e di erba. Il giro della distilleria insieme a Stefano Marzadro è una lode alla natura e alla lentezza, elementi indispensabili per chi fa di mestiere il distillatore, ma anche per chi vuole soffermarsi sulle sfaccettature di questi sapori. Un piccolo sorso accende catene di sensazioni e immagini di paesaggi, basta chiudere gli occhi.


ℹ️ Dove degustare la grappa trentina
Distilleria Marzadro
Visite guidate con degustazione su prenotazione, fino a un’ora prima della chiusura.
Da giugno ad agosto la distilleria è aperta da lunedì al sabato, dalle 09.00 alle 18.30; alcune aperture anche la domenica, con orario 09.00-13.00.
Via Per Brancolino, 10 – Nogaredo (Trento)
tel. 0464 304555
info@marzadro.it
Un posto bello dove dormire a Trento
…e riposare come principi e principesse. Si chiama Hotel Villa Madruzzo l’albergo in cui abbiamo alloggiato durante questi tre giorni nel capoluogo del Trentino-Alto Adige. Si trova a pochi chilometri dalla città ed è un’antica villa del Cinquecento appartenuta a un’importante dinastia di principi vescovi, i Madruzzo, che la scelsero come dimora estiva. Le camere sono eleganti, il giardino si affaccia su Trento. A colazione e cena ci si può lasciar andare ai peccati di gola. Per chi vuole rilassarsi ancora di più c’è pure l’area wellness.
E ancora. Cinque minuti di passeggiata fuori dall’hotel e si cambia completamente scenario con una visita all’Orrido di Ponte Alto, un’antica forra in cui la città scompare e ci si trova a tu per tu con la forza dell’acqua e l’ingegno dell’uomo per contenerne l’energia (ne parleremo meglio prossimamente). Di motivi per venire qui ce ne sono molti, come vedete. Non resta che appuntarsi gli indirizzi e organizzare al più presto un weekend a Trento.
Questo articolo è scritto in collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini del Trentino e l’Istituto Tutela della Grappa del Trentino. Un ringraziamento speciale per tutte le attività e le degustazioni organizzate per farci conoscere il territorio.