È una delle valli più importanti del Trentino-Alto Adige, circondata da alcune fra le vette più belle delle Dolomiti. La Val di Fassa è una destinazione molto amata da chi ama camminare in montagna, e molto frequentata in estate. I paesi della valle (Campitello di Fassa, Canazei e Moena, solo per citarne alcuni) sono il punto di partenza per innumerevoli percorsi, sia dal fondovalle, sia in quota.
In questo articolo ho selezionato per voi le migliori 5 escursioni in Val di Fassa: alcuni dei sentieri più emozionanti fra le Dolomiti, passeggiate semplici e trekking di difficoltà intermedia, per chi ha già un po’ di familiarità con la montagna.
Iniziamo dunque i nostri percorsi in Val di Fassa, a partire dai sentieri più facili.
Le 5 migliori escursioni e trekking in Val di Fassa
La mappa di riferimento per le escursioni in Val di Fassa è la Tabacco 06, Val di Fassa e Dolomiti Fassane (acquistabile anche su Amazon). Negli uffici del turismo della valle comunque è disponibile una cartina gratuita dei sentieri (meno dettagliata, ma comunque utile).
1) Il sentiero Viel del Pan, per ammirare la regina delle Dolomiti
Il “sentiero del pane”, un’antica via commerciale, è probabilmente una delle escursioni in quota più facili in Val di Fassa, molto popolare per la sua bellezza e semplicità di cammino. È una delle migliori escursioni in Val di Fassa per le famiglie e per chi non frequenta abitualmente la montagna: il sentiero è ampio e quasi del tutto pianeggiante.
La passeggiata Viel del Pan si percorre serenamente con pochissima salita da Col dei Rossi fino al Rifugio Viel del Pan, osservando un panorama magnifico. La terrazza del rifugio si affaccia sulla Marmolada, la regina delle Dolomiti, e a quel poco che rimane del suo ghiacciaio.

Superato il rifugio, si può proseguire in direzione del Lago Fedaia, che si intravede in lontananza lungo il percorso, e di lì fino a Porta Vescovo.
In alternativa, si può camminare ancora una ventina di minuti oltre il Rifugio Viel del Pan fino al punto panoramico Coi de Paussa e tornare indietro seguendo il Sentiero delle Creste, che sormonta il Viel del Pan di un centinaio di metri. È più difficoltoso ma meno frequentato, con una vista a tutto tondo sulle Dolomiti: la Marmolada da un lato, il gruppo Sella dall’altro.
- Approfondimento: escursione in quota sul sentiero Viel del Pan dalla Val di Fassa
- Trekking sul Gruppo Sella: da Sass Pordoi alla cima del Piz Boè
Viel del Pan, informazioni sull’escursione
- Partenza e impianti di risalita: Canazei — Tita Piaz — Col dei Rossi in cabinovia e funivia; Alba — Col dei Rossi in funivia
- Percorso e sentieri: Col dei Rossi (2383 m) — Rifugio Viel del Pan (2432 m); rientro sullo stesso sentiero (601) o sul Sentiero delle Creste (636)
- Dislivello: 122 m D+; con Sentiero delle Creste 326 m D+
- Tempo e lunghezza (andata e ritorno): 3-3 ore e mezza; 6 km fino a Rifugio Viel del Pan; 8 km con ritorno su Sentiero delle Creste
- Difficoltà: Viel del Pan facile (T); Sentiero delle Creste escursionistico (E).
- Note: in estate il sentiero Viel del Pan è fra le escursioni più frequentate della Val di Fassa. Se non amate particolarmente la folla, partite la mattina presto.
2) Il sentiero Friedrich-August Weg, dal Sassolungo al Sassopiatto
La seconda escursione in quota in Val di Fassa che vi propongo è un altro sentiero facile, molto apprezzato per la bellezza del paesaggio e la storicità della passeggiata. Inaugurato nel 1911, il sentiero è intitolato al re di Sassonia, Federico Augusto III, esperto escursionista che amava camminare in montagna mescolandosi a scalatori e montanari “comuni”.
La camminata sul sentiero Federico Augusto inizia dal Col Rodella (2484 m, salita in funivia da Campitello di Fassa) e percorre i fianchi del Sassolungo e del Sassopiatto. Il primo tratto è in discesa fino al Rifugio Friedrich August (2293 m); poi il sentiero serpeggia fluido sul fianco della montagna senza grandi dislivelli e raggiunge prima il Rifugio Pertini (2316 m) e in seguito il Rifugio Sassopiatto (2300 m). L’itinerario è memorabile per il panorama sulla Val Duron e il gruppo del Catinaccio.

Come dicevo inizialmente, questa passeggiata in Val di Fassa è facile e adatta anche a chi non è abituato a camminare spesso in montagna: i due rifugi sono ideali per una sosta e un po’ di relax con vista, anche se naturalmente in estate sono molto affollati.


Se preferite fermarvi in qualche posto più appartato, proseguite oltre il Rifugio Sassopiatto verso Malga Murmeltier Hütte, più tranquilla perché richiede ancora quasi un’ora di cammino.
Sentiero Friedrich-August, informazioni sulla passeggiata in Val di Fassa
- Partenza e impianti di risalita: Campitello di Fassa, funivia Col Rodella
- Percorso e sentieri:
- Col Rodella (2484 m) — Rifugio Friedrich August (2293 m) — Rifugio Pertini (2316 m) — Rifugio Sassopiatto (2300 m); sentieri 557 e 553
- opzionale: Malga Murmeltier Hütte (2132 m), sentiero 527
- Dislivello: l’andata è in discesa, il ritorno è in salita; 184 m D+; 352 m D+ se si scende fino a Malga Murmeltier Hütte e si torna indietro sui propri passi.
- Tempo e lunghezza (andata e ritorno):
- fino al Rifugio Sassopiatto; 3 ore; 10 km
- da Col Rodella a Malga Murmeltier Hütte: 5 ore; 14 km
- Difficoltà: Sentiero Federico Augusto facile (T); fino a Malga Murmeltier Hütte escursionistico (E), per la lunghezza soprattutto.
3) Val Contrin e Passo San Nicolò, pascoli a perdita d’occhio
Un’escursione in Val di Fassa divisibile in due parti, particolarmente bella perché attraversa distese di pascoli verdeggianti in una valle costeggiata da cime scultoree.
Questa camminata in Val di Fassa è meno frequentata delle due precedenti e secondo me ancor più bella, anche per questo. La passeggiata in Val Contrin inizia da Alba in Val di Fassa ed è tutto sommato abbastanza facile: il primo tratto è in salita, ma una volta superati i primi 300 metri di dislivello il sentiero si distende nella valle fino a raggiungere il Rifugio Contrin o l’omonima Malga, pochi metri più in su.
Se volete restare su un percorso semplice, potete ritornare sui vostri passi dopo una sosta al rifugio, e sarete comunque soddisfatti.

Chi invece ha voglia di salire ancora, può allungare la camminata di un bel pezzo e fare l’anello di Passo San Nicolò. A tre quarti della Val Contrin, il sentiero 602 che la attraversa si biforca: proseguendo a destra si sale fino al Passo San Nicolò sul sentiero 648. La salita è abbastanza ripida, ma lo spettacolo che vi aspetta in cima vale tutta la fatica.
Arrivati al Passo e poi al Rifugio Passo San Nicolò infatti si è circondati da un panorama incredibile su tutta la valle, la Regina delle Dolomiti sulla destra, il Sella, il Sassolungo e il Sassopiatto di fronte.
Il ritorno sul sentiero 608 compie una discesa (abbastanza faticosa) e raggiunge Malga Contrin per poi riattraversare la valle.

Informazioni sulla passeggiata in Val Contrin e escursione Passo San Nicolò
- Partenza: Alba di Canazei, area parcheggio cabinovia Ciampac. Non si prendono impianti di risalita.
- Percorso e sentieri:
- Val Contrin: Alba (1490 m) — Baita Locia Contrin (1736 m) — Rifugio Malga Cianci (1835 m) — Rifugio Contrin (2016 m); sentiero 602
- Anello del Passo San Nicolò: Alba (1490 m) — Baita Locia Contrin (1736 m) — Rifugio Passo San Nicolò (2340 m) — Rifugio Contrin (2016 m); sentieri 602, 648, 608, 602
- Dislivello: Val Contrin 309 m D+; anello Passo San Nicolò 970 m D+
- Tempo e lunghezza (andata e ritorno):
- Val Contrin 3.30 ore; 10 km
- Val Contrin e anello passo San Nicolò: 6 ore, 15 km circa
- Difficoltà: entrambi i percorsi sono di livello escursionistico (E).
4) Pera – Ciampedie – Gardeccia – ai piedi delle Torri del Vajolet
Fra le migliori escursioni in Val di Fassa, questo percorso secondo me è uno dei più emozionanti. Per raccontarvelo lo divido in tre tappe (anzi quattro), perché in effetti si può scegliere di fare uno solo o più pezzi di questo itinerario.
Prima parte: da Pera a Ciampedie
Si parte da fondovalle a Pera e si cammina in salita su un sentiero nel bosco, molto silenzioso. Qui si incontrano poche persone, perché la maggior parte usa la funivia o la seggiovia per arrivare alla prima sosta, il Rifugio Ciampedie, che si trova su una verdeggiante collina su cui troneggiano il Catinaccio e le Torri del Vajolet.
- Partenza: Pera
- Percorso e sentieri: Pera (1326 m) — Rifugio Ciampedie (2000 m) su sentiero 643
- Dislivello: 674 m D+
- Tempo e lunghezza (solo andata): 1 ora 45 minuti, 3,7 km
- Difficoltà: escursionistico (E)
- Alternativa: risalita in funivia da Vigo di Fassa a Rifugio Ciampedie.

Seconda parte: da Ciampedie a Gardeccia
È la parte più gettonata del percorso, perché è una delle più facili passeggiate in Val di Fassa. Si cammina in piano attraverso un bosco ricco di storia e piante di molte specie, che si imparano a riconoscere grazie ai cartelli del sentiero naturalistico (540).
Superato un ampio slargo roccioso ai piedi del Catinaccio, dove ci sono alcune baite e un rifugio abbandonati, si arriva al Rifugio Gardeccia. In questa area ci sono altri due rifugi e un bellissimo prato, per molti destinazione finale della giornata.
In estate è molto, molto frequentato. Una sorta di “sagra del rifugio” visti i vari ristoranti e negozi di souvernir nei dintorni.
- Percorso e sentieri: Rifugio Ciampedie (2000 m) —Rifugio Gardeccia (1950 m) su sentiero 540
- Dislivello: 43 m D-
- Tempo e lunghezza (solo andata): 50 minuti, 2,9 km
- Difficoltà: facile (T).


Terza parte: salita fino ai rifugi Preuss e Vajolet, ai piedi delle Torri del Vajolet
Arrivati fin qui, se avete ancora energia nelle gambe, è difficile resistere alla tentazione di avvicinarsi ancora un po’ alle Torri del Vajolet, ormai così vicine. I Rifugi Vajolet e Preuss si trovano altri 300 metri al di sopra di Gardeccia e la salita è abbastanza ripida, ma il sentiero è ampio e attraente.
I pascoli lasciano spazio alle rocce e l’arrivo ai due rifugi sprigiona un senso di trionfo. L’ultimo tratto mette alla prova gambe e mente con una salita piuttosto impegnativa; una volta arrivati, rinfrancatevi con un’ottima birra e una vista incantevole, osservando gli escursionisti che proseguono il cammino sul sentiero davanti a voi, fra le Torri del Vajolet.
- Percorso e sentieri: Rifugio Gardeccia (1950 m) — Rifugio Preuss e Rifugio Vajolet (2243 m) su sentiero 546
- Dislivello: 292 m D+
- Tempo e lunghezza (solo andata): 55 minuti, 2 km
- Difficoltà: escursionistico (E).
Quarta parte: fino al Rifugio Re Alberto I, sotto le Torri del Vajolet
Molti escursionisti preferiscono iniziare il percorso da Campedie e raggiungere la meta più sfidante, il Rifugio Re Alberto I, al cospetto delle Torri del Vajolet. Noi non abbiamo fatto l’ultima ascensione perché avrebbe richiesto altri 400 m di dislivello, ma con il senno di poi avremmo preferito quest’ultima opzione. Saltando il primo pezzo dell’itinerario avremmo risparmiato le energie per l’ultimo tratto e ripercorrerlo a ritroso (aspetto da non sottovalutare!). Se torneremo prossimamente da queste parti, ci piacerebbe tanto andarci.
- Percorso e sentiero: Rifugio Preuss e Rifugio Vajolet (2243 m) — Rifugio Re Alberto I (2621 m) su sentiero 542
- Dislivello: 376 m D+
- Tempo e lunghezza (solo andata): 35 minuti, 983 m
- Difficoltà: escursionisti esperti (EE).
Informazioni sull’escursione in Val di Fassa che abbiamo fatto noi
- Percorso: Pera — Rifugio Ciampedie — Rifugio Gardeccia — Rifugi Preuss e Vajolet; ritorno a piedi fino a Ciampedie e discesa in funivia a Vigo di Fassa
- Dislivello: 1017 D+
- Tempo e lunghezza (andata e ritorno): 5 ore, 13,5 km.
5) Forcella e giro del Sassolungo
Infine, un lungo ed emozionante trekking, un classico fra le escursioni in Val di Fassa: il giro del Sassolungo. È un itinerario ad anello particolarmente bello, perché si cammina intorno alle millenarie vette del Sassolungo, che in epoca preistorica erano immerse tra i fondali marini.
Il trekking si può dividere in due tappe, la prima delle quali si può saltare sfruttando gli impianti di risalita.
Prima parte: da Passo Sella alla Forcella del Sassolungo
Il primo tratto di questa escursione in Val di Fassa è dedicato soprattutto a chi non si accontenta di una passeggiata mediamente faticosa, ma vuole mettere alla prova le proprie forze. 😅
Da Passo Sella si può raggiungere facilmente la forcella Sassolungo, prima tappa del percorso, con la cabinovia. Senza fatica e in pochi minuti.
Se invece volete guadagnarvi con il sudore il timbrino del rifugio per il vostro quaderno di montagna, preparatevi a una camminata ripida, ma non particolarmente difficile. Il sentiero 525 sale a serpentina fino al Rifugio Toni Demetz, dove ci si può fermare qualche minuto per recuperare il fiato prima di iniziare l’anello del Sassolungo.

Seconda parte: il giro ad anello del Sassolungo
Inizia qui il vero e proprio giro del Sassolungo, una delle più amate escursioni in Val di Fassa, e ovviamente anche tra le più frequentate. Da forcella Sassolungo si scende fino al Rifugio Vicenza (2253 m) su un ripido sentiero tra le rocce.


Dopo una sosta al Vicenza, proseguite sul sentiero 526 fino al Rifugio Comici (2154 m). Qui si cammina alle pendici del Sassolungo, dove il bosco lascia il posto alle rocce. L’effetto di trovarsi alle radici della montagna è forte, camminando intorno ci si sente di onorare la loro grandezza.
Infine, dal Rifugio Comici tornate al Passo Sella sul sentiero 526, ammirando a sinistra l’imponente Gruppo Sella.
Per tornare a valle, potete prendere un bus oppure tornare verso il Col Rodella per riprendere la funivia.
Il giro del Sassolungo, emozionante escursione fra le Dolomiti
Informazioni sul nostro trekking in Val di Fassa (forcella + anello del Sassolungo)
- Percorso e sentieri: Rifugio Passo Sella (2180 m) — Rifugio Toni Demetz, forcella Sassolungo (2685 m) — Rifugio Vicenza (2253 m) — Rifugio Comici (2154 m) — Passo Sella (2180 m); sentieri 525, 526
- Dislivello: 831 D+; 831 m D-
- Tempo e lunghezza: 5 ore, 13,5 km.
Consigli e libri per le escursioni in Val di Fassa
Per concludere, alcuni consigli per le passeggiate ed escursioni in Val di Fassa. Se siete già pratici di montagna, sapete quanto il meteo possa essere mutevole fra le vette più belle delle Dolomiti. Preparate con cura lo zaino con tutto il necessario per fronteggiare sole, pioggia e possibili imprevisti. Nel caso non siate esperti di camminate leggete questo articolo su cosa portare in montagna: una lista di cose indispensabili e consigli pratici per le escursioni.
Per quanto riguarda gli spostamenti, in Val di Fassa le escursioni si possono fare comodamente senza muovere l’auto: i mezzi di trasporto nella valle sono efficienti, collegano tutti i paesi e punti più importanti per iniziare le passeggiate. Per le escursioni in quota è inevitabile usare gli impianti di risalita, perciò valutate se acquistare una tessera di più giorni per funivie e cabinovie.
Alcuni suggerimenti di lettura per le vostre escursioni sulle Dolomiti, per organizzare altre escursioni o conoscere meglio queste magnifiche montagne:
- Eugenio Cipriani, “I 50 sentieri più belli delle Dolomiti”, ed. Iter, 2018: una piccola guida in formato rivista con percorsi di diversi livelli e curiosità interessanti. Belle fotografie.
- Stefano Ardito, “Passeggiate ed escursioni sulle Dolomiti. Itinerari mozzafiato per scoprire le montagne più sorprendenti e più belle del mondo”, ed. Newton & Compton, 2021: una guida utile con tante escursioni in tutte le vallate del Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Non contiene né mappe, né fotografie, ma è un ottimo spunto per scegliere le camminate.
La mappa delle escursioni in Val di Fassa: Tabacco 06 Val di Fassa e Dolomiti fassane.
A questo punto non mi resta che augurarvi di fare delle bellissime passeggiate in Val di Fassa. Se ne conoscete altre o volete raccontarmi le vostre esperienze, lasciate un commento qui sotto!