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Dai Laghi di Fusine al Rifugio Zacchi: percorso silenzioso immerso nella montagna friulana

Percorso Rifugio Zacchi dai Laghi Fusine

Escursione al Rifugio Zacchi dai Laghi di Fusine: camminata silenziosa nella natura

L’escursione fino al Rifugio Zacchi dai Laghi di Fusine è un percorso ideale per immergersi nella magnifica natura delle Alpi Giulie occidentali. Una camminata non troppo difficile per chi ha voglia di scoprire la zona dei Laghi di Fusine in Valromana e il tarvisiano, una delle aree naturalistiche più belle e apprezzate del Friuli-Venezia Giulia.

In questo articolo trovate tutte le informazioni utili per questo percorso nella montagna friulana, che vi porterà fra i boschi silenziosi nei pressi dei Laghi di Fusine.

Percorso dal Lago Superiore di Fusine al Rifugio Zacchi

L’escursione in montagna fino al Rifugio Zacchi è un percorso di media difficoltà che parte dal Lago Superiore di Fusine. È adatto a chi ha voglia di una camminata in salita, ma non troppo difficoltosa.

Dal Lago Superiore si diramano varie strade forestali: dirigetevi verso il Bar Ai Sette Nani (941 m), dove termina l’area parcheggio, e imboccate il sentiero CAI 512 in direzione del Rifugio Zacchi.

Inizialmente camminerete su un tratto di strada sterrata ampia e panoramica, percorribile anche in mountain bike. 

Cartelli segnavia Lago Superiore Fusine
I cartelli segnavia nei pressi del Lago Superiore di Fusine
Sentiero 512 verso il Rifugio Zacchi
Il primo tratto del sentiero Cai 512 verso il Rifugio Zacchi
Dopo circa mezz’ora di cammino il percorso si divide: proseguendo dritti si continua sulla strada sterrata, svoltando a sinistra si imbocca il sentiero che attraversa un magnifico e silenzioso bosco di faggi e abeti. Da qui in poi la camminata procede in salita, inizialmente con una gradinata, poi inoltrandosi nella natura. Superato il Rio della Forcella e il Rio Vaisonz, dopo alcune curve si sbuca nella strada di servizio del Rifugio Zacchi (1380 m).
Rio della Forcella sentiero 512
Il Rio della Forcella lungo il sentiero 512
Ultimo tratto sentiero Rifugio Zacchi
L'ultimo tratto di sentiero verso il rifugio

L’ultimo tratto è particolarmente bello: il rifugio compare a poco a poco dall’alto, sormontato dalle rocce imponenti della Ponza Grande.

Rifugio Zacchi
Arrivo al Rifugio Zacchi
Vista sul Mangart
Bandierine buddiste sventolano vicino al rifugio

Arrivati in cima, la visuale si apre sulle montagne circostanti, un panorama dominato a sud dal Monte Mangart, quasi una scultura cubista che sovrasta il bosco.

Vista sul Monte Mangart dal Rifugio Zacchi
La vista sul Monte Mangart dal Rifugio Zacchi

Come proseguire dal Rifugio Zacchi: percorsi nella montagna friulana

Il Rifugio Zacchi è aperto durante la stagione estiva e nei mesi invernali, quando si viene da queste parti per ciaspolare (maggiori info nel paragrafo successivo).

Qui potete fermarvi per pranzo assaggiando la cucina tipica friulana, oppure mangiare un panino all’aperto sulle panchine in legno nei pressi del rifugio.

Dopo una sosta, se avete ancora energie potete continuare lungo il sentiero 512 al di sopra del rifugio: a 20 minuti di cammino si raggiunge un belvedere.

Se come noi invece non siete particolarmente allenati, dal Rifugio Zacchi potete rientrare verso i laghi ripercorrendo parzialmente la strada che avete fatto per arrivare.

A circa metà della camminata si trova il cartello che vi consente di deviare verso la strada, così potete cambiare percorso svoltando a sinistra, senza ripercorrere completamente i vostri passi. Tornerete al Lago Superiore sul tratto di strada sterrata (segnavia 512). In totale, da questa parte l’escursione è di circa 3 ore, escluse le soste.

Il percorso lungo il sentiero 512 nel bosco
Il percorso lungo il sentiero 512 nel bosco
Bivio sentiero 512
Il bivio del sentiero 512 dove imboccare la strada

Rispetto al sentiero nel bosco, da questa parte la vista è più aperta: se vi piacciono gli spazi ariosi respirerete un senso di ampiezza a pieni polmoni e alzando lo sguardo potrete continuare a osservare il profilo del Monte Mangart e della Ponza per un lungo tratto.

Sentiero su strada sterrata 512
La strada sterrata lungo il sentiero 512 con panorama sulle montagne

Chi invece dal Rifugio Zacchi vuole fare il giro lungo (altre 3 ore di camminata) può compiere il percorso ad anello che si conclude al Lago Inferiore di Fusine (totale 4.30 ore, secondo il cartello segnavia che si trova all’inizio della camminata).

L’Anello della Porticina

Questo percorso si chiama anche Anello della Porticina perché con una leggera deviazione dal sentiero 512 si può raggiungere “la Porticina” (1844 m), uno stretto intaglio nella roccia che segna il confine tra Italia e Slovenia.

Un’altra alternativa per scendere è quella di ripartire dal Rifugio Zacchi imboccando il sentiero CAI 513: per un tratto camminate costeggiando il Monte Mangart. Il percorso poi si biforca e mantenendo la destra sul 513 la strada si ricongiunge al sentiero 512, sul primo bivio che avevate incontrato, e si prosegue verso il Lago Superiore di Fusine. Seguendo questo percorso ad anello le guide escursionistiche indicano 4.30 ore di camminata.

Come arrivare al Rifugio Zacchi dai Laghi di Fusine

  • Indicazioni stradali: da Tarvisio (UD), prendete la strada dei laghi e raggiungete l’ingresso al Parco Naturale dei Laghi di Fusine. Per entrare si paga un ticket giornaliero (4,00 € per auto).
  • Dove lasciare l’auto: parcheggio Lago Superiore di Fusine; se volete fare una camminata più lunga, la potete lasciare nei pressi del Lago Inferiore.
  • Sentiero: CAI 512
  • Durata del percorso: circa 3 ore (andata e ritorno), soste escluse
  • Altitudine: 941 m — 1380 m
  • Dislivello in salita: 440 m D+
  • Livello di difficoltà: intermedio / escursionistico
  • Mappa percorso Rifugio Zacchi: carta Tabacco 019, Alpi Giulie Occidentali e Tarvisiano
  • Indicazioni e segnaletica: sentiero ben segnalato. Segnaletica bianca e rossa, sentiero 512
  • Punti di ristoro: bar Ai Sette Nani al Lago Superiore di Fusine; Rifugio Zacchi. L’apertura o meno del rifugio è segnalata in prossimità del Lago Superiore. Il Rifugio Zacchi di solito è aperto da fine maggio a fine settembre; vi suggerisco comunque di controllare l’apertura prima della vostra escursione.
  • Altre info utili: lungo il percorso non ci sono fontane né altri posti dove riempire la borraccia, portate con voi l’acqua. Nei pressi dei laghi ci sono le toilette pubbliche. Se il Rifugio Zacchi è chiuso non c’è nessuna toilette vicina.
  • Attrezzatura consigliata: zaino da escursione, scarpe adatte per camminare in montagna; utili le bacchette, ma non indispensabili.

Quando fare un’escursione al Rifugio Zacchi

Le guide consigliano questa camminata da metà giugno ad ottobre, il periodo migliore per un’escursione al Rifugio Zacchi.
Secondo me comunque questa zona è molto bella (anche se piuttosto fredda) anche ad inizio primavera e fino ad autunno inoltrato, quando il foliage è uno spettacolo per i cinque sensi. Noi ci siamo stati in novembre, quando le temperature non erano ancora particolarmente basse.

In inverno spesso la neve è abbondante da queste parti e se vi piace il genere potete venire in queste zone per una ciaspolata. Visto che però io non me ne intendo, vi suggerisco di visitare questo link per maggiori informazioni sulle escursioni con le ciaspole.

Spero che questo articolo alla scoperta della montagna friulana vi sia piaciuto e che abbiate trovato tutte le informazioni utili per un’escursione al Rifugio Zacchi.

Se avete qualche segnalazione o domande da farmi potete scrivere un commento qui sotto o contattarmi direttamente.

Presto pubblicherò sul blog altri articoli dedicati a voi lettrici e lettori appassionati di percorsi nella natura: escursioni e passeggiate nella mia bellissima regione, il Friuli-Venezia Giulia.

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Elisa

Sono curiosa, schietta, introversa, lettrice affamata e pretenziosa. Amo gli aggettivi insoliti, i decolli e gli atterraggi, i sapori decisi e le parole gentili. Nel tempo libero sogno, scrivo sul mio blog di viaggi e mi do arie da runner della domenica.

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