La maggiore isola delle Baleari è conosciuta per le spiagge contornate da un mare celeste fra i più splendenti del Mediterraneo, ed essendo abbastanza grande le zone in cui alloggiare a Maiorca sono molte, e spesso molto diverse fra loro. Personalmente non credo ce ne sia una migliore in assoluto: la scelta dipende dal tipo di vacanza che si vuole fare, anche perché in questo senso le possibilità sono davvero tante.
Si può fare un viaggio a Maiorca per il mare e le spiagge, certamente, ma anche per i borghi storici, la natura, l’escursionismo o la bicicletta, il turismo lento nelle zone rurali. Sull’isola ci sono moltissime cose da fare e decidere dove alloggiare a Maiorca può lasciare spazio a qualche incertezza.
Maiorca è anche un’isola con una vita notturna molto intensa, ma rispetto a quanto potreste aver già letto in altri articoli sull’argomento, vorrei proporvi delle idee alternative per il vostro viaggio, a cominciare dalle zone e da quanti alberghi prenotare: perché non dormire in più posti diversi sull’isola anziché alloggiare in uno solo?
Con questo articolo voglio proporvi qualche spunto sull’altro volto dell’isola, quello forse meno conosciuto e un po’ meno turistico.
Le zone in cui dormire a Maiorca che sto per raccontarvi sono state le tappe del nostro itinerario on the road sull’isola e chissà, magari possono ispirarvi per il vostro.
Indice dei contenuti Show
Dove alloggiare a Palma di Maiorca e dintorni
Palma di Maiorca è il capoluogo dell’isola e da molti punti di vista è comoda per fermarsi a dormire, almeno per alcuni giorni.
Alloggiare a Palma di Maiorca
Dormire a Palma di Maiorca può essere una buona soluzione quando si arriva, all’inizio o alla fine un itinerario on the road: l’aeroporto è abbastanza vicino alla città e probabilmente se prendete un’auto a noleggio la ritirerete lì.
Il centro città è costellato di luoghi interessanti da visitare, a cominciare dalla Cattedrale di Palma, passando per i Bagni arabi e il quartiere storico (per tutti gli approfondimenti vi rimando all’articolo completo su cosa fare a Maiorca).
In città ci sono alberghi, appartamenti e ostelli per tutte le tasche; assicuratevi però che abbiano il posto auto: a Palma (soprattutto in centro) il parcheggio si paga, e caro anche.
Palma di Maiorca può essere un buon compromesso anche nel caso preferiate non noleggiare l’auto e muovervi sull’isola con i mezzi pubblici. I collegamenti in autobus partono a raggio dal capoluogo e raggiungono le maggiori località: Valldemossa, Sóller, Pollença, Alcúdia. Queste però non sono tutte collegate fra loro, quindi per visitarle nella maggior parte dei casi bisogna tornare indietro fino a Palma e prendere autobus diversi.
Il trasporto pubblico maiorchino purtroppo non è così organizzato da rendere fattibile un percorso intorno all’isola usando solo i mezzi. Noleggiare un’auto è quindi una scelta quasi obbligata per fare un itinerario ad anello attraversando la magnifica Serra de Tramuntana, la catena montuosa a ovest dell’isola (zona che assolutamente vi consiglio di non perdere).
- Informazioni e consigli utili su come girare a Maiorca e scegliere il mezzo di trasporto migliore per il proprio viaggio.
- Per chi viaggia con auto a noleggio, tre itinerari di una settimana o dieci giorni per visitare Maiorca.
Dove dormire a Playa de Palma
Un’altra soluzione comoda può essere cercare alloggio a Playa de Palma, zona balneare sulla costa a est della città. Questa località dista circa 9 km dal capoluogo e pur essendo molto frequentata è un po’ meno caotica di Palmanova e Malaguf (i centri principali della vita notturna maiorchina, a ovest di Palma).
Noi avevamo scelto di dormire a Playa de Palma come ultima tappa prima del nostro viaggio on the road. Lungo la costa si stende un’area densamente popolata di alberghi per tutte le tasche, la maggior parte a mio parere abbastanza anonimi e bruttini dal punto di vista architettonico, ma decisamente di buona qualità per quanto riguarda l’accoglienza turistica.
Il litorale è ampio e ben attrezzato, anche se probabilmente ci sono zone migliori per una vacanza di mare.

Perché alloggiare a Playa de Palma
- Il centro di Palma di Maiorca dista 15 minuti in auto.
- L’aeroporto si raggiunge in una decina di minuti.
- Ottimi servizi turistici.
- Cosa fare nei dintorni: visitare Palma de Maiorca; esplorare la costa sud-est dell’isola, fino a Ses Salines, Cala Pi, Colonia Sant Jordi.
ℹ️ L’hotel in cui ho alloggiato a Playa de Palma
Grupotel Taurus Park: molto confortevole, servizi alberghieri di buon livello, camere ampie e pulite, parcheggio gratuito.


Alloggiare nella zona sud-ovest di Maiorca: Andratx, Sant Elm, Banyalbufar
Oltrepassata Palma, nella zona sud ovest di Maiorca il panorama inizia a cambiare radicalmente. Le distese pianeggianti si trasformano in declivi, il traffico è meno intenso, le cittadine sono di dimensioni più piccole. Su questo lato della costa si innalzano le prime montagne della Serra de Tramuntana, la catena montuosa di Maiorca.
Chi vuole rilassarsi in mezzo alla natura può iniziare da qui. Potreste scegliere di soggiornare ad Andratx o Sant Elm, piccoli centri all’estremo sud.
Andratx è un villaggio pacifico fra le colline; poco distante si trova anche Port d’Andratx, piccola località con il lungomare punteggiato di locali e baie ormeggiate nella baia su cui la sera si accendono i colori del tramonto.
Sant’Elm secondo me è ancora più romantica. Sull’area pedonale si affacciano negozietti e terrazze ornate di piante, il vento soffia leggero. In pochi minuti si raggiunge l’attracco delle barche che portano a Sa Dragonera, isolotto staccato dalla punta sud di Maiorca dove fare bellissime escursioni.

In entrambi i casi potreste dormire in un piccolo B&B, sono più caratteristici degli alberghi della costa sud, ci si sente lontani anni luce dal caos e dalla frenesia cittadina.
Un’altra opzione potrebbe essere alloggiare a Banyalbufar, un piccolo borgo autentico e poco turistico. Si trova a sud della Serra de Tramuntana, costruito fra colline affacciate sul mare. Un gioiello per chi ama la tranquillità dei piccoli centri.
Soggiornare nella zona più caratteristica di Maiorca: Valldemossa, Deià, Sóller
Non vi nascondo che fra i posti in cui soggiornare a Maiorca questa è senz’altro la mia zona preferita, per molte ragioni. L’area ovest dell’isola è la meno sviluppata dal punto di vista turistico, soprattutto in confronto alle zone balneari dove tutto è a misura di turista. E io l’ho adorata proprio per questo: qui secondo me si vive la Maiorca più autentica, racchiusa nei piccoli borghi fra le montagne, protetti per la loro natura dalla costruzione di grandi palazzi in cemento.
Fra le stradine di Valldemossa, Deià e Sóller ci sono soprattutto alberghi e B&B in stile maiorchino, alcuni delle quali meravigliosamente ristrutturati senza privarli del loro spirito originale. Qui si sta in armonia con la natura, si fa escursionismo, si scende dalle colline al mare, si va in bicicletta. Dormire in questa zona di Maiorca è un’esperienza rigenerante per l’animo, coccolato dal canto degli uccelli e dalle acque dei torrenti.


Dove dormire fra Valldemossa, Deià e Sóller?
Io vi consiglio senza dubbio Deià, che ancora resiste agli assalti turistici (non durerà a lungo, temo), ma se preferite dormire in un borgo un po’ più grande allora Valldemossa potrebbe fare più al caso vostro. Il centro storico è meraviglioso e comunque se avete voglia di stare nella natura le colline circostanti sono percorse da chilometri di sentieri.
Sóller invece è la più gettonata e al tempo stesso anche la più turistica fra le tre località, senz’altro più adatta per chi ama le cittadine animate. La scelta dipende sempre da cosa desiderate per ilà vostro viaggio.
Perché alloggiare a Deià, Valldemossa o Sóller
- Sono i borghi storici più caratteristici e autentici di Maiorca.
- Soprattutto in bassa stagione non sono presi d’assalto da un turismo chiassoso, ma frequentati soprattutto da chi ama l’escursionismo e la bicicletta.
- Le baie e cale più belle da vedere nei dintorni: Port des Canonge, Cala Deià, Cala Tomàs, Port de Sóller.
- Escursioni: nei dintorni dei tre paesi ci sono tantissime escursioni più e meno lunghe che portano dalle colline fino alle cale menzionate sopra, sono emozionanti e panoramiche. I borghi sono anche collegati fra loro da una fitta rete di sentieri e dagli autobus, quindi si possono fare delle lunghe camminate e poi rientrare in albergo in bus.
- Borghi da visitare: oltre ai tre di cui vi ho parlato in questo paragrafo, ve ne segnalo altri due molto interessanti, Esporles e Fornalutx.
ℹ️ Dove ho alloggiato io a Deià
Hostal Villa Verde: si trova su Es Puig, la collina principale di Deià. Le camere sono in stile maiorchino, affacciate sulla valle in cui scorre il Torrent Major.


Un po’ complicato arrivarci con l’auto per via dei numerosi sensi unici e salite strette del paese, ma l’hotel mette a disposizione un parcheggio gratuito (in centro a Deià sono tutti a pagamento).
Il proprietario, il signor Miguel, è una persona cordialissima e disponibile anche per consigli su cosa fare nei dintorni.
Alloggiare nella zona nord di Maiorca: Pollença e Alcúdia
L’area settentrionale della Serra de Tramuntana è altrettanto affascinante. Fra Sóller e Pollença si innalzano le montagne più alte, splendono due laghi turchesi e due baie fra le più belle di Maiorca: Sa Calobra e Cala Tuent. Non fermarsi a dormire almeno un paio di giorni da queste parti sarebbe davvero un peccato.


Pollença è un punto fermo per un soggiorno a Maiorca: il suo borgo storico è così bello da essere stato scelto per la copertina della guida turistica Lonely Planet, e i dintorni, beh, se non l’avete ancora fatto andate a leggervi l’articolo su cosa vedere in questa isola magnifica.
Per non parlare dell’estremo nord: un soggiorno Alcúdia: una cittadina stupenda circondata da alte mura medievali e, a pochi chilometri, una baia di sabbia bianca accarezzata dalle acque calme del Mediterraneo.
Soggiornate a Pollença o Alcúdia se anche voi amate la tranquillità e il romanticismo dei borghi. Un piccolo hotel rimodernato o un B&B in centro vi conquisteranno: tutto è vicino, dal mercato alla piazza principale.
Se invece il mare vi emoziona più di tutto, Playa d’Alcúdia è una delle zone più apprezzate per la calma della sua baia e un ritmo un po’ più placido rispetto ai centri della movida. Qui ci sono alberghi grandi e piccoli, lussuosi e spartani.
Perché soggiornare a nord di Maiorca
- Natura: cale turchesi e montagne selvagge, laghi di un colore incredibile e cime tempestose.
- Baie e spiagge da non perdere: Cala Tuent, Sa Calobra, Cala Figuera e Cala Murta, baia di Alcúdia.
- Escursioni da fare nella zona: trekking nel canyon del Torrent de Pareis, camminate nei dintorni del lago di Cúber (ce ne sono tantissime), escursioni sul promontorio di Cap de Formentor che scendono fino a piccole insenature sul mare.
- Borghi da visitare: oltre a Pollença e Alcúdia, vi segnalo il monastero di Lluc, che pare sia molto bello (noi non siamo riusciti ad andarci purtroppo).
ℹ️ L’albergo in cui abbiamo alloggiato a Pollença
Hotel Desbrull: piccolino e delizioso, alle porte del centro storico. Camere spaziose e arredate con gusto. Non lontano c’è un parcheggio pubblico dove si può lasciare l’auto (gratuitamente). Il centro di Pollença è a cinque minuti a piedi.


Dormire in una finca a Maiorca, un’esperienza da provare: Montuïri, Sineu, Santa Eugènia
Nessuno, e dico nessuno degli articoli online che ho letto prima di partire menzionava il centro dell’isola come zona né da visitare, né tantomeno in cui dormire a Maiorca. A torto secondo me. Le pianure centrali sono stupende, rilassanti. Insieme alla Serra de Tramuntana sono la zona perfetta per un viaggio lento immerso nella natura e nei sapori locali.
Intorno ai piccoli paesi della zona centrale, come ad esempio Montuïri, Sineu, Santa Eugènia, negli ultimi anni stanno rifiorendo le finca, agriturismi di campagna in vecchi casali ristrutturati fra campi sconfinati e colline. Delle perle di relax vere e proprie, spesso con grandi giardini e piscina. I più lussuosi anche con la SPA e centri benessere.

Se avete bisogno di riposare e magari avete quasi concluso un tour ricco di attività oudtoor a Maiorca, fermatevi a dormire da queste parti per ricaricare le energie, fra vigne, mulini e piccoli centri abitati. Le finca svelano ancora un altro volto di Maiorca, poco noto a molti viaggiatori e forse per questo ancora più apprezzabile.
Perché soggiornare nel centro di Maiorca
- Per rallentare il ritmo e godersi qualche giorno in campagna.
- Borghi da visitare: Montuïri, Sineu e Santa Eugènia sono piacevoli per una passeggiata fra i vecchi mulini a vento restaurati. In particolare a Montuïri ce ne sono di molto belli: la zona anticamente era nota per la produzione del grano. Sineu ha un centro storico molto carino e il mercoledì si svolge il mercato cittadino.
- Escursionismo e attività outdoor: da queste parti potrebbe essere una bella idea fare delle gite in bicicletta.
ℹ️ La finca in cui abbiamo alloggiato a Montuïri
Finca Es Rafal: stupenda, immersa nel verde. Un vecchio agriturismo ristrutturato, con piscina esterna e un meraviglioso aranceto. L’ideale per un paio di giorni di completo relax.


Spero che questo articolo vi sia di aiuto per organizzare il vostro viaggio a Maiorca e che abbiate trovato qualche spunto interessante.
Gli alberghi che vi ho suggerito li ho provati tutti personalmente e mi sono trovata benissimo. Dove non ne avete trovati… beh, lascio a voi la conclusione 😉 A Maiorca in media le strutture secondo me sono di buon livello, ma ovviamente qualche disavventura può capitare ugualmente. Fa parte del viaggio!
Se vi è rimasta qualche curiosità o avete qualche domanda su come organizzare un viaggio fai da te sull’isola, scrivetemi nei commenti e vi rispondo!