Sguardo rapido al post
- Ragusa Ibla cosa vedere nel cuore storico della città
- Cosa vedere a Ragusa Ibla: itinerario a piedi in centro storico
- Ragusa Ibla cosa vedere oltre ai monumenti
- Ragusa Ibla come arrivare e come muoversi con i mezzi pubblici
- Dove dormire e dove mangiare a Ragusa Ibla
- Libri da leggere sulla Sicilia (PDF da scaricare)
Ragusa Ibla cosa vedere nel cuore storico della città
Durante un viaggio in Sicilia sud orientale, una visita a Ragusa Ibla è una tappa immancabile per scoprire il tardo barocco siciliano, qui influenzato anche dal gusto neoclassico. In questo articolo vi racconto cosa vedere a Ragusa Ibla e quali sono i luoghi da non perdere.
Ragusa è suddivisa in due zone principali: Ragusa Superiore, la parte nuova della città, e Ragusa Ibla, il suo cuore storico, che sorge su una collina ad est.
Se avete in mente una visita di un giorno o due, vi suggerisco di fermarvi a dormire a Ragusa Ibla e di lasciarvi avvolgere dall’atmosfera retrò che si respira fra le vie del centro storico, dove si trovano la maggior parte dei monumenti e delle chiese più belle della città (ben 14 di questi sono inseriti nel Patrimonio UNESCO).
Cosa vedere a Ragusa Ibla: itinerario a piedi in centro storico
A differenza di Noto e Modica, opulente e trionfanti, a Ragusa Ibla si percepisce un fascino dorato e al contempo tenue, attenuato dalle influenze architettoniche del Neoclassicismo.
Le origini di Ragusa Ibla risalgono ad un’epoca molto antica, il suo nome è riconducibile ad un’arcaica colonia Greca (Hybla Heraya), ma il centro storico attuale è stato costruito nel Settecento, dopo il terremoto che nel 1693 distrusse buona parte della Sicilia sud orientale. A questo periodo infatti risalgono anche le altre città della Val di Noto, tutte caratterizzate da uno stile tardo barocco.
I luoghi più belli di Ragusa Ibla si trovano tutti piuttosto vicini fra loro: per iniziare la vostra visita vi suggerisco cominciare da Piazza della Repubblica, che costituisce un punto di congiunzione (anche logistico) fra Ragusa Superiore e Ibla.
Piazza della Repubblica
Qui c’è un grande viavai di gente, fra turisti che fanno tappa all’InfoTourist e poi proseguono verso il centro storico, e ragusani che vanno e vengono. C’è chi si dirige verso la Chiesa del Purgatorio, affacciata sulla piazza, chi si ferma a chiacchierare al Circolo degli Operai, chi ne approfitta per bere un caffè al bar.
Chiesa Santa Maria dell’Itria e Palazzo dell’ex Cancelleria
A pochi passi dalla piazza, dirigetevi verso Santa Maria dell’Itria, un po’ nascosta dagli edifici circostanti. Per raggiungerla imboccate Via Scale, subito a sinistra, e salite la ripida gradinata. Da questo lato l’effetto scenografico è dirompente: arrivati in cima alla salita, vi troverete davanti al Palazzo dell’ex Cancelleria, un edificio magnificamente ornato di ricami in pietra. Poco più avanti, seguendo la stradina a destra, alle sue spalle appare il campanile della chiesa, che svetta verso l’alto con la cupola blu cobalto della torre campanaria, ricoperta in maioliche di Caltagirone.
Proseguite scendendo pochi gradini e arrivate davanti alla chiesa, che si trova stranamente costruita a pochi metri da abitazioni ora in vendita. Quel che sorprende di questo edificio religioso è proprio la sua collocazione: non si trova davanti ad un’ampia piazza come ci si aspetterebbe, ma nel cuore dell’antico quartiere ebraico del “Cartellone”, incastrata in un piccolo spiazzo dove non si riesce ad indietreggiare a sufficienza per osservarla nella sua interezza.
Sul portone di ingresso e al suo interno, la Croce di Malta rimanda all’Ordine dei Cavalieri che fondarono la chiesa nel XIV secolo.
Salita del Commendatore e Palazzo Cosentini
Tenendo Santa Maria dell’Itria alla vostra sinistra, scendete i gradini della Salita del Commendatore per tornare verso Piazza della Repubblica, una volta chiamata anche “Piazza degli Archi” perché fino a prima del terremoto qui c’erano delle arcate che sorreggevano l’acquedotto.
In fondo alle scale, sulla sinistra si trova Palazzo Cosentini, uno degli edifici più antichi e più belli di Ragusa Superiore, le cui mensole (la parte inferiore delle terrazze), sono decorate con personaggi in stile tardo barocco: animali, figure fantastiche, mostri, maschere di burloni e figure femminili.
I balconi decorati sono una caratteristica ricorrente dei palazzi settecenteschi, presenti sulla maggior parte delle costruzioni dell’epoca. Se vi piace questo stile, lo potrete ammirare ancora di più nel centro storico di Noto, dove si trova uno degli edifici più impressionanti della Val di Noto, Palazzo Nicolaci.
Duomo di San Giorgio
Ripartite dunque da Piazza della Repubblica e proseguite in direzione del centro storico vero e proprio, imboccando Via XI febbraio. Se cercate cosa vedere a Ragusa Ibla, il Duomo di San Giorgio è probabilmente il primo monumento di cui sentirete parlare: trionfante e maestoso, lo raggiungerete percorrendo una strada poco trafficata e ricca di scorci suggestivi.
Poco a poco vedrete apparire la cupola neoclassica del Duomo di Ragusa Ibla in fondo alla via e costeggiando la costruzione raggiungerete la piazza, ariosa e assolata, su cui troneggia la facciata. Alzando lo sguardo verso l’alto da sotto la chiesa, a me è mancato il fiato.
Arrivati fin qui, vi suggerisco di fare una sosta seduti al tavolino di un bar in Piazza Duomo e di lasciarvi ammaliare da questo scenario, magari godendovi una memorabile granita siciliana al pistacchio. A Ragusa Ibla penso di aver assaggiato la più buona di tutte quelle che ho provato in Sicilia. 😋
Il Duomo di Ragusa Ibla tra l’altro porta lo stesso nome di quello di Modica, su cui potete scoprire alcune storie interessanti nell’articolo su cosa vedere a Modica.
Circolo di Conversazione e Chiesa di San Giuseppe
La cosa che mi ha colpita di più visitando Ragusa Ibla è l’aria particolare che si respira in questa città. Gli edifici storici trasmettono un romanticismo decadente con il loro colore ocra delle facciate e l’intonaco imperfetto.
Qui ci sono luoghi come il Circolo di Conversazione, a pochi passi dal Duomo di San Giorgio, che ricordano in modo quasi nostalgico epoche in cui la vita aveva un ritmo più lento. I circoli fungevano (e in alcuni casi lo fanno ancora) da centri di aggregazione dove i ragusani si riunivano per chiacchierare: in questo palazzo neoclassico ad esempio i nobili trascorrevano il tempo fra loro, lontani dal popolo comune.
Lungo la via che conduce al Circolo, piccoli altoparlanti suonano musica jazz, che si accorda perfettamente alla patina elegante e un po’ retrò di questa città.
Poco più avanti si trova la Chiesa di San Giuseppe, costruita accanto ad un convento benedettino di monache di clausura. Visitando l’interno forse riuscirete ad intravederne alcune assorte in preghiera, nel loro abito nero.
Il Giardino Ibleo
Attraversato tutto il centro, arriverete in fondo alla collina, dove in un bellissimo spiazzo si trova l’ingresso del Giardino Ibleo, un vasta area verde dove non è raro incontrare i ragusani seduti a chiacchierare all’ombra dei suoi alberi. Questo parco pubblico è stato inaugurato nel 1858 ed è il più antico giardino di Ragusa. È un’area ben curata dove passeggiare o fermarsi ad osservare il panorama che si spalanca sulla silenziosa Valle dell’Irminio.
Superata la scenografica entrata con il viale alberato di palme, secondo me la zona più bella del parco è proprio la balconata panoramica sulla valle, dove anche nelle giornate più calde soffia il venticello e si può ascoltare il fruscio delle colline circostanti.
Ragusa Ibla cosa vedere oltre ai monumenti
Oltre ad apprezzare il valore architettonico degli edifici, a Ragusa Ibla è bello passeggiare fra le vie residenziali che circondano il centro storico, un intreccio di vicoli e stradine silenziose.
Se vi alzate la mattina presto, è suggestivo camminare a passo lento verso il Giardino Ibleo, quando Piazza Duomo è vuota, circondati solo dalle rondini e da un intenso profumo di brioche che si sprigiona ovunque prima che le caffetterie aprano.
Fuori dalle abitazioni, coccolate dal meraviglioso clima siciliano, le piante grasse prosperano in grandezza e opulenza, come i decori degli edifici.
Lontano dal traffico, nella calma di vie percorse solo da qualche ragusano molto mattiniero, tavolini in metallo e pomodori esposti al sole regalano istantanee senza tempo, che fanno venire voglia di fermarsi qui e lasciarsi cullare da questi luoghi.
Se cercate cosa fare a Ragusa Ibla, secondo me la risposta è proprio questa. Fate una pausa per assaporare lentamente la bellezza di questa città.
E dopo il crepuscolo, le vie meno frequentate e i gradini delle case disabitate sono il regno dei gatti, che guardano i passanti con aria disinteressata. Con il buio il cuore di Ragusa Ibla si trasforma in una città felina, che si muove senza far rumore.
Ragusa Ibla come arrivare e come muoversi con i mezzi pubblici
Per arrivare a Ragusa Ibla con i mezzi pubblici dovete prima di tutto raggiungere Ragusa Superiore. Potete scegliere se prendere il treno oppure uno dei molti autobus che collegano le città della Val di Noto.
Noi arrivavamo direttamente da Catania e abbiamo optato per un bus diretto, che in meno di due ore ci ha portati fino al Terminal Bus di Ragusa Superiore.
Da lì, per raggiungere Ragusa Ibla prendete un autobus locale: le linee 1, 11 e 33 vi porteranno fino in Piazza della Repubblica o al terminal bus del Giardino Ibleo.
Se vi muovete durante i giorni festivi, cercate di informarvi prima su quali sono le linee attive, perché il numero di corse locali ed extraurbane è molto ridotto. Noi dovevamo ripartire da Ragusa Ibla il giorno di Ferragosto per andare Modica, sempre con i mezzi pubblici, ma non c’era nessuna corriera, quindi abbiamo preso il treno.
Durante il nostro viaggio in Sicilia sud orientale abbiamo percorso tutto il nostro itinerario con i mezzi pubblici, suscitando anche parecchia incredulità nei nostri conoscenti e nei siciliani, che non erano così convinti che ci saremmo riusciti. Ma di questo vi racconterò presto in un articolo dedicato proprio a come fare un viaggio in Sicilia con i mezzi pubblici.
Mappa di Ragusa Ibla
Quando arrivate, per prima cosa andate all’InfoTourist e procuratevi una cartina di Ragusa Ibla Ve la daranno gratuitamente.
Se volete dare un’occhiata, qui sotto c’è anche la mappa dell’itinerario a piedi che vi ho descritto in questo articolo e in cui ho segnato cosa vedere a Ragusa Ibla.
L’indirizzo dell’InfoTourist di Ragusa Ibla è questo: Piazza della Repubblica, 97100 Ragusa.
Cosa fare a Ragusa Ibla: giro panoramico in bus
Gli autobus navetta che si arrampicano su e giù dalla collina di Ragusa Ibla fanno un percorso ad anello che idealmente potete iniziare e terminare da Piazza della Repubblica o dal Giardino Ibleo, dove c’è il capolinea.
Se avete un po’ di tempo a disposizione, vi consiglio di prendere un biglietto e fare un giro: secondo me è molto panoramico perché potete vedere la città dal suo perimetro esterno, lungo strade che difficilmente percorrerete a piedi perché sono un po’ distanti dal centro storico.
La linea festiva inoltre si ferma anche nei pressi dell’Ospedale Maria Paternò Arezzo, sulla collina di fronte a Ragusa Ibla. Se non avete fretta, potreste scendere e poi prendere la corsa successiva: da lì il panorama sulla città è strabiliante.
Dove dormire e dove mangiare a Ragusa Ibla
Visitare Ragusa Ibla in un giorno è fattibile, ma a mio parere è molto meglio fermarsi a dormire in centro storico e godersi la città la sera: l’atmosfera è magica.
Noi alloggiavamo in un hotel diffuso, con camere dislocate in vari edifici nei dintorni di Via XI febbraio, un punto abbastanza comodo sia per muoversi a piedi con le valigie sia per raggiungere il centro storico.
Per la cena, vi consiglio di scegliere un ristorante o una pizzeria con la terrazza panoramica, da dove godervi l’ora del tramonto e la città che si illumina di luci color arancio.
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Proseguite la lettura con questi articoli su cosa vedere sull’Isola di Ortigia e a Modica 🙂