Un borgo medievale fra colline a terrazza, orlate di olivi antichi e agrumeti. Rami piegati sotto il peso dei limoni, grosse palle di cannone protette da reti alte e fitte che tengono alla larga le mani lunghe dei passanti. Una cala turchese e una spiaggia semicircolare. Vista dall’alto sembra il corpo con le braccia tese di un’amica che non vedi da tempo e non vede l’ora di abbracciarti. Deià a Maiorca è un villaggio sospeso fra passato e presente, dalle due personalità opposte in base alla stagione turistica. Luogo idilliaco per escursionisti che amano la natura e il silenzio, in bassa stagione; centro gettonatissimo in estate, quando il fondale blu-verde di Cala Deià richiama tanti turisti sui pochi metri della spiaggia acciottolata.
Senza dubbio Deià è uno dei miei posti del cuore a Maiorca, di cui ho amato le prime ore dell’alba con il solo chiacchiericcio del Torrent Major e degli uccelli nascosti tra i frutteti, la lentezza delle passeggiate nei dintorni del paese, la bottega che alle sette del mattino serviva caffè bollente, ensaïmada (il dolce tipico maiorchino) e panini imbottiti con mani generose, per quelli che arrivano lì con la faccia ancora assonnata e lo zaino già in spalla. A fianco alla macchina del caffè, qualche quotidiano e delle cartoline sbiadite. E nel minimarket annesso al bar si trova di tutto: flaconi di bagnoschiuma, sobrassada sottovuoto, frutta fresca, il deodorante e anche le sigarette. Come nella bottega del paesello di mia nonna.

Cosa vedere e cosa fare a Deià
Deià è un villaggio di piccole dimensioni, noto soprattutto per alcune figure importanti che si innamorarono di questo posto e ne fecero la propria dimora. Tuttavia generalmente non si viene a Deià per visitare luoghi altisonanti, quanto per lasciarsi sedurre dal suo centro abitato e dalle vie che si arrampicano su Es Puig, la collina principale. È un paese in cui si apprezza la lentezza e la tranquillità, soprattutto in bassa stagione, quando di turisti ce ne sono pochi e quei pochi non hanno fretta e non fanno chiasso.
Ai lati della strada che attraversa il paese (la Ma-10, la Carretera de Deià) ci sono alcuni ristoranti tipici e qualche bottega, qualche negozio con attrezzatura per escursionisti, alberghi e affittacamere in stile maiorchino. Da vedere a Deià c’è la casa di Robert Graves, un poeta britannico che aveva vissuto in questo borgo. Se volete conoscere la sua opera, potete visitarla (quando ci sono stata io era chiuso). C’è la chiesa di San Joan Baptista, in cima a Es Puig, e il piccolo cimitero vicino. Molto grazioso e con una vista stupenda sulla valle, da cui si vedono gli oliveti e le case sui fianchi delle colline, il Mediterraneo, blu profondo, sulla linea dell’orizzonte.

E poi naturalmente c’è la bella Cala Deià, una delle spiagge più amate dell’isola. Ma in questo posto vorrei portarvi a piedi, fra un attimo.
Dove si trova Deià e come arrivare
Racchiuso fra le alture della Serra de Tramuntana, la catena montuosa sul versante occidentale di Maiorca, il pueblo di Deià dista circa 35 km da Palma di Maiorca, ci si arriva in 40-50 minuti di macchina percorrendo la Ma-110 e/o la Ma-10. In alternativa si può prendere l’autobus 203 da Palma di Maiorca, che fa tappa anche nelle vicine località di Valldemossa e Sóller. Se volete qualche dritta, ecco anche un approfondimento su come muoversi a Maiorca.


Buono a sapersi: parcheggi
A Deià i parcheggi sono a pagamento e, come in tutto il resto dell’isola, non sono a buon mercato. Se volete dormire qui un paio di notti (cosa che vi consiglio molto) prenotate in un albergo o B&B con posto auto. Qualche consiglio su dove dormire lo trovate più avanti.
Cala Deià a Maiorca

Ci si arriva anche in macchina, ma secondo me il modo migliore per raggiungere Cala Deià è a piedi. Dal centro si prende la strada principale in direzione del Mirador da cui si vede tutto il paese (posizione su Google Maps qui), e si segue la curva a gomito in direzione del Refugi Can Boi. Si lascia il rifugio alla propria sinistra, dopo cinque minuti di cammino la strada finisce e inizia il Camí Cala Deià, il sentiero che porta fino alla spiaggia attraverso la valle in cui scorre il Torrent Major. La discesa è dolce fra gli olivi secolari e la vegetazione mediterranea. La tramontana porta profumo di limoni e il canto degli uccelli, arruffa i capelli con gentilezza, distende le grinze intorno agli occhi. A piedi si arriva alla cala turchina alleggeriti dal paesaggio, senza l’affanno di cercare parcheggio, di trovare gli spiccioli per pagare la sosta. La passeggiata sarebbe di trenta-quaranta minuti, ma è facile dilungarsi: uno scatto, ancora uno, un video, un respiro profondo.
Poi Cala Deià, finalmente, con il suo fondale turchino e la spiaggia rotonda, i ristoranti ai due lati, con quelle terrazze in legno corroso dalla salsedine che solo al mare son così piene di fascino. Qualche barca in secca sul molo, un maiorchino con la tempra di chi il mare lo vive tutto l’anno. Braghe corte e asciugamano, nonostante i colpi gelidi del vento di aprile.


Come raggiungere Cala Deià
Cala Deià dista circa tre chilometri dal centro ed è raggiungibile in macchina. Poco prima di arrivare c’è un’area parcheggio, a pagamento (nel 2022 la tariffa era di 6 € al giorno). A chi vuole andarci in piena estate consiglio di svegliarsi presto: i settanta metri di spiaggia si riempiono in fretta, per non parlare dei posti auto.
Dormire a Deià, per rilassarsi completamente
Molti visitano Deià in giornata, fanno tappa al mare e poi magari mangiano qualcosa in paese, ma secondo me è un peccato non fermarsi di più. A Deià ci sono delle sistemazioni molto belle: B&B in stile maiorchino, case ristrutturate, e il famoso hotel Belmond La Residencia, in cui hanno soggiornato anche la Principessa Diana e Robbie Williams. Non propriamente economico, ma se volete concedervi una vacanza di lusso pare ne valga proprio la pena. Se invece preferite una sistemazione tipicamente maiorchina, vi suggerisco l’Hostal Villaverde: non così fastoso, ma con un panorama stupendo sui dintorni. Vi consiglio la camera con terrazzino privato, in cui ascoltare il concerto dei grilli prima di andare a dormire.
Photo credits: Booking
Cosa vedere nei dintorni
Nelle immediate vicinanze del paese ci sono la tenuta Son Marroig, costruita dall’arciduca Leopoldo Salvatore d’Asburgo nel Sedicesimo secolo, e il belvedere di Sa Foradada, che si affaccia su una particolare scogliera con un foro al centro, appunto. Dicono che sia un buon punto panoramico per vedere il tramonto.
Spostandosi di qualche chilometro si raggiungono facilmente i centri di Valldemossa e Sóller, gli altri due paesi più conosciuti della Serra de Tramuntana. Il mio consiglio è di visitarli entrambi perché hanno personalità e caratteristiche diverse, egualmente affascinanti.
Vi suggerisco di dare un’occhiata a:
- L’articolo completo su cosa vedere a Maiorca, con tutti i posti più interessanti
- Questo articolo con tre itinerari a tema per visitare l’isola in una settimana o dieci giorni.
Escursionismo a Deià
Come accennavo nei paragrafi precedenti, Deià è particolarmente apprezzata per i sentieri e percorsi di trekking nei dintorni. Il villaggio è infatti una delle tappe del GR221, il cammino di oltre duecento chilometri che percorre la Serra de Tramuntana e passa per alcuni dei borghi più suggestivi di Maiorca. Valldemossa e Sóller sono raggiungibili con un percorso nell’entroterra di rispettivamente 10,7 e 9,6 km (solo andata). Si può andare a piedi e poi tornare indietro in autobus.
Chi preferisce invece le passeggiate all’ombra dei pini marittimi può scendere fino a Cala Deià e imboccare il sentiero che sale sulla destra poco prima della baia. Attraverso la pineta e affacciato sulle scogliere a strapiombo sul Mediterraneo, il Camí dels Pintors conduce fino al borgo di Llucalcari o addirittura al Port de Sóller. Noi ne abbiamo percorso una piccola parte ed è davvero magnifico.

Se avete intenzione di fare qualche camminata a Maiorca, vi consiglio questo libro (in inglese), che contiene le indicazioni per 77 percorsi escursionistici sull’isola. La maggior parte di essi si concentrano sulla Serra de Tramontana, ma non mancano anche le passeggiate nelle zone più balneari. Per me è stata una guida preziosa per organizzare il viaggio.
Altre attività ed escursioni
Infine, qualche consiglio per chi è in cerca di escursioni più organizzate e magari si muove in giornata da Palma di Maiorca o altre località balneari. Alcune attività che potreste prenotare online sul sito di Get Your Guide.
In conclusione, spero che questo articolo su Deià vi abbia incuriositi e vi possa essere utile per organizzare il vostro viaggio a Maiorca. Se vi va, ditemi che ne pensate nei commenti.