Cose da vedere a Udine, da scoprire insieme a chi ci vive
Una città elegante e accogliente, in cui tutto è vicino, a portata di mano in centro storico. È forse più conosciuta dai turisti stranieri che dagli italiani, eppure a Udine cose da vedere in un giorno o due ce ne sono molte. Una città ideale da scoprire in un weekend.
Nel cuore del Friuli-Venezia Giulia, il capoluogo friulano si trova al centro di una regione che molti conoscono per la bellezza delle sue montagne, dove fare trekking in estate e sciare in inverno; i pregiati vini delle zone collinari; i borghi storici; i litorali ampli e dorati; le passeggiate in pianura e in collina. A Udine difficilmente si passa per caso, bisogna proprio venirci.
Se pensate di venire da queste parti durante un viaggio in Friuli-Venezia Giulia, fermatevi a leggere questo articolo: con l’aiuto della guida di viaggio Udine Incentro di Odos, casa editrice udinese, vi racconto 7 cose da vedere a Udine. Ed essendo la mia città, non potrò che consigliarvi al meglio.
1) Cosa vedere a Udine in centro storico: le vie più belle
Udine è ricca di luoghi di interesse, ma secondo me la zona più bella è il cuore del centro storico, con le sue vie signorili. La prima cosa da fare a Udine è, semplicemente, passeggiare in centro. Le strade più antiche si trovano dalle parti del Castello di Udine, che sorge in cima ad un colle.
La leggenda racconta che il colle fu innalzato dai soldati Unni nel lontano 542 d.C. per permettere al condottiero Attila di salire in cima e osservare la città di Aquileia bruciare dopo il suo passaggio.
Dal 1200 al 1700, il centro di Udine si è sviluppato come città fortificata intorno al colle, epoca a cui risalgono i bei palazzi veneziani che potete vedere fra le vie. Ma oltre alle facciate dall’aspetto nobile e le piazze più impressionanti, i luoghi di interesse di Udine e i dettagli da scoprire sono molti altri. Ve ne svelo qualcuno da ricercare durante la passeggiata.
Via Mercatovecchio: da antico fossato a signora della città
Probabilmente chiunque vive in città vi dirà che Via Mercatovecchio è la strada più bella del centro storico: non si può visitare Udine senza fare almeno un paio di “vasche” sotto i suoi portici.
Dopo la recente ripavimentazione, completata alla fine del 2020, questa strada antica è tornata a splendere di fascino, come nelle vecchie foto d’epoca esposte nella fototeca del Castello (ne parliamo dopo).
Via Mercatovecchio fu realizzata durante il Medioevo come via del mercato: gli edifici che la costeggiano erano infatti le case dei primi abitanti della città scesi dal colle, che avevano costruito le botteghe a piano terra e le abitazioni ai piani superiori. Il mercato tuttavia fu presto spostato altrove, ne è rimasto soltanto il nome.
Camminando al centro della via, osservate le facciate decorate in epoca rinascimentale e andate a caccia di un dettaglio. Al civico 24, l’antica Casa Sabbadini raffigura sulla facciata il dio Giove con una saetta. Su questo edificio c’è un particolare che testimonia come in questa via, che anticamente era un fossato della cinta muraria, passasse il Palio cittadino: all’angolo della facciata ci sono gli anelli in cui veniva fissata l’asta della bandiera che segnava il traguardo.
Accanto a Casa Sabbadini si fa notare anche Palazzo Brigo con la sua facciata in ferro rosso, progettato da Gino Valle nel 1963 per dare una nuova e moderna interpretazione delle case medievali.
Sempre da questo lato della strada, camminando sotto i portici fermatevi nei pressi del Monte di Pietà. Il palazzo, oggi sede di una banca, fu costruito nel 1496 per volere del nobile Antonio Savorgnan. Da sotto il portico si vede la Cappella di Santa Maria del Monte costruita al suo interno (solitamente viene aperta alle visite durante le giornate FAI).
Se nel frattempo vi viene voglia di shopping, siete nel posto giusto: in Via Mercatovecchio e dintorni trovate alcuni dei negozi più belli di Udine.
Passeggiata in Via Sarpi, Via Rialto e Via Cavour
Partendo dalla Loggia del Lionello (di cui vi parlerò fra poco), quando arrivate in fondo a Via Mercatovecchio svoltate a sinistra all’altezza della biblioteca civica e incamminatevi lungo Via Sarpi. Da questa parte potete fare un giro ad anello che vi porterà di nuovo nei pressi del Castello di Udine, attraversando alcune delle vie più antiche del centro. Via Sarpi è una delle zone più conosciute della città per la vitalità dei suoi locali che durante l’estate (e prima del 2020) organizzavano serate a ritmo di musica e aperitivi. Da queste parti ci sono alcune ottime enoteche dove degustare vini e prodotti locali.
Se proseguite e oltrepassate Piazza Matteotti, raggiungete in pochi minuti Via Rialto e Via Cavour, due delle vie più eleganti della città, costeggiate da palazzi storici ora in gran parte adibiti a negozi. Fate una breve sosta per osservare l’edificio del Municipio (Palazzo d’Aronco), in piazzetta del Lionello, una costruzione con decorazioni in stile liberty decisamente diversa rispetto alle altre che la circondano. Camminando lungo via Cavour fate il giro del palazzo e arrivate in Piazza Libertà, “la più bella piazza veneziana in terraferma”.
2) Piazza Libertà a Udine, regina di bellezza veneziana
Se state cercando cosa vedere a Udine, non potete non passare di qui: è la piazza più maestosa della città. Piazza Libertà è al contempo inno e icona della Serenissima. I veneziani si insediarono a Udine nel 1420 dopo aver scalzato i potentissimi Patriarchi di Aquileia, che avevano tenuto le redini del potere religioso e politico in Friuli fino a quel momento.
La Loggia del Lionello fu costruita poco dopo l’arrivo dei veneziani come nuova sede del Comune. Quella che vedete oggi tuttavia è una ricostruzione fedele dell’edificio originale datata 1876: un incendio l’aveva distrutta quasi completamente. I dettagli da notare in questo edificio sono tanti ma ve ne segnalo in particolare due: una lapide celebrativa della città di Udine per il suo ruolo durante la Resistenza e il magnifico soffitto a cassettoni che potete osservare sotto la Loggia.
Da qui, alzando lo sguardo dall’altro lato di Piazza Libertà si vede il Castello e la famosa Torre dell’Orologio che si staglia al di sopra della Loggia di San Giovanni. Fu realizzato dall’azienda Solari di Pesariis, un piccolo paese in Carnia famoso per la maestria nella produzione di orologi.
Al di sotto di esso notate uno dei tre leoni di San Marco presenti sulla piazza che simboleggiavano il dominio della Serenissima (se volete leggere qualche curiosità sul leone marciano, date un’occhiata all’articolo dedicato a 10 curiosità su Venezia).
Dei tre leoni di San Marco presenti nella piazza, tuttavia, solo uno è originale: quello sulla Torre dell’Orologio. Gli altri due furono distrutti in epoca napoleonica e ricostruiti successivamente. I francesi infatti avrebbero voluto cancellare tutte le tracce della dominazione veneziana, affidando peraltro questo compito proprio agli udinesi. Il leone sulla Torre dell’Orologio fu messo in salvo perché nascosto da dei mattoni che lo coprivano.
Un particolare carino è nascosto sotto il portico della Loggia di San Giovanni, a destra della chiesa dedicata ai caduti della Prima Guerra Mondiale: sotto l’ultima arcata c’è un disco decorato a forma di sole con un forellino al centro. È una meridiana che nei giorni degli equinozi fa passare la luce e la proietta su un punto preciso del pavimento.
Prima di proseguire, voglio raccontarvi ancora una curiosità su Piazza Libertà: l’origine del suo nome, che ho scoperto anche io di recente grazie alla guida di Udine che citavo in apertura.
In epoca medievale Piazza Libertà si chiamava Piazza del Vino; sotto il dominio veneziano cambiò il suo nome in Piazza Contarena, quando il luogotenente Contarini ne fece rifare la pavimentazione. Nel 1866, con l’annessione del Friuli all’Italia prese il nome di Piazza Vittorio Emanuele II e infine diventò Piazza Libertà, dopo la proclamazione della Repubblica italiana.
3) Piazza San Giacomo a Udine, la piazza dai tre nomi
Se chiedete a un udinese come si chiama quella bella piazza con la fontana al centro, è possibile che vi risponda con tre nomi diversi, o forse quattro: Piazza San Giacomo, Piazza delle Erbe o Piazza Matteotti, nome con cui è stata ribattezzata nel Dopoguerra. O ancora, potreste sentirla nominare come Piazza del Mercatonuovo. Sì perché qui fino a pochi anni fa il sabato mattina si svolgeva anche il mercato cittadino, ora spostato in Piazza XX settembre.
Fra le tante cose da vedere a Udine, Piazza Matteotti secondo me è una delle più belle, non solo perché questa è stata la prima vera piazza della città (secondo gli storici fu costruita nel 1248), ma perché rappresenta il cuore della vita udinese. Non per nulla è soprannominata “il salotto di Udine”.
Piazza San Giacomo è uno dei miei posti preferiti dove passeggiare il sabato mattina e fermarmi a bere un caffè. È circondata da numerosi locali con posti all’aperto. Vi consiglio di sceglierne uno e accomodarvi: fermatevi ad osservare la vita che scorre sulla piazza, i bambini che giocano nella fontana progettata da Giovanni da Udine, le signore che comprano i fiori vicino allo storico negozio Prevedello. E di tanto in tanto guardate verso l’alto sulla facciata dei palazzi. Qui ci sono alcune delle più belle terrazzine della città. Non sono splendide?
La Chiesa di San Giacomo (da cui uno dei nomi) fa da sfondo alla piazza. Costruita con il contributo della Confraternita dei Pellicciai (una specie di “sindacato” medievale con finalità di mutuo soccorso) questa chiesa è particolare perché nacque inizialmente come cappella e fu ingrandita in seguito. Sulla sua facciata elegante notate l’orologio: è stato il primo orologio di Udine, antecedente a quello di Piazza Libertà.
All’interno della Chiesa di San Giacomo sono molte le opere notevoli, ma ve ne segnalo in particolare una: la scultura della Donna Velata di Antonio Corradini, artista famoso per aver realizzato anche la statua della Pudicizia esposta nella Cappella di Sansevero nel centro storico di Napoli.
4) Porta Manin e Porta Aquileia
Porta Manin, Porta Aquileia e Porta Villalta sono altre cose interessanti da vedere a Udine, perché ci ricordano il suo passato di città fortificata. Le cinte murarie che la circondavano erano ben cinque, costruite dal Medioevo e rimaste integre fino all’Ottocento. Anche per noi udinesi è difficile immaginare la città com’era, perché oggi ne rimangono poche tracce: una di queste è Porta Manin, nei pressi del Castello di Udine.
Porta Manin faceva parte della terza cerchia di mura, un perimetro costruito sotto il Castello lungo oltre 2 km, circondato da un fossato pieno d’acqua. La sua torre fu costruita nel 1451 e credo che sia ancora abitata. Avete notato le tendine alle finestre?
In città rimangono altre due delle tredici porte che circondavano la città. L’altra che vi segnalo è Porta Aquileia, una costruzione imponente al limitare del centro storico. Originariamente era una delle porte che collegavano Udine con le strade commerciali più importanti. Qui il custode che vi abitava aveva il compito di controllare le persone e le merci che transitavano in città.
Se avete voglia di fare un tuffo nel passato e scoprire Udine com’era un tempo, vi suggerisco di visitare il magnifico Museo Civico della Fotografia di Udine, in Castello, dove sono esposte un sacco di vecchie foto che mostrano le mura e le porte prima che venissero eliminate, per far posto ad altre costruzioni.
5) Musei di Udine: una selezione dei più interessanti
Se seguite il mio blog forse lo sapete: a me piacciono molto i musei quindi nel consigliarvi cosa vedere a Udine non posso fare a meno di citarne alcuni.
Iniziando dal cuore della città, non potete perdere una visita al Museo del Castello: qui scoprirete moltissimo del territorio friulano. Il museo è suddiviso in quattro aree principali (museo archeologico, Galleria d’Arte antica, Museo del Risorgimento e Museo della Fotografia), ognuna delle quali vi racconterà epoche, personaggi illustri e artisti legati alla regione.
C’è poi il Museo Etnografico, una collezione che racconta la cultura e le tradizioni friulane attraverso oggetti di uso quotidiano, strumenti di lavoro, abiti e oggetti religiosi.
Impossibile non menzionare fra le cose più belle da vedere a Udine il Museo Diocesano e le Gallerie del Tiepolo, nel Palazzo Arcivescovile, in cui si trova il maggior numero di opere dell’artista veneziano Giambattista Tiepolo, che qui ha realizzato numerosi affreschi per conto del Patriarca di Aquileia Dionisio Dolfin. Le sue opere si trovano anche in altri musei e luoghi importanti di Udine, come il Castello e il Duomo.
Ultimo in elenco, ma vi confesso che è il mio preferito, il Museo d’Arte moderna e contemporanea di Casa Cavazzini. Già di per sé il palazzo che lo ospita è secondo me imperdibile: progettato da Gae Aulenti, occupa un’area di ben 3.500 mq e accorpa vari edifici, fra cui la dimora di Dante Cavazzini, commerciante di stoffe e mecenate che alla sua morte donò la sua casa al Comune.

Il Museo, oltre ad ospitare mostre temporanee di arte moderna e contemporanea, ha una vasta collezione permanente. Vi segnalo in particolare due aree espositive: una dedicata alle opere dei Basaldella (Mirko, Afro e Dino), fratelli e artisti di origini udinesi che nel Dopoguerra realizzarono importanti pitture e sculture a livello internazionale.
L’altra è la Collezione Friam (Friuli Arts and Monuments), una raccolta di 113 opere d’arte americane degli anni ’70 che vanta i nomi di Roy Lichtenstein, Willem de Kooning, Sol le Witt, Frank Stella e Donald Judd. La storia di questa collezione è bellissima. Questi artisti si riunirono per donare a Udine una delle loro opere dopo il terribile terremoto del 1976. La donazione aveva lo scopo di permettere al Comune di metterle all’asta e raccogliere così i fondi per la ricostruzione. Il sindaco di allora però non volle smembrare la raccolta e vendere le opere, che restarono alla città e ora sono esposte a Casa Cavazzini.
6) Il Duomo e l’Oratorio della Purità
Come vi anticipavo nel paragrafo precedente, il Duomo di Udine e l’Oratorio della Purità, a pochi passi da Casa Cavazzini, racchiudono altre importanti opere del Tiepolo. Nel Duomo si trova infatti la pala d’altare dedicata ai santi Ermacora e Fortunato, i due patroni di Udine: Ermacora fu il primo vescovo della città, mentre Fortunato era il suo diacono.
Il Duomo fu costruito durante il Medioevo e forse la sua facciata austera può incutere un po’ di soggezione nei visitatori, ma vi assicuro che l’interno è impressionante.
Nei pressi del Duomo si trova anche l’Oratorio della Purità, affrescato da Giambattista Tiepolo e dal figlio. La cosa curiosa dell’Oratorio è la storia della sua costruzione, voluta dall’ultimo patriarca di Aquileia, Daniele Dolfin. Al posto di questo edificio, nel Settecento qui sorgeva il Vecchio Teatro di Udine. Il patriarca, trovando poco adatta la presenza di un teatro vicino al Duomo, lo acquistò e lo fece abbattere per costruire al suo posto un altro luogo di culto.
7) Una sosta nei giardini più belli di Udine
Tra le cose da fare a Udine vi consiglio una passeggiata in alcune delle aree verdi che arricchiscono il centro storico. Sono luoghi silenziosi in cui trascorrere qualche tempo a leggere, disegnare, scrivere, o anche concedersi un po’ di dolce far niente.
Oltre al grande piazzale del Castello di Udine, che vi ho mostrato nei paragrafi precedenti, uno dei giardini da non perdere è il Giardino Ricasoli, a pochi passi dal Palazzo Arcivescovile. È un posto carino dove sedersi ad osservare i tronchi degli alberi (ci sono molte specie esotiche) e i cigni che nuotano nella roggia.
I Giardini del Torso e Parco Moretti sono altre due aree verdi in cui fare una bella passeggiata. Sono molto diversi fra loro: i primi sono intimi, circondati da alte mura, il secondo invece è un’ampio slargo non lontano dal Tempio Ossario (eretto in onore dei caduti della I Guerra Mondiale), dove spesso in estate soffia una piacevole brezza serale. Che siate amanti dei luoghi appartati oppure degli spazi aperti, troverete negli uni o negli altri una panchina vi invita ad accomodarvi per un po’, spensierati.
Ci sono poi Piazza Primo Maggio, con la sua collina verdeggiante e gli otto viali che conducono verso la fontana al centro, e i Giardini di Palazzo Morpurgo, in posizione defilata fra il Duomo e Piazzetta Belloni. Vi consiglio di venire a rifugiarvi qui soprattutto in primavera, fra piante fiorite e il loggiato in stile neoclassico del palazzo appartenuto a Elio Morpurgo, importante uomo politico udinese che morì su un convoglio di bestiame diretto ad Auschwiz.
Spero che abbiate trovato interessante questo itinerario nella mia città e che possiate venire da queste parti molto presto. Scrivere questo articolo è stato anche per me un’occasione di (ri)scoprire Udine e i suoi luoghi più belli.
Se state pensando di visitare la mia regione, date un’occhiata anche agli altri articoli che ho dedicato al Friuli-Venezia Giulia: dalle passeggiate in montagna ai luoghi della cultura troverete qui molti luoghi sorprendenti.
4 commenti
Ciao Katia, mi fa piacere che ti sia piaciuto viaggiare nella mia regione.
Se verrai a Udine scrivimi, sarebbe una bella occasione per conoscerci!
Ho conosciuto il Friuli Venezia Giulia per la prima volta lo scorso settembre. Mi è piaciuto così tanto che ci voglio ritornare e Udine sarà di certo una delle mie mete! E se riesco, vorrei andare anche a Villa Manin.