Il giro delle Tre Cime di Lavaredo è una delle escursioni più amate delle Dolomiti, non ha quasi bisogno di presentazioni: sia gli escursionisti esperti sia chi si approccia per la prima volta alla montagna ha sentito decantare le meraviglie delle monolitiche vette, patrimonio UNESCO dal 2009.
In questo articolo vi racconto il giro tradizionale e un’alternativa per l’escursione alle Tre Cime di Lavaredo: un percorso che leggermente diverso dall’itinerario classico, che si allontana inizialmente dalla destinazione più sognata (il rifugio Locatelli) e si ricongiunge sul sentiero 101 nella seconda parte.
Dove si trovano le Tre Cime di Lavaredo e quando andare
Le Tre Cime di Lavaredo si trovano sul confine tra Veneto e Trentino-Alto Adige. Il versante nord, il più familiare a tutti noi, è quello altoatesino, mentre il versante sud è in Veneto.
L’escursione classica inizia dal Rifugio Auronzo, in Veneto, ma le 3 Cime si possono raggiungere anche dal Trentino-Alto Adige, incamminandosi dalla Val Fiscalina.
Io vi racconterò il primo percorso — di come arrivare ne parleremo nei prossimi paragrafi.
Per quanto riguarda il periodo migliore per andare alle Tre Cime di Lavaredo, la scelta migliore sarebbe evitare la piena stagione estiva, perché c’è molta gente. Se le condizioni meteo e il vostro piano ferie lo consentono, è preferibile andare in giugno o in autunno.
Il Trentino-Alto Adige è molto bello in questi periodi, in cui anche zone come la Val di Fassa e il Lago di Braies offrono panorami indimenticabili.
Infine, il clima. Anche in estate può essere piuttosto freddo: a fine agosto noi abbiamo trovato temperature piuttosto basse (intorno ai 5° C, se non meno) e soffiava un forte vento. Perciò è bene scegliere con cura cosa mettere nello zaino per la montagna e portare una giacca a vento e una maglia pesante.
Escursione alle 3 Cime di Lavaredo: percorso classico e alternative
L’escursione alle Tre Cime di Lavaredo seguendo il giro classico è abbastanza facile: il dislivello in salita non è particolarmente difficile, la segnaletica è chiara, i sentieri sono ampli e facili da percorrere.
Se però volete allungare la camminata o deviare dal classico anello, vi propongo anche un’alternativa. È un trekking più impegnativo, ma vi assicuro che ne vale la pena. Siate solo certi di intraprenderlo avendo già un po’ di esperienza in montagna, perché alcuni tratti sono più difficili.
Il giro delle Tre Cime di Lavaredo
Ma iniziamo dal percorso più semplice: l’anello delle Tre Cime di Lavaredo. È un percorso di circa 10 km, ci vogliono più o meno in 4 ore.
La camminata inizia dal Rifugio Auronzo e si può percorrere sia in senso orario che antiorario. Noi abbiamo optato per il giro antiorario.

Dal Rifugio Auronzo (2320 m) si diramano due percorsi: per seguire il senso antiorario si prende il sentiero 101 in direzione del Rifugio Lavaredo, prima tappa della camminata. Il primo tratto è quasi pianeggiante, su un’ampia strada sterrata con vista sul Vallon di Lavaredo. Se non volete fermarvi al rifugio, al primo bivio tenete la sinistra e proseguite subito in direzione della forcella Lavaredo, dove i due sentieri si ricongiungono.
Camminando da questo versante, pare quasi di non riconoscere le Tre Cime: il lato sud è molto diverso dall’altro, sembra che la loro facciata più nota voglia conservarsi per quando avremo fatto un po’ di fatica.
Superato il rifugio Lavaredo si sale per un centinaio di metri sulla forcella, il punto in cui a sinistra si cominciano a intravedere i tratti più conosciuti dei tre monoliti. A destra della forcella si staglia il Monte Paterno, frastagliato e ispido.
Oltrepassata la forcella Lavaredo (2454 m), il sentiero 101 prosegue in direzione del Rifugio Locatelli (2405 m), il rifugio sotto le Tre Cime di Lavaredo, dove si può ammirare la vista più desiderata dell’escursione.


Una volta arrivati, la maggior parte delle persone si ferma per fare le foto nei dintorni o al ristorante sulla terrazza del rifugio, ma io vi invito a proseguire oltre. Sulla spianata rocciosa la vista si spalanca sulle magnifiche vette, più silenziosa e appagante.
Per completare l’anello e tornare al Rifugio Auronzo, ci si incammina sul sentiero 105 verso Malga Grava Longa (Langalm), lungo l’Alta Via delle Dolomiti. Alla prima biforcazione si segue il sentiero a sinistra (sempre il 105) e si torna al punto di partenza.
Scheda tecnica del giro delle Tre Cime di Lavaredo
- Percorso (anello): Rifugio Auronzo – Rifugio Lavaredo – Rifugio Locatelli – Rifugio Langalm – Rifugio Auronzo
- Sentieri: 101, 105
- Lunghezza: il giro delle Tre Cime è lungo circa 10 km
- Quanto tempo ci vuole: 3,5-4 ore
- Dislivello: 395 m D+
- Difficoltà: turistico.
Trekking alternativo alle Tre Cime di Lavaredo (lontano dalla folla)
Nel parco naturale si possono fare altre escursioni, che seguono percorsi meno frequentati e più sfidanti. In alta stagione infatti i sentieri più conosciuti rischiano di trasformarsi in una rumorosa “vasca” da lungomare. Per questo potreste optare per un percorso alternativo.
Noi abbiamo deciso di fare solo in parte la tradizionale escursione alle Tre Cime: abbiamo scelto il cammino in direzione del Passo Cengia e del Rifugio Pian di Cengia (il più alto del Parco naturale delle Tre Cime, a 2525 m), per ricongiungerci in un secondo momento con l’anello classico.
Il trekking di cui sto per parlarvi richiede però un minimo di esperienza e allenamento: è lungo più o meno 17 km, il dislivello in salita è di circa 500 m in totale, con diversi saliscendi.
Dunque dal Rifugio Auronzo ci si incammina verso il Rifugio Lavaredo e anziché proseguire verso la forcella si segue il 104 in direzione del Pian di Cengia. Dopo un tratto in discesa si attraversa una spianata silenziosa su cui si incontrano pochi escursionisti. Si cammina ascoltando il vento e i richiami delle marmotte.


Poco dopo aver superato i Laghi di Cengia il sentiero inizia a salire abbastanza ripido. Al primo bivio tenete la sinistra; in circa mezz’ora si arriva al Passo Cengia, a 2552 m. Qui volendo potete scendere subito verso il Rifugio Locatelli sul sentiero 101, ma dato che ci siete e la deviazione è breve (10 minuti di camminata) potete andare fino al Rifugio Pian di Cengia, isolato fra le rocce, con una bella vista sulle altre vette che circondano il parco, come la Croda dei Toni e le Crode Fiscaline.

Dopo la sosta si torna indietro al Passo Cengia, si prende il sentiero 101 e si scende su un sentiero ghiaioso e ripido in direzione del Rifugio Locatelli e delle Tre Cime.
Superato questo tratto il percorso va avanti senza grandi dislivelli per un bel pezzo. A sinistra si staglia il Monte Paterno e a destra splendono i Laghi dei Piani che si intravedevano durante la discesa dal passo.
Nell’ultima parte che precede l’arrivo al Rifugio Locatelli si sale di nuovo e forse a questo punto anche a voi verrà un dubbio: “Ma quali sono le Tre Cime di Lavaredo?”. Abbiate fede, quando le vedrete saprete che sono loro.
Provenendo da questa direzione infatti compaiono all’improvviso a sinistra mentre si sale al Rifugio Locatelli.
Ci si potrebbe domandare cos’hanno di speciale, in fondo sono montagne, come ce ne sono tante altre. Però le Tre Cime secondo me regalano un’emozione diversa. La loro presenza millenaria in un paesaggio così particolare fa pensare che si trovino lì per un motivo. Irradiano una forza diversa e maestosa.
Affaticata e stanca dalla camminata, ricordo l’attimo in cui mi sono girata ed erano lì, davanti a me. L’impatto di trovarmi di fronte a loro senza sapere esattamente quando sarebbe arrivato il momento è stato dirompente, ero commossa. È stata una delle emozioni più grandi della mia vita.

Se succederà anche a voi… respirate e godetevi la gioia e la soddisfazione, ignorando per qualche momento le intemperie, il viavai di persone, la fame.
E infine prendetevi una meritata pausa per rifocillarvi e fare un sacco di foto.
Quando siete pronti per ripartire, se avete ancora energia proseguite sul sentiero 105 e fate il giro completo, altrimenti rientrate verso il Rifugio Auronzo sul sentiero 101 che valica la forcella Lavaredo.
Da questa parte le Tre Cime troneggiano maestose, ci si avvicina alla Cima Piccola quasi fino a toccarla. E chissà che non vi capiti di vedere qualcuno che arrampica sul suo fianco per conquistarne la vetta.
Scheda tecnica dell’escursione (Tre Cime e Passo Cengia)
- Percorso (anello): Rifugio Auronzo – Rifugio Lavaredo – Passo e Rifugio Pian di Cengia – Rifugio Locatelli – Forcella Lavaredo – Rifugio Auronzo
- Sentieri: 101, 104
- Lunghezza: 13,5 km circa
- Tempo di percorrenza: 5 ore
- Dislivello: circa 630 m D+
- Difficoltà: escursionistico.
Mappa dei sentieri
La mappa di riferimento è la Tabacco 017 – Dolomiti di Auronzo e del Comelico (disponibile su Amazon. In ogni caso negli uffici del turismo (Dobbiaco, Sesto e dintorni) si può chiedere gratuitamente una mappa dei sentieri della zona. Non ha lo stesso livello di dettaglio, ma è sufficiente per questi trekking.
Come raggiungere le Tre Cime: pedaggio, parcheggio e alternative all’auto
Passiamo agli aspetti pratici dell’escursione alle Tre Cime di Lavaredo, come arrivare al Rifugio Auronzo. Ci sono tre opzioni: l’auto, il bus e il percorso a piedi da Misurina.
In auto: strada a pedaggio e parcheggio al Rifugio Auronzo
Per arrivare fino al Rifugio Auronzo in auto, moto o camper è necessario pagare il pedaggio per accedere all’unica strada che porta al rifugio.
- Costo del pedaggio: da giugno a fine ottobre è di 30 € per ciascuna auto (sosta giornaliera); per pernottare in rifugio si paga un supplemento di 15 € per auto (prezzi aggiornati al 2022).
- Importante: l’accesso alla strada a pedaggio è consentito fino ad esaurimento dei posti auto, dopodiché la strada viene chiusa.
- Come fare a sapere se la strada è chiusa: quando i posti auto sono esauriti troverete un cartello con questa informazione a Misurina, all’inizio della strada per le Tre Cime.
- Dove parcheggiare: nei pressi del Rifugio Auronzo ci sono cinque aree parcheggio.
Indicazioni stradali: se arrivate dall’Alta Pusteria, ad esempio da Dobbiaco o San Candido, si percorre la SS51 attraverso la Val di Landro e poi si seguono le indicazioni per Misurina. Poco prima di arrivare al lago si svolta a sinistra, dove si imbocca la strada a pedaggio, lunga poco meno di 7 km.
Dopo meno di 2 km si raggiunge la sbarra per pagare il pedaggio; in estate è probabile che per arrivare fino lì dobbiate fare la coda. In alta stagione infatti bisogna partire la mattina presto per raggiungere il rifugio in macchina: già verso le 8.00 la colonna è molto lunga.
Come arrivare alle Tre Cime di Lavaredo senza pedaggio: bus e navette
C’è un’alternativa più ecologica e meno stressante per arrivare al Rifugio Auronzo: il bus, con cui raggiungerete le Tre Cime senza pagare il pedaggio.
Ci sono due soluzioni:
- Il servizio di Dolomitibus, che parte da Misurina vicino al ristorante Genzianella.
- Costa 4 € a testa/a tratta. I ticket si acquistano al capolinea del bus.
- Se non alloggiate a Misurina e dovete arrivare fino lì in macchina, vicino al capolinea ci sono dei parcheggi (a pagamento).
- Il servizio navetta da Dobbiaco o Sesto (linea 444)
- Costa 16 € a persona/andata e ritorno.
- In alta stagione è obbligatorio prenotare online, non si possono acquistare biglietti a bordo.
- Il prezzo è lo stesso a prescindere da dove si sale (quindi per chi alloggia dalle parti di Misurina è più conveniente Dolomiti Bus).
Una raccomandazione: in bassa stagione (primavera o autunno), prima di fare l’escursione alle 3 Cime di Lavaredo accertatevi che la strada sia aperta e il servizio navetta sia attivo.
Se amate la montagna secondo me apprezzerete la possibilità di usare il bus: permette di lasciare l’auto a valle o in hotel e conviene perché gli autobus possono bypassare completamente la fila delle auto, si evita la lunga attesa per pagare il pedaggio.
Quando siamo andati alle Tre Cime noi abbiamo preso il bus delle 8.30. Dopo poche centinaia di metri dalla partenza le auto erano già in colonna, in attesa di arrivare alla sbarra del pedaggio.
Il bus invece, scortato dall’auto della Polizia, ha potuto proseguire sulla corsia opposta saltando tutta la fila. In 20 minuti eravamo già arrivati al rifugio, pronti per la camminata.
Per chi ha buone gambe: arrivare al Rifugio Auronzo a piedi
L’alternativa più green ed economica, perché ovviamente è gratis, è arrivare al Rifugio Auronzo… a piedi. (È l’unica alternativa per raggiungerlo senza pagare niente 😉).
Per salire ci vogliono indicativamente 2,5-3 ore, il dislivello è di oltre 500 m D+. Per scendere invece i cartelli segnavia indicano 2 ore.
Noi abbiamo preferito risparmiare le energie per l’escursione in quota, ma nulla vi vieta di scegliere questa opzione, o di scendere a piedi anziché con un mezzo.
Un consiglio (non richiesto) per gli escursionisti
Infine, anche se potrebbe non piacere a tutti, un consiglio rivolto in particolare a chi non frequenta spesso la montagna e vuole fare la bellissima escursione alle Cime di Lavaredo.
Navette, parcheggi e percorsi ben tenuti hanno reso il giro delle Tre Cime e tanti posti come questo dei luoghi accessibili a tutti, nel bene e nel male.
Quindi, chi non ha molta familiarità con le camminate fra i monti tenga presente che questi sono i luoghi prediletti soprattutto da chi ama il silenzio e la forza degli elementi, così come vivrebbero senza la nostra presenza.

Per questo schiamazzi, rumori e urla da litorale adriatico da una parte all’altra dei sentieri disturbano sia la natura che le altre persone. Per avvicinarsi alle montagne e onorare la loro antica presenza sarebbe bello frequentarle senza lasciare traccia del proprio passaggio.
Se lasciamo a valle i toni di voce più alti e riportiamo indietro tutti i rifiuti (involucri dei panini, bucce di banana, mozziconi di sigaretta e anche le carte di caramelle) la montagna ci ringrazierà. E anche gli altri escursionisti lo faranno.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto e possa essere utile per il vostro trekking alle Tre Cime di Lavaredo. E se volete proseguire la lettura potete dare un’occhiata ad altri articoli dedicati alle escursioni in Trentino-Alto Adige, in particolare in Val di Fassa.