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Cosa vedere a Modica, la città delle cento chiese

Cosa vedere a Modica Alta: il Duomo di San Giorgio
Duomo di San Giorgio • Photo credits: Pixabay
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  1. Dove si trova Modica e come arrivare
  2. Il tardo barocco siciliano a Modica
  3. Modica alta o bassa? Entrambe
  4. Cosa vedere a Modica Alta
  5. Cosa vedere a Modica Bassa
  6. Modica Sorda: il quartiere nuovo
  7. Dove dormire a Modica
  8. 10 libri sulla Sicilia: PDF da scaricare

“La città delle cento chiese e delle cento scale”. È così che gli abitanti di Modica definiscono la propria città. E a ragion veduta. In questo articolo su cosa vedere a Modica intuirete il perché di questa espressione e come mai è una tappa immancabile di un viaggio in Sicilia orientale. Qui ci sono tutti i luoghi da non perdere per apprezzare la storia articolata di questa città, che nel corso dei secoli ha vissuto dominazioni, periodi di gloria ed eventi naturali che ne hanno influenzato l’urbanistica e l’animo più profondo.

Scorcio con gradinate a Modica Alta
Gradinate fra le abitazioni di Modica Alta
Modica Sicilia cosa vedere: Via Grimaldi
Via Grimaldi, l’antica via delle oreficerie

Dove si trova Modica e come arrivare

Modica si trova a circa 15 km a sud di Ragusa ed è costruita sulle pendici di quattro colli (Pizzo, Idria, Giganta e Monsterrato) all’interno di una valle in cui un tempo confluivano due fiumi. Il modo più semplice per arrivare a Modica è l’auto naturalmente, ma si può raggiungerla facilmente anche con i mezzi pubblici. Oltre al treno infatti ci sono molti bus che la collegano con le città vicine.

Il tardo barocco siciliano a Modica

Il tardo barocco siciliano l’emblema di Modica e delle località vicine della Val di Noto: da Ragusa Ibla e Noto, fino ad arrivare a Siracusa e poi Catania, al confine di questo territorio. Questi luoghi sono molto legati fra loro, sia per le radici culturali e le dominazioni esterne (greco-romana, bizantina, araba e normanna, solo per citarne una parte), sia per un evento tragico: un terremoto con epicentro nel mare fra Catania e Siracusa che nel 1693 rase al suolo tutti questi territori, cancellando quasi ogni traccia della storia precedente. Per questo la città di Modica e quelle dei dintorni sono in stile tardo barocco: sono state ricostruite tutte dopo il terremoto.

Le sue moltissime chiese ‒ Modica vanta un record, 122 chiese (o forse più) in una città di soli 55.000 abitanti! ‒ i palazzi, le due chiese del Duomo e le mensole sotto le terrazze stupiscono con i ricami in pietra tipici del 1700. Questa è Modica oggi, ma la sua storia, distrutta dal sisma, è forse ancora più affascinante.

Modica alta o bassa? Entrambe

Per decidere cosa vedere a Modica è utile ricordare che la città è suddivisa in tre aree: Modica Alta, Modica Bassa e Modica Sorda. Le prime due costituiscono il centro storico di Modica e raccontano la sua evoluzione nei secoli. Vi suggerisco di esplorarle entrambe, perché lì si trovano tutti i luoghi di interesse più importanti. Modica Sorda invece è il nuovo centro residenziale, con centri commerciali, negozi e palazzi di costruzione moderna.

Modica Alta, cosa vedere: la torre dell'orologio, simbolo della città di Modica
La torre dell’orologio, simbolo della città di Modica

Cosa vedere a Modica Alta

Per capire un po’ meglio cosa vedere a Modica, è interessante avere un’idea delle sue origini. Sorta come formazione trogloditica, con case scavate nelle montagne, Modica si è sviluppata a partire dalla zona di Modica Alta, in cima al colle Pizzo. Da lì i Conti di Modica controllavano tutti i territori circostanti. Il periodo dal XIII al XIX secolo fu di grande espansione commerciale grazie alla Contea di Modica, un feudo che comprendeva tutti i territori dell’attuale provincia di Ragusa. Per questo molti dei luoghi di interesse principali si trovano proprio a Modica Alta. Vediamo quali sono.

Il Duomo di San Giorgio

Il Duomo di San Giorgio è il monumento più conosciuto di Modica e certamente uno dei più belli. La costruzione si staglia maestosa in cima a una scalinata, circondata da una foresta di bouganville e piante di gelsomino. Una vista che toglie il fiato anche per quei ripidi 254 gradini che bisogna salire per raggiungere la chiesa.
Sulla sua facciata, lo stile tardo barocco dà un senso quasi di ubriachezza, rafforzato dal profumo dei gelsomini che vi accompagna durante la salita. Il Duomo di San Giorgio è uno dei simboli più importanti dell’architettura barocca in Sicilia, e il suo interno non è da meno. Quando siete all’interno fate caso anche a un piccolo dettaglio: osservate la meridiana davanti all’altare maggiore e cercate in alto il forellino da cui entra la luce che a mezzodì segna il mezzogiorno solare sul pavimento.

Modica cosa vedere: il Duomo di San Giorgio
La gradinata che conduce al Duomo di San Giorgio
Cose da vedere a Modica: la Meridiana del Duomo
All’estremo della meridiana, una lapide riporta le coordinate geografiche della chiesa

Il Belvedere Pizzo, punto panoramico di Modica

Uno dei luoghi da non perdere a Modica è il Belvedere Pizzo, dove vi consiglio di salire perché il percorso per arrivarci è molto suggestivo. Superato il Duomo di San Giorgio, si cammina fra vicoli silenziosi, dove sembra che il tempo abbia rallentato per fermarsi un po’ da quelle parti. La vista è sorprendente: tutto intorno, le case e le chiese costruite sulle colline si colorano di una luce dorata nel tardo pomeriggio.

Modica cosa vedere belvedere Pizzo
La vista dal Belvedere Pizzo a Modica Alta, da cui si intravede Corso Umberto I

Cosa vedere a Modica Bassa

Prima di parlare dei posti più interessanti, può essere utile breve cenno sulla nascita di Modica Bassa. Dell’epoca dei Conti di Modica a cui accennavo prima rimane poco o nulla, se non la Torre dell’Orologio costruita sui resti dell’antico Castello di Modica: tutto andrò distrutto con il terremoto nel 1693. Questo evento portò i modicani a ricostruire la città a valle, nell’attuale Modica Bassa, sulle rive del fiume Moticano che scorreva fra i quattro colli. Lì si stabilì soprattutto il popolo comune che avviò le proprie attività commerciali, mentre i nobili restarono nella zona alta.

Le trasformazioni di Modica però non finirono dopo il terremoto: nel 1902 un’alluvione spazzò via tutta Modica Bassa. La popolazione questa volta fu costretta a tornare a Modica Alta, cambiando di nuovo il volto della città. Il fiume fu interrato per scansare ulteriori pericoli e così fu creato Corso Umberto I, su cui oggi si affacciano i luoghi di interesse più importanti di Modica Bassa.

Il Duomo di San Pietro

Il Duomo di San Giorgio di cui parlavamo poco fa è la Chiesa Madre (Mater Ecclesia) di Modica, ma non è l’unica: la Chiesa di San Pietro è il secondo duomo della città. Questo è stato un importante motivo di contendere fra la popolazione di Modica Alta e Modica Bassa: dopo il terremoto i modicani della città bassa decisero infatti di intitolare la Chiesa di San Pietro anch’essa “Mater Ecclesia” e affissero sulla facciata quello che poi è stato soprannominato “il cartiglio della discordia”. Da allora i cittadini si divisero in due fazioni fra i devoti di San Giorgio (sangiorgiari) e gli abitanti della città Bassa, devoti a San Pietro (sanpietrari).

Cose da vedere a Modica: Duomo di San Pietro
La facciata del Duomo di San Pietro
Statua apostolo Duomo di San Pietro Modica
Una delle le statue degli apostoli che benedicono la città dalla scalinata del Duomo

Un elemento particolare del Duomo di San Pietro, a differenza delle altre chiese costruite nello stesso periodo, è la presenza del campanile. Quello di San Pietro è stato uno dei pochi a sopravvivere al sisma del 1693, per questo la chiesa è una delle poche di epoca tardo barocca ad avere una torre campanaria. Dopo il terremoto infatti i siciliani capirono che durante le scosse era molto frequente che i campanili crollassero sugli edifici, perciò iniziarono ad inglobare le campane nella facciata. Quasi tutte le chiese di quel periodo, compreso il Duomo di San Giorgio, sono senza campanile.

La chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore

Fra le poche costruzioni sopravvissute al sisma c’è la chiesetta di San Nicolò Inferiore, la più antica della città, in cui si possono vedere degli affreschi del 1200 e del 1400 (epoca normanna). Secondo me è una cosa molto interessante da vedere a Modica sia per il fatto che non è crollata durante il terremoto, sia per come è stata scoperta.

Negli anni ’70 un gruppo di ragazzi giocava a pallone in un cortile vicino a dove si trova San Nicolò Inferiore e uno di essi lanciò la palla dietro il cancello di un vecchio magazzino abbandonato, senza riuscire a riprenderla. Alcuni anni dopo il gruppetto decise di andare a cercare il pallone e per caso intravide gli affreschi dietro i resti del magazzino. La cosa sorprendente è che fino al 1977, quando fu scoperta e riportata alla luce, la chiesa era rimasta nascosta al di sotto di altri edifici costruiti successivamente, fra cui un’altra chiesa, edificata sopra.

Modica cosa vedere: affreschi chiesa rupestre San Nicolò Inferiore
Gli affreschi della chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore

La casa natale di Quasimodo

Salvatore Quasimodo è un autore per me legato a (vaghi, confesso) ricordi scolastici, ma sentire la sua storia dalla guida turistica che ci ha accompagnati in città è interessante per andare a vedere la sua casa natale. Nell’abitazione si possono visitare la camera in cui nacque il poeta e un’altra stanza, che riproduce lo studio di Quasimodo a Milano. In sottofondo si sentono le poesie lette dallo stesso autore, che spesso registrava la propria voce per ascoltare come suonavano i componimenti.

Modica luoghi da non perdere: la casa natale di Quasimodo
La camera in cui è nato Quasimodo con i mobili originali
Cosa visitare a Modica centro storico: la casa natale di Quasimodo
La stanza che riproduce lo studio di Quasimodo a Milano

Quasimodo nacque a Modica nel 1902. Figlio di un ferroviere, visse in questa città solo per poco tempo: l’alluvione di quell’anno spinse infatti la famiglia a trasferirsi a Roccalumera, vicino a Messina. Nel 1908 i genitori persero nuovamente la casa a causa di un terremoto, quindi i Quasimodo furono costretti a vivere per un periodo nella carrozza di un treno merci. Ciò che mi ha colpita della sua vita è come Quasimodo sia diventato un autore così importante in gran parte grazie alla sua grande passione per la letteratura: egli aveva studiato da geometra e non si è mai laureato. È diventato traduttore di greco, latino e inglese, studiando da autodidatta, ed ha ottenuto il Nobel per la letteratura grazie all’amore per la parola e alle proprie capacità.

Corso Umberto I, l’arteria principale di Modica Bassa

Lungo circa 1 km, Corso Umberto I è la via principale della città di Modica, che si estende lungo il letto interrato del fiume Moticano. Ai lati del corso ci molti edifici interessanti, oltre a bar e ristoranti dove sedersi a inzuppare la brioche nella granita siciliana. Ve ne segnalo alcuni, che possono essere utili come spunto per decidere cosa visitare a Modica.

Il museo e le cioccolaterie di Modica

A due passi dall’Ufficio del Turismo di Corso Umberto I c’è il Museo del Cioccolato e, restando in tema, la più famosa cioccolateria di Modica: l’Antica Dolceria Bonajuto. Se volete sapere dove comprare il cioccolato a Modica, questa secondo me è una delle migliori. Io avrei voluto prenotare un’esperienza di degustazione (le fanno su appuntamento), ma purtroppo non ce l’ho fatta perché eravamo a Modica nel weekend di Ferragosto e non c’era posto. Se anche voi trovate pieno, nei dintorni ci sono comunque altri laboratori di cioccolata. Una tappa è quasi d’obbligo!

Cosa vedere a Modica: Corso Umberto I
Corso Umberto I
Modica granita e brioche con vista Duomo nel centro storico di Modica
Granita e brioche con vista Duomo

Palazzi e luoghi della cultura

Proseguendo verso Modica Alta, superato il Duomo di San Pietro si trovano il Palazzo degli Studi e il Teatro Garibaldi, sontuosamente barocchi; più in su c’è la Biblioteca Comunale, che ha una sezione dedicata al poeta Quasimodo.

Costi degli ingressi

Qui di seguito vi lascio alcuni riferimenti per la vostra a visita a Modica e i prezzi dei biglietti dei luoghi più interessanti della città.

  • Ufficio Turistico di Modica, Corso Umberto I, 141 — email per info e contatti: ufficio.turistico@comune.modica.rg.it
  • Duomo di San Giorgio, ingresso libero
  • Duomo di San Pietro, ingresso libero
  • Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore, ingresso: 2,50 €
  • Casa natale di Salvatore Quasimodo, ingresso: 2,50 €
  • Museo del Cioccolato di Modica, ingresso: 2,50 €

Durante l’estate 2020 il Comune organizzava nel weekend alcune visite guidate gratuite di circa un’ora e mezza. Non so se attualmente (maggio 2023) questa iniziativa sia ancora in corso, ma se siete in città e le fanno ancora vi suggerisco di non perdere l’occasione, è un’opportunità preziosa.

Ringrazio il Comune di Modica e la nostra guida turistica Rita Aprile che ci ha svelato così tante cose interessanti sulla sua città. Qui trovate i suoi contatti.

Modica Sorda: il quartiere nuovo

Modica Sorda è il quartiere nuovo della città, che a partire dagli anni ’70 ha cominciato a spostarsi oltre le colline. Originariamente era una zona residenziale chiamata “Sacro Cuore”, in cui i pellegrini di passaggio erano soliti fermarsi in una locanda gestita da un’anziana signora sorda (da cui il nome).

Molte famiglie benestanti avevano costruito in quella zona delle ville di campagna in stile liberty, che a partire dagli anni ’70 furono acquistate da imprese di costruzione per realizzare dei condomini. Oggi non ve n’è più traccia e i modicani si sono poco a poco trasferiti a Modica Sorda, lasciando il centro storico. Modica Alta infatti è molto suggestiva, ma poco pratica in cui vivere: le vie strette e le ripide gradinate rendono difficile se non impossibile il passaggio delle auto. La zona è stata a poco a poco ristrutturata, molte abitazioni sono diventate piccoli alberghi e bed & breakfast, ma ormai i modicani che ci vivono non sono molti.

Dove dormire a Modica

La zona di Modica Alta offre delle sistemazioni interessanti in molti edifici storici ristrutturati di recente, il che rende questa zona forse la più suggestiva in cui alloggiare, ma un po’ meno pratica per parcheggiare l’auto o arrivare a piedi con i mezzi pubblici. Se preferite una soluzione più comoda, vi suggerisco di scegliere un albergo o un B&B a Modica bassa, magari ai lati di Corso Umberto I. Da qui è facile muoversi sia a piedi che con la macchina.

📌 Noi avevamo prenotato su Booking l’albergo Oro Hotel, molto bello e accogliente. Attualmente però (maggio 2023) sembra sia chiuso. In alternativa potete cercare dare un’occhiata agli hotel in offerta nel box di seguito.

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Elisa Malisan

Sono curiosa, schietta, introversa. Amo gli aggettivi insoliti, i decolli e gli atterraggi, i sapori decisi e le parole gentili. Viaggio e scrivo. Non sempre in quest'ordine.


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7 commenti
  1. Elisa ha detto:
    23/01/2021 alle 06:29

    Spero che tu ci possa andare molto presto 🙂

  2. Walter ha detto:
    22/01/2021 alle 13:53

    Non ci sono ancora stato … devo assolutamente colmare questa lacuna!

  3. Elisa ha detto:
    06/10/2020 alle 06:30

    Ciao Michela, sì c’è davvero molto altro da scoprire a Modica, anche per noi è stata una sorpresa conoscere la storia della città. Merita sicuramente una visita con calma 🙂

  4. michela a. ha detto:
    04/10/2020 alle 23:13

    Conoscevo Modica solo per il cioccolato e, solo per questo, la reputavo un must da inserire in un itinerario in Sicilia. Con tutte le tue preziose informazioni, direi che merita un giro quanto prima!

  5. Margherita ha detto:
    04/10/2020 alle 21:52

    Purtroppo abbiamo dovuto saltare questa splendida città nel nostro on the road siciliano..speriamo di poterla un giorno recuperare!

  6. Elisa ha detto:
    04/10/2020 alle 21:13

    Sì Modica è davvero bella e interessante come città. Ti auguro di poterla visitare presto!

  7. Giorgia ha detto:
    03/10/2020 alle 11:53

    A giudicare dalle immagini che vedo sul tuo articolo e dalle tue parole, Modica sembra essere una cittadina deliziosa! Non ci sono mai stata ma la segno tra le cose da vedere! Grazie per i suggerimenti, sono davvero utili!

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