Il Lago di Antermoia è di origine glaciale e si trova a 2495 m di quota, ai piedi del Catinaccio di Antermoia e della Croda del Lago, in Val di Fassa. È un gioiello azzurro ad alta quota e ci si arriva in un sol modo: a piedi. L’escursione al Lago di Antermoia è una delle più gratificanti del Trentino-Alto Adige, forse anche perché per raggiungerlo ci vogliono pazienza, determinazione e alcune ore di cammino.
Ci sono diversi modi per arrivare al Lago di Antermoia; probabilmente la via più facile è quella che inizia da Campitello di Fassa e attraversa la Val Duron. La camminata in ogni caso è piuttosto lunga, ma una volta superati pascoli, passi e salite, la soddisfazione di arrivarci è immensa, ripagata dalla bellezza delle sue acque custodite fra le montagne. Buona parte del suo fascino è proprio la sua posizione, lontana da funivie e navette, protetta dalle pareti rocciose delle Dolomiti. Quando si arriva sulla riva, stanchi e ammutoliti, vien naturale fermarsi a contemplarlo in silenzio.

Come arrivare al Lago di Antermoia
I percorsi per arrivare al lago sono tutti piuttosto lunghi. La difficoltà dell’escursione può variare di molto a seconda del percorso e dell’allenamento con cui la si affronta: è necessario essere almeno un po’ abituati a camminare in montagna e avere il giusto equipaggiamento. Secondo le guide escursionistiche, le vie più facili per arrivare al Lago di Antermoia sono quelle dalla Val di Fassa: vi elenco di seguito le due più conosciute.
- Percorso da Campitello di Fassa, attraverso la Val Duron: si parte dal paese in direzione del Rifugio Micheluzzi, raggiungibile a piedi o con una navetta da Campitello. Poi si attraversano la Val Duron, il Passo di Dona e infine si arriva al Lago di Antermoia. È il percorso più facile e con meno dislivello, ed è quello che vi propongo nell’articolo.
- Raggiungere il Lago di Antermoia da Pera o Vigo di Fassa: con gli impianti di risalita si arriva fino al il Rifugio Ciampedie. Da lì si prosegue in direzione Gardeccia, Torri del Vajolet, Passo Principe e infine si raggiunge il lago. È un percorso molto bello, secondo me più adatto per un’escursione di due giorni: l’ideale sarebbe dividerlo in due tappe pernottando in uno dei rifugi. Noi abbiamo provato a farlo in giornata ma non siamo riusciti a completarlo per via della sua lunghezza, piuttosto impegnativa. Nei prossimi paragrafi comunque vi darò alcune informazioni anche su questa via.
Ci sono anche altri modi per salire al Lago di Antemoia, ad esempio dall’Alpe di Siusi o ancora da Fontanazzo di Sotto. Io non li ho mai fatti personalmente per cui vi rimando alle mappe e guide qui di seguito.
- Mappa Tabacco 06 — Val di Fassa e Dolomiti Fassane
- Stefano Ardito, Passeggiate ed Escursioni sulle Dolomiti, Newton Compton Editori, 2021
- Eugenio Cipriani, I 50 sentieri più belli delle Dolomiti, Ed. Guide Iter, 2020.
- I 7 laghi più belli del Trentino-Alto Adige (secondo me)
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Lago di Antermoia dalla Val Duron (percorso più facile da Campitello di Fassa)
L’escursione inizia in paese a Campitello di Fassa, dove si lascia l’auto o si scende con i mezzi pubblici. Dalla piazza, si costeggia il torrente (Rio Duron) e si inizia a risalire la strada che porta al Rifugio Micheluzzi, chiusa al traffico delle auto private. Poco dopo le ultime case del paese c’è uno spiazzo in cui fermano le navette per il rifugio, ottima soluzione per risparmiarsi i primi 3 km di cammino. Il taxi impiega 20-30 minuti per arrivare al Rifugio Micheluzzi; il servizio costa 10 € a persona (8 € se avete la Fassa Card).
Di seguito i dettagli dell’escursione completa a piedi.
Scheda tecnica
- Campitello di Fassa (1448 m) — Rifugio Micheluzzi (1850 m), a piedi: 380 m D+; 3 km; 1 ora 15 minuti. In alternativa alla strada sterrata, da Baita Fraines c’è un nuovo percorso attraverso il bosco. Sulla mappa Tabacco attualmente non è segnalato come sentiero numerato ma è ben segnalato dai cartelli.
- Rifugio Micheluzzi (1850 m) — Passo di Dona (2516 m) — Rifugio Antermoia (2496 m) — Lago di Antermoia (2495 m)
- Dislivello e lunghezza (solo andata): 696 m D+, 39 m D-; 5,6 km; 2 ore 25 minuti (soste escluse). Stesso percorso per il rientro.
- Sentieri: 532; 578, 580
- Difficoltà: escursionistico (E).
- Periodo consigliato per l’escursione: da fine giugno a fine settembre.

L’escursione al Lago di Antermoia dal Rifugio Micheluzzi
L’escursione al Lago di Antermoia inizia appunto da Campitello, dalla piazza si segue la strada che costeggia il Rio Duron e a pochi minuti di cammino si può prendere la navetta per il Rifugio Micheluzzi. Il percorso per il lago è lungo, e il tratto fino al Micheluzzi oltre ad essere ripido e in buona parte su strada, non è particolarmente attraente. La navetta vi risparmia un bel po’ di fatica e non toglie nulla all’escursione.


Dal Rifugio Micheluzzi si inizia a camminare in piano nella Val Duron, ampia e verdeggiante, intervallata da alcune malghe e casolari dove verrebbe facilmente voglia di fermarsi per un paio di giorni nel silenzio. Non ci sono auto, né impianti di risalita, si sentono solo l’eco del torrente e i richiami delle marmotte, neanche troppo nascoste nei prati.

Oltrepassata la Baita Lino Brach (bellissima, fermatevi almeno per un caffè!), all’altezza di Malga Miravalle si prende il sentiero 576 in direzione del lago. Qui inizia una lunga risalita attraverso il bosco; poi gli alberi si diradano e dal Passo delle Ciaregole in poi anche i prati cedono poco a poco il posto a ghiaia e rocce. Dopo il primo passo, ci vuole un’ora di cammino per arrivare al Passo di Dona, da cui si intravede finalmente il Rifugio Antermoia, sovrastato dalle pareti del Catinaccio. A questa altitudine sembra di camminare sulla luna. Ci sono solo basse chiazze d’erba, rocce e nuvole che si arrotolano fra le montagne e fanno sparire la cima ogni tanto.


Un breve tratto in discesa e ancora pochissimo sforzo per raggiungere la conca del Lago di Antermoia. In una giornata nuvolosa come quella che è capitata a noi, gli escursionisti sono pochi, le acque sono immerse nel silenzio. Non resta che sedersi e aspettare un raggio di sole che accenda il lago di azzurro. Dopo una sosta al Rifugio Antermoia, si comincia la discesa ripercorrendo i propri passi fino al Rifugio Micheluzzi.
Nel caso vi venga la tentazione di tornare a Campitello a piedi senza prendere la navetta… mi sento di dirvi che non è una grande idea. Esaltati dall’impresa appena compiuta noi abbiamo deciso di tornare in paese a piedi dal Rifugio Micheluzzi, ma quei 380 m in discesa in più sono stati decisamente faticosi e il percorso non è particolarmente bello. Oltretutto all’altezza di Baita Fraines il sentiero nel bosco termina, e gli ultimi due chilometri sono su asfalto, pesantissimo e duro sotto i piedi dopo tante ore di cammino.
- Mappa della Val di Fassa: Tabacco 06 Val di Fassa e Dolomiti fassane
- Scarpe da trekking adatte (io uso queste, con cui mi trovo benissimo)
- Bastoncini da trekking, un supporto utilissimo sia in salita che in discesa.
Lago di Antermoia da Pera o Vigo di Fassa
In alternativa al percorso precedente, si può arrivare al Lago di Antermoia anche attraverso la Val di Vajolet, passando per le Torri del Vajolet e il Passo Principe. Noi abbiamo provato a raggiungere il lago da questa parte prima di fare l’escursione dalla Val Duron, ma per il nostro livello di preparazione era troppo lungo da fare in giornata. Di seguito comunque vi lascio le indicazioni utili se volete fare la camminata da questa parte: è molto diversa dalla precedente e altrettanto suggestiva.


Scheda tecnica
- Da Pera o da Vigo di Fassa si prendono gli impianti di risalita fino al Rifugio Ciampedie. Le alternative sono:
- Da Pera: biglietto combinato per tre tratti di seggiovia, il biglietto andata e ritorno costa 25 €.
- Da Vigo di Fassa: funivia diretta fino a Ciampedie, costo 25 € andata e ritorno. I prezzi sono aggiornati a maggio 2023.
- Per gli impianti di risalita si può sfruttare anche la tessera Panorama Pass, biglietto per usare gli funivie e seggiovie per più giorni.
- Percorso: Rifugio Ciampedie (2000 m) —Rifugio Gardeccia (1950 m) — Rifugio Preuss e Rifugio Vajolet (2243 m) — Passo Principe (2599 m) — Passo di Antermoia (2770 m) — Lago di Antermoia (2495 m)
- Dislivello e lunghezza (solo andata): 824 m D+, 311 m D-; 9,7 km; 4 ore circa.

Oltre ad essere più lungo, questo percorso è più faticoso perché ci sono vari saliscendi. Da Passo Principe bisogna valicare un altro passo (quello di Antermoia) e scendere di altri 300 metri per raggiungere il lago.

D&R sull’escursione al Lago di Antermoia
Come arrivare al Lago di Antermoia in macchina
Il lago non è raggiungibile in auto e non ci sono impianti di risalita. L’unico modo per arrivare al Lago di Antermoia è a piedi dalla Val di Fassa o dall’Alpe di Siusi.
Come arrivare al lago di Antermoia da Canazei
Da Canazei il percorso più vicino per arrivare al Lago di Antermoia è quello che inizia da Campitello di Fassa: si attraversa la Val Duron, il Passo di Dona e poi si arriva al lago. Prendendo la navetta da Campitello al Rifugio Micheluzzi, il resto del percorso a piedi è di 2 ore 25 minuti, 696 m D+.
Dove si prende la navetta per il Rifugio Micheluzzi?
L’indirizzo esatto per prendere la navetta è Vicolo Salin, 40, 38031 Campitello di Fassa (TN). La navetta è attiva dalle 07.00 alle 19.00. Non è obbligatorio prenotare ma se siete un gruppo numeroso forse è consigliabile. A bordo si possono portare sia i cani sia le biciclette.
Dove parcheggiare per andare al Lago di Antermoia?
A Campitello di Fassa c’è un’area parcheggio vicino alla Funivia Col Rodella. A Vigo di Fassa e Pera ci sono dei parcheggi vicino agli impianti di risalita per Ciampedie.
Quando apre il Rifugio Antermoia?
Il Rifugio Antermoia è aperto da metà giugno a metà ottobre. Per informazioni sulle date precise controllate gli aggiornamenti sul sito del rifugio.
Dove dormire per fare l’escursione al Lago di Antermoia
Il paese più vicino da cui partire è Campitello di Fassa, vicino a Canazei. Io ci sono stata in vacanza per due anni di seguito, mi sono trovata molto bene in questi due hotel.
Hotel Soreges: confortevole, con camere spaziose e ottimo servizio. È un albergo pet friendly, quindi potete portare con voi in vacanza anche cani e mici ❤️
Si trova a due passi dalla funivia Col Rodella e a 5 minuti a piedi dalla piazza principale di Campitello, dove inizia l’escursione.
Booking.comHotel Ramon: più piccolo del precedente e un po’ più economico, ma altrettanto comodo. Le camere sono molto carine e il servizio è di ottimo livello (ristorante in particolare).
Anche questo è vicino alla funivia Col Rodella e a pochi minuti a piedi dal centro di Campitello.
Booking.comIn conclusione, spero di essere riuscita a darvi tutte le informazioni utili per l’escursione. Insieme al trekking sul Passo Vajolon per me è stata una delle camminate in Val di Fassa più emozionanti e anche di cui vado più orgogliosa: fino a qualche tempo fa non avrei mai pensato di riuscire a farla.
Se avete qualche domanda o anche voi ci siete stati, scrivetemi nei commenti 🙂
2 commenti
Ciao Gaia,
mi ha fatto davvero piacere leggere questo tuo commento. Sono tornata insieme a te fra le Dolomiti e sulle sponde del lago, dove c’è anche il mio di cuore. Ripenso sempre a questo trekking con particolare affetto e una punta di orgoglio. Credo che tu lo possa capire.
Ti auguro di tornare a camminare presto fra quelle magnifiche vette, e se vorrai tornare anche a trovare me sul blog per raccontarmi le tue impressioni, non potrò che esserne felice.
Un abbraccio!
23.09.2023
Mi sono fatta più di 5 ore di viaggio solo per fare questo trekking.
ho lasciato l’auto a Mazzin dove ho preso l’autobus per Vigo di Fassa , da lì ho preso la funivia fino al Rifugio Ciampedie. Ho toccato i rifugi Gardeccia, Vajolet, passo Principe (chiuso per lavori di ristrutturazione) e proseguito per il passo d’Antermoia per poi arrivare sotto una leggera nevicata al lago. Le nuvole basse hanno creato un’atmosfera unica colorando il lago di un grigio chiaro meraviglioso. in alcuni punti invece ho avuto la fortuna di vedelo in versione turchese grazie alla luce che filtrava dalle nuvole. Ho passato la notte al Rifugio (80 euro in mezza pensione) e dopo aver visto una splendida alba tra le vette imbiancate della Marmolada e delle Pale di San Martino sono ripartita per raggiungere la macchina a Mazzin passando per la fiabesca Val Udai. Esperienza in solitaria, come mi capita spesso ultimamente. I colori, il silenzio per la pochissima affluenza di turisti e il profumo di purezza hanno rigenerato la mia anima.
La camminata è stata lunga e impegnativa ma in macchina durante il tragitto per tornare a casa stavo già organizzando il prossimo trekking. Le dolomiti mi stanno rubando il cuore