L’escursione sul Monte Specie dall’altopiano di Prato Piazza è una delle più suggestive dell’Alta Pusteria. Un percorso facile che inizia attraverso alpeggi rigogliosi, affacciati su alcune delle più spettacolari vette delle Dolomiti: la Croda Rossa di Ampezzo da un lato, il Picco di Vallandro dall’altro. Oltrepassato il Rifugio Vallandro, la salita in cima al Monte Specie regala una vista indimenticabile sulle Tre Cime di Lavaredo, la Marmolada, il Monte Cristallo, la Croda Rossa e quella del Becco. È un’escursione semplice da compiere e difficile da dimenticare per l’ampiezza e l’immensità del paesaggio. Se siete già pronti a partire, non vi resta che andare avanti con la lettura. Iniziamo subito dalle informazioni pratiche.

Da Prato Piazza al Monte Specie: scheda tecnica
L’escursione da Prato Piazza alla cima del Monte Specie è uno dei sentieri panoramici più belli del Trentino-Alto Adige. Il primo tratto, pianeggiante, attraversa l’altopiano di Prato Piazza fino al Rifugio Vallandro. Poi si prosegue su un sentiero ben segnalato che conduce fino alla Sella di Monte Specie (Strudelsattel) e infine alla cima.
- Dove: Alta Pusteria — Braies, Alto Adige
- Percorso: Prato Piazza (2000 m) — Rifugio Vallandro (2040 m) — Monte Specie (2307 m)
- Mappa Tabacco 031, Dolomiti di Braies-Marebbe
- Sentieri 37, 34
- Dislivello: 307 m D+
- Tempo e distanza (andata e ritorno): 2 ore 45 min; 6 km
- Difficoltà: turistico (T).
Come arrivare a Prato Piazza in estate
Il punto di partenza dell’escursione è Prato Piazza, un altopiano nel cuore delle Dolomiti di Braies. È una zona molto apprezzata per l’escursionismo perché da qui iniziano vari sentieri, fra cui appunto quello che porta in cima al Monte Specie. In estate l’accesso in auto a Prato Piazza è limitato per salvaguardare la zona dal traffico e preservare la natura. Da luglio a settembre si può raggiungere il punto di partenza in questi modi:
- In autobus da Dobbiaco o Monguelfo con la linea 443 (40 minuti circa; non serve prenotare).
- Per questo tragitto si possono usare sia la Alto Adige Guest Pass e sia Mobilcard, due tessere per i trasporti valide in Alto Adige
- In alternativa i biglietti si possono acquistare nelle biglietterie di Dobbiaco o Monguelfo, o a bordo del bus.
- Come arrivare in auto:
- Si può parcheggiare a Ponticello, a 6 km da Prato Piazza. Nel periodo dal 10 giugno al 15 ottobre 2023 la salita è a pagamento, limitata a 100 auto fino alle ore 10.00 e dopo le ore 15.00. Non è permesso raggiungere il parcheggio in camper né con pullman privati.
- Il costo giornaliero è di 40 € per auto e comprende un voucher da 20 € da spendere nei ristoranti e negozi di Prato Piazza. Il servizio navetta in bus da Ponticello è compreso nella prenotazione del biglietto (prezzo aggiornato a luglio 2023, il parcheggio si può prenotare online). NOTA: se prenotate per il giorno stesso il ticket non comprende il voucher, per averlo è necessario farlo con anticipo.
- Da Ponticello poi si prende l’autobus linea 443 fino a Prato Piazza
- In alternativa si può andare a piedi (circa 2 ore, 500 m D+).
Da Prato Piazza al Rifugio Vallandro
Il primo tratto dell’escursione è un pieno di relax e aria pulita. Si cammina su una carrareccia ampia e pianeggiante, lo sguardo corre sugli alpeggi, in primavera tappezzati di ranuncoli.

A destra si staglia la Croda Rossa di Ampezzo, 3146 metri di rocce dai riflessi rossastri e dorati. A sinistra, il Picco di Vallandro, imponente. Passando accanto all’hotel Höhe Gaisl (Croda Rossa) verrebbe voglia di fermarsi lì a dormire e ripartire il mattino dopo con le prime luci del giorno.


Poco a poco si raggiungono il Rifugio Vallandro e le rovine di un antico forte austroungarico. All’altezza del rifugio il percorso si biforca e proseguendo sulla destra sul numero 34 ci si addentra su un sentiero più stretto, rivolto verso la Val di Landro. Fra le rocce addolcite dall’erica si respira odore di bosco e di pini.
In cima al Monte Specie: vista straordinaria sulle Dolomiti
Raggiunta la sella del Monte Specie, la visuale cambia ancora. La montagna è frustata dal vento, i pendii disadorni. In tarda primavera è facile trovare ancora qualche lembo innevato. La meta è ben visibile, segnalata dalla croce di vetta che custodisce la cima infischiandosene delle intemperie. La salita è facile e non richiede troppa fatica, anche se forse il desiderio di arrivare in vetta fa allungare il passo e accorciare il fiato.
Ai fianchi della croce, bandierine buddiste sventolano anche qui, forse portate da molto lontano da qualche viaggiatore.


La vista dalla cima è superba. Sulla sinistra, le Tre Cime di Lavaredo sembrano vicinissime. La Croda Rossa chiude solennemente la visuale sulla destra. Fra le une e l’altra, creste e picchi ruvidi, quasi scontrosi. Una mappa in metallo aiuta a riconoscere le Dolomiti indicandole con il dito. La Marmolada, il Monte Cristallo, la Croda Rossa e quella del Becco, il gruppo dei Cadini.
Si perde il conto delle foto, e pur sapendo che nessuna potrà catturare quell’ampiezza non si può farne a meno.

La grandezza di queste montagne sembra dare un’altra prospettiva delle nostre dimensioni, loro così maestose e noi così piccoli che camminiamo sui sentieri senza riuscire a farle del tutto nostre. Una pausa lassù, fino a quando ci si sente parzialmente sazi di quel panorama e la fatica è appagata; poi si torna indietro sui propri passi. Sulla via del ritorno, il Rifugio Vallandro offre una sosta rinfrancante con piatti locali, birra fresca e dolci prima di rientrare di nuovo il punto di partenza, Prato Piazza.
Non so se sono riuscita a rendere la meraviglia dell’escursione sul Monte Specie da Prato Piazza, è un tentativo quanto mai difficile. Vi suggerisco quindi di preparare lo zaino da escursione e partire per provare tutto quanto sulla vostra pelle.
Se avete voglia di fermarvi qualche giorno da queste parti, date un’occhiata anche a questo articolo sui laghi più belli del Trentino, dove fare altre passeggiate all’aria aperta.