Siamo molto contenti e ormai quasi pronti per la prossima destinazione: week-end lungo a Napoli.
Era da un sacco che desideravamo andarci, complice anche un episodio di “No reservations”, fortunata serie televisiva del (meno fortunato) chef-viaggiatore Anthony Bourdain, che qualche tempo fa aveva girato una puntata nel cuore della città partenopea.
Una volta tanto siamo riusciti anche noi a trovare due biglietti low cost in promozione, per di più con buoni orari di partenza e arrivo, cosa non sempre scontata. Una combinazione che non ci è capitata spesso ultimamente. Anzi, paradossalmente negli ultimi anni è stato quasi più facile prenotare dei voli lungo raggio a buon prezzo piuttosto che riuscire a visitare le città e capitali europee in cima alla nostra lista dei desideri.
Preparativi per il nostro weekend a Napoli
Questa volta parto abbastanza rilassata, per fortuna. Generalmente sono i viaggi lunghi a crearmi un po’ di ansia prima di partire: i viaggi intercontinentali richiedono maggiore attenzione a scanso di imprevisti (documenti, transfer, ore di volo, fusi orari, malesseri del viaggiatore…).
Se si tratta di partire per qualche giorno di vacanza in Italia o in Europa, invece, la parte logistica è più semplice, mi preoccupa decisamente meno.
Ho il mio solito schema ossessivo-compulsivo per preparare la valigia come Marie Kondo, le liste di cose da portare, il mio super zaino accuratamente scelto, quaderni di appunti e guide a pacchi… e con quelli vado via tranquilla.
Per quanto riguarda la visita, come sempre la mia natura da organizzatrice seriale si è attivata con largo anticipo: ho cominciato più di un mese fa a leggere guida di viaggio e articoli online per capire cosa fare durante questi quattro giorni nel capoluogo campano. Credo sarà un weekend di lunghe camminate in città.
Cosa vorremmo vedere a Napoli
Mentre leggevo la guida cartacea (per questo viaggio ho scelto quella di Marco Polo, che mi piace come guida per organizzare i weekend in giro per l’Italia) sono rimasta molto sorpresa nello scoprire che è una città di grande fermento artistico, non solo di epoca antica e classica, ma anche contemporanea.
Sperando in un tempo più clemente di quello che purtroppo sta flagellando nord-est in queste settimane, ci piacerebbe dividere la visita in due parti, una dedicata alla scoperta della Napoli “classica”, l’altra all’arte contemporanea.
Per cominciare, non potranno mancare una visita al Complesso di Santa Chiara e alla Cappella di Sansevero. Andremo ad ammirare lo splendido Cristo velato di Giuseppe Sanmartino e le quattro sculture di Antonio Corradini, scultore veneziano di epoca barocca di cui, grazie a un’amica, ho recentemente scoperto esserci un’opera anche a Udine, la mia città: la statua della Fede Velata nella Chiesa di San Giacomo.
Beata ignoranza. #shame 🙈
Per la parte contemporanea siamo ancora indecisi fra il Palazzo delle Arti di Napoli, la mostra dedicata al grande Andy Warhol nella Basilica di Pietrasanta, la mostra fotografica dedicata al cambiamento climatico al MANN… Bel dilemma!
Nei dintorni: la costa amalfitana
Essendo la nostra prima volta in Campania, ci piacerebbe anche dedicare una giornata alla costiera amalfitana, gioiello italiano che secondo me racchiude un grande fascino anche nel periodo invernale.
Sempre grazie alla guida ho scoperto che in passato Amalfi è stata un importante centro di produzione artigianale di carta, a cui è dedicato un museo.
Non so a voi, ma a me e all’artista della famiglia la carta artigianale piace moltissimo, quindi credo che faremo il possibile per andare a visitare il Museo della Carta.
L’unico inconveniente è che raggiungere la costiera amalfitana in inverno sarà un po’ meno rapido, perché i collegamenti via mare sono sospesi e l’unico modo per arrivarci è via terra, con treni e autobus. Il noleggio auto lo escludiamo, di solito preferiamo muoverci più lentamente con i mezzi pubblici, ci godiamo di più il viaggio senza lo stress della guida.
Il percorso via terra potrebbe essere una buona opportunità per fare tappa anche ad altri due luoghi affascinanti della costiera, Sorrento e Positano.
Imperativo: mangiare
La cucina napoletana è l’altro aspetto su cui abbiamo altissime aspettative per il nostro week-end a Napoli. Da quando abbiamo prenotato il volo abbiamo l’acquolina in bocca immaginando piatti succulenti, aroma di caffè e dolci ipercalorici.
Anche se siamo in inverno, la prima cosa che vorrei assaggiare sono i veri pomodori napoletani, i San Marzano, la verdura che più amo su questa terra, senza la quale la mia esistenza sarebbe una catastrofe culinaria. Poi naturalmente vorrei gustarmi la famosa caponata, la parmigiana di melanzane, una buona impepata di cozze e quintali di pizza, pasta e scialatielli.
Detta così, anche senza aggiungere le sfogliatelle e la cassata napoletana, il mio bilancio calorico di un weekend sembra già aver superato di molto il limite di tutto il mese. 😅
Ma pazienza. Saremo a Napoli dopo averlo desiderato tanto e per fortuna al rientro Ryanair non farà salire me sulla bilancia (stimo + 3 chili almeno), ma solo il mio trolley.
Se avete qualche chicca imperdibile da consigliarmi, attendo i vostri suggerimenti in fondo alla pagina.
Ci vediamo presto 🙂
6 commenti
Anche per noi è stata una città davvero oltre ogni aspettativa, spero di tornarci molto presto!
Anche noi siamo andate a Napoli poco tempo fa. I preparativi sono una delle parti che adoriamo ma nel caso di Napoli le aspettative hanno superato la realtà.
Grazie per i preziosissimi consigli! Mi segno tutte le tue dritte, molto gentile 🙂
Ti saprò dire quando torno!
Cara Elisa, da napoletana ti posso consigliare, se riesci anche La Galleria Borbonica, che vale assolutamente la pena ed è in centro e, sperando nel tempo, una passeggiata sul lungomare. In città, se volete avventurarvi con i bus oppure prendere un taxi, vi consiglierei poi una discesa a Marechiaro, a Posillipo e il Parco Virgiliano. Se ti vuoi spingere in penisola, se non ci sei stata non posso che consigliarti Sorrento e zone limitrofe, patria del fiordilatte e zona di scialatielli. Per mangiare invece in centro a Napoli, se riesci a metterti in fila non oltre le 12:30 o le 19:00 la sera, Sorbillo ai Tribunali che per me è la migliore pizza di Napoli. Altrimenti sempre nel centro storico c’è Tandem, che fa cucina napoletana e il famoso “cozzetiello” ripieno. Spero di esserti stata d’aiuto 🙂 Buon viaggio!
Ti auguro di tornarci presto allora 🙂
Noi siamo super carichi, non vedo l’ora!
Che voglia di tornare in questa splendida città! L’avevamo vista quasi per caso, e per poco tempo, quindi mi piacerebbe tanto tornarci per approfondire un po’ di più. Per esempio, non mi voglio perdere la visione del Cristo velato! E (cosa lo sto a dire?!)…non mi voglio perdere nemmeno tutte le prelibatezze culinarie!