Amsterdam, una città perfetta per weekend lungo. La capitale dei Paesi Bassi ha un carattere poliedrico e anticonformista, tollerante e cosmopolita. Se l’avete già scelta come prossima destinazione o ci state pensando perché il solo nome vi suggerisce arte e trasgressione, leggete in questo articolo su cosa vedere ad Amsterdam per farvi un’idea.
La “Venezia del Nord”, come molti amano definirla, è una città costellata di luoghi di cultura, architettura elegante e… sì, anche impregnata di un profumo particolare che aleggia un po’ ovunque. Incorniciata da canali su cui si affacciano eleganti dimore seicentesche, Amsterdam secondo me è una delle città più affascinanti d’Europa: la sua estetica e il suo spirito green che sfreccia in bicicletta vi conquisteranno facilmente. Iniziamo a scoprirla insieme.
I canali di Amsterdam e l’architettura
Se state per visitare Amsterdam, probabilmente nel vostro immaginario ci sono già i canali, vere arterie della città. Talmente belli da essere stati inseriti nel Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 2010.
Intorno ai canali di Amsterdam secondo me ci sono le zone più suggestive, con la vista più bella sull’architettura. Ai lati delle vie d’acqua si innalzano le case della capitale olandese, caratterizzate da uno stile del tutto particolare. L’architettura delle abitazioni fu infatti fortemente influenzata dalla storia mercantile della città.
Analogamente a Venezia, la capitale dei Paesi Bassi si sviluppò su un terreno paludoso, in una posizione strategica per i commerci.
Il quartiere più antico fu costruito interrando la foce del fiume Amstel e conficcando migliaia di travi in legno nella sabbia per sorreggere le abitazioni. Man mano che cresceva la sua potenza commerciale, Amsterdam si è ampliata intorno ad esso scavando una fitta rete di canali su cui transitavano le merci.
Nel Seicento (il cosiddetto “secolo d’oro”), Amsterdam visse il periodo di maggiore espansione commerciale. Qui viveva una potente classe mercantile che fece costruire le abitazioni più belle del centro.
Amsterdam era popolata infatti da una classe borghese commerciante, non da famiglie aristocratiche. Per questo l’architettura non è scandita da palazzi sfarzosi o regge opulente, ma in gran parte da eleganti case destinate a mercanti provenienti da ogni parte del mondo.
Le abitazioni servivano soprattutto per immagazzinare le merci: sui frontoni, elementi tipici dell’architettura cittadina, ci sono ancora i ganci usati per issarle dalle barche ai piani più alti, dove venivano stipate per restare al sicuro dai frequenti allagamenti.

Notate inoltre le dimensioni delle case: sono così alte e strette perché all’epoca si pagava una tassa in proporzione alla larghezza delle facciate, come accadeva per le “case corridoio” di Hanoi.
Inoltre molte case di Amsterdam, soprattutto le più antiche, sono curiosamente storte e inclinate in avanti. Il motivo non è chiarissimo, ma senz’altro non si tratta di errori di costruzione. Sembra che i piani alti siano protesi in avanti sia per guadagnare spazio (sempre a causa della tassazione), sia per evitare che la pioggia penetrasse nei solai, all’epoca costruiti in legno.
Fra le cose da vedere ad Amsterdam mettete dunque in lista alcuni dei canali più belli: la zona di Grachtengordel (la cintura dei canali), Herengracht e Staalstraat, di cui parleremo nei prossimi paragrafi.
Il centro storico
Il nucleo storico di Amsterdam è senz’altro una delle cose più interessanti da visitare. Di fronte alla stazione centrale (Amsterdam Centraal) si imbocca Damrak, da cui si arriva alla piazza principale di Amsterdam, Piazza Dam. Si può andare a piedi, non è distante, ma se preferite potete anche prendere il tram, uno dei mezzi più comodi per muoversi ad Amsterdam.
Il centro storico si è sviluppato a partire da questa area, in cui il fiume Amstel fungeva da importante via di collegamento sull’acqua. Una parte del fiume fu interrata nel 1672 per realizzare Damrak, oggi costellata da centri commerciali, bar e ristoranti.
Piazza Dam
La grande spianata su cui si affacciano gli edifici storici di Amsterdam si chiama Dam, “diga”, e ha dato il nome alla città: quando iniziarono i lavori per interrare il fiume, qui sorse un borgo di pescatori chiamato Amstelredam, da cui il nome appunto. Sulla piazza ci sono due costruzioni importanti, su cui vale la pena soffermarsi: il palazzo reale e la Nieuwe Kerk.

Palazzo Reale (Koninklijk Paleis)
Nonostante si chiami così, il palazzo reale non è mai stato e non è la residenza dei sovrani dei Paesi Bassi. Fu costruito nel Seicento come edificio municipale e per molto tempo fu il cuore della città: sulla piazza antistante si svolgeva un fruttuoso commercio di aringhe.
Il palazzo fu usato come residenza reale solo dopo l’occupazione francese. Nel 1806 Luigi Bonaparte, fratello di Napoleone, si stabilì nel Koninklijk Paleis, ma la sua residenza durò solo un paio d’anni poiché fu costretto ad abdicare e andarsene. Successivamente il palazzo venne donato allo Stato dagli Orange, sovrani negli anni ’30 dell’Ottocento. Oggi la famiglia reale lo usa solo per le cerimonie di stato, ma non ci abita.
Nieuwe Kerk
Costruita in stile tardo-gotico nel XV secolo, la Nieuwe Kerk (chiesa nuova) attira lo sguardo con le sue forme austere. Nonostante l’interno sia abbastanza disadorno e possa lasciare un po’ sorpresi, viene ancora usata per cerimonie ufficiali e incoronazioni: ad esempio nel 2002 qui si sposarono gli attuali sovrani dei Paesi Bassi. Un bel video all’interno della chiesa mostra come si è evoluta nei secoli e quali cerimonie si sono svolte al suo interno.
Oltre a questo, la Nieuwe Kerk oggi è usata per esposizioni temporanee: noi abbiamo visitato una mostra di fotografia intitolata World Press Photo. È un concorso annuale di fotogiornalismo a cui partecipano reporter da tutto il mondo per testimoniare fatti di attualità con le loro immagini.
Rokin e Staalstraat
Proseguendo verso sud da Damrak si raggiunge la zona di Rokin, che segue il vecchio corso del fiume Amstel. Una volta importante centro d’affari, oggi non è particolarmente affascinante, ma la menziono ugualmente perché tagliando verso est conduce a una delle stradine più animate e panoramiche del centro storico: Staalstraat.
È una via pedonale con due bei ponti in metallo, che vi consiglio di vedere perché offrono alcuni degli scorci più belli sui canali di Amsterdam. Staalstraat è anche molto frequentata nel weekend, i locali sono pieni di gente e ci si può fermare da queste parti per bere un aperitivo o mangiare qualcosa, baciati dal sole del tardo pomeriggio.
De Wallen, il quartiere a luci rosse
Nel consigliarvi cosa vedere ad Amsterdam, il quartiere a luci rosse merita senz’altro una menzione. De Wallen fa parte del centro storico, si sviluppa a est di Damrak e obiettivamente è una zona abbastanza scalcinata, nonostante in passato sia stata una delle più lussuose.
La caratteristica di De Wallen è il suo concentrato di sexy shop, coffee shop e naturalmente vetrine a luci rosse, che fanno del quartiere una delle maggiori attrazioni turistiche.
Ad Amsterdam la prostituzione è legale, così come l’uso di droghe leggere, cosa che attira un gran via vai di persone di ogni nazionalità in cerca di passatempi altrove non così tollerati. Anche per questo se passate per De Wallen la mattina presto probabilmente non lo troverete molto attraente: le strade sono disseminate di immondizie assaltate dai gabbiani e in giro vagano ancora molti nottambuli in condizioni alterate. 😅 I netturbini hanno un gran da fare da queste parti.
In ogni caso, vale la pena farci un giro anche perché nel quartiere a luci rosse ci sono alcuni importanti luoghi di interesse di Amsterdam, fra cui la Oude Kerk, la chiesa più antica della città. Che curiosamente è circondata da diverse vetrine con le tende rosse, da cui varie signorin* mostrano la mercanzia quando si passa davanti. Sacro e profano, vien da dire.


A pochi passi dalla chiesa ci sono anche un bar molto carino e dal nome stravagante (Quartier Putain) frequentato per lo più da turisti, e il Prostitution Information Centre (PIC), ente di beneficienza fondato da una ex prostituta che organizza anche visite guidate nel quartiere.
Oude Kerk
Costruita nel Trecento in stile tardogotico, Oude Kerk è la chiesa più antica della città, nata come edificio di culto cattolico e diventata poi simbolo di quello protestante. Vi consiglio molto di inserirla nella vostra lista di cose da vedere ad Amsterdam: gli interni sono davvero belli e all’ingresso si può chiedere gratuitamente l’audioguida (in inglese) che conduce alla scoperta della chiesa.
Da notare il soffitto in legno e un imponente organo, usato anche in passato sia per suonare musica sacra, sia per la musica “del popolo”. De Oude Kerk è infatti rinomata per la sua acustica e tuttora ospita molti eventi e concerti.
Il pavimento è costellato di incisioni tombali (qui riposa anche la prima moglie di Rembrandt) e nella zona del coro le sedute pieghevoli sono decorate con curiosi intagli in legno. La parte superiore delle sculture, piatta, aveva il compito di dare sostegno ai monaci durante le ore di preghiera. Queste misericordie rappresentano scene bibliche, vizi umani e storie morali. Vi strapperanno un sorriso e qualche occhiata incredula.


Chinatown
Non lontano da Oude Kerk, proseguendo in direzione del mercato Nieuwmarkt (nel prossimo paragrafo) si può imboccare Zeedijk, una via pedonale nel quartiere di Chinatown. Se siete appassionati di cucina asiatica non potete perdere una passeggiata da queste parti, magari a ora di pranzo: è il tempio dei ristoranti di ramen, cucina thailandese, giapponese e cinese ovviamente. Noi ci siamo passati quasi per caso e non abbiamo resistito ad un pranzo thailandese in un locale vicino al Fo Guang Shan Holland Tempel, un piccolo tempio buddista.
Nieuwmarkt e De Waag (l’antica pesa cittadina)
Nella piazza del mercato nuovo, Nieuwmarkt, ogni sabato mattina si svolge uno dei più importanti mercati cittadini, quindi se vi piace il genere aggiungete una passeggiata da queste parti nella lista di cose da vedere ad Amsterdam. Oltre a frutta e verdura, gironzolando fra le bancarelle si possono assaggiare panini, formaggi, salumi e dolci tipici.
Se invece preferite pranzare o bere un aperitivo seduti, sulla piazza c’è un bel ristorante nell’edificio della vecchia pesa (De Waag, di cui conserva il nome). Costruita originariamente come porta di accesso in città, nel corso dei secoli la costruzione fu usata per vari scopi: da pesa pubblica a sede di varie corporazioni, e successivamente anche caserma dei pompieri.
Il quartiere dei musei
Situato nella zona a sud del centro storico, questo quartiere è una delle cose da vedere assolutamente ad Amsterdam perché qui ci sono appunto alcuni dei più importanti musei della città. È una zona in cui si può trascorrere anche una giornata intera passando da un’esposizione all’altra (in particolare se avete deciso di acquistare una tessera I amsterdam city card). Un cenno sui musei più interessanti, molte altre informazioni le trovate nell’articolo dedicato ai musei.
Van Gogh Museum
Visitare il museo Van Gogh ad Amsterdam per molti è già un motivo sufficiente per acquistare un biglietto aereo e preparare il bagaglio a mano per un weekend. Anche secondo me potrebbe esserlo, sì: è uno dei musei più emozionanti che ho visto fino ad ora.

Il museo Van Gogh è una cosa da vedere assolutamente ad Amsterdam sia per la vastità dell’esposizione (sono tre piani e periodicamente si aggiungono anche delle mostre temporanee), sia perché qui si possono finalmente vedere dal vero quadri come I girasoli e gli autoritratti dell’artista.
Per la visita vi suggerisco di prendere l’audioguida (disponibile anche in italiano, a pagamento) per ascoltare la storia del pittore e le commoventi lettere al fratello Theo. Un racconto emozionante per conoscere meglio i soggetti dei dipinti e la storia personale e artistica di Van Gogh.
📌 Potete acquistare qui i biglietti per il Museo Van Gogh, anche in varie soluzioni combinate con l’ingresso per altri musei.
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Rijksmuseum
Il Rijksmuseum è uno dei maggiori luoghi di interesse di Amsterdam, il museo con la più ampia collezione di pittura seicentesca di tutta l’Olanda. Secondo me è un’esposizione importante da vedere ad Amsterdam perché rende l’idea della sua forza culturale e potenza commerciale nel corso dei secoli.


Oltre ai quadri dei più famosi dei pittori fiamminghi, Vermeer e Rembrandt in primis, qui è esposta per esempio anche una magnifica collezione di sculture e illustrazioni provenienti dal sud-est asiatico, eredità del periodo coloniale. Vi segnalo anche la galleria dedicata al periodo napoleonico, in cui ci sono la famosa tela dedicata alla battaglia di Waterloo e il ritratto di Napoleone Bonaparte, che molti di noi ricordano dai libri di storia.
📌 Qui potete acquistare i biglietti per il Rijksmuseum (in vendita su Tiqets, rivenditore autorizzato)
Moco
Un piccolo museo indipendente e giocoso, in cui fare invece un salto nell’arte contemporanea. Vale la pena inserirlo fra le cose da visitare ad Amsterdam per dare un tono più leggero ad una giornata nel quartiere dei musei, soprattutto se avete in programma di vederne più di uno. Io ho apprezzato particolarmente la sala dedicata a Banksy, artista che ho molto rivalutato grazie al Moco. Nel museo ci sono poi altre sale con opere di altri artisti contemporanei fra cui Andy Warhol e Keith Haring. Al piano interrato, una curiosa successione di stanze dedicate all’arte digitale immersiva di Studio Irma, in cui è divertente fermarsi fra giochi di specchi, luci e forme fluttuanti.
📌 Su Tiqets sono disponibili vari biglietti di ingresso per il Moco su Get Your Guide o Tiqets, anche con ingressi combinati ad altri musei o attività.


Museo dei Diamanti
Il Diamond Museum è una cosa interessante da visitare per scoprire la storia dei diamanti e l’origine del soprannome di Amsterdam: la città dei diamanti. Un percorso didattico guida i visitatori dai giacimenti dei diamanti grezzi fino al taglio di queste pietre preziose, alcune delle quali diventate protagoniste di cerimonie di incoronazione e gioielli reali in tutto il mondo. All’interno del museo non sono esposti gioielli originali (ci sono solo delle repliche), ma la storia di ciascuno di essi è unica e affascinante.
📌 I biglietti per l’ingresso singolo al museo si possono acquistare online su Get Your Guide (rivenditore autorizzato).
Museumplein e il monumento a Ravensbrück
Infine due parole sul grande parco del quartiere, una vasta area verde in cui fermarsi per un po’ di relax fra un museo e l’altro. Secondo i consigli della nostra guida turistica non è il più bello della città, soprattutto in confronto a Vondelpark (che però noi non abbiamo visto). Ciononostante noi abbiamo apprezzato molto la possibilità di passeggiare a Museumplein e fermarci in uno dei tanti chioschi per bere qualcosa di fresco.
Da vedere nel parco vi segnalo anche il monumento dedicato ai caduti del campo di concentramento di Ravensbrück, per la maggior parte donne e bambini. È uno dei molti elementi disseminati in città che ci ricordano quanto pesantemente Amsterdam sia stata colpita durante il nazismo.
Il quartiere ebraico
Dell’antico quartiere ebraico oggi non rimane molto, se non la memoria della nutrita comunità ebrea che lo aveva popolato facendone uno dei quartieri più operosi e vivaci di Amsterdam. Durante la Seconda Guerra Mondiale i nazisti lo trasformarono in un ghetto rigidamente controllato per portare avanti la discriminazione razziale. Nel periodo postbellico fu ricostruito lasciando poche tracce dell’identità originale, salvo alcuni luoghi simbolici come la sinagoga portoghese (Esnoga) e il museo ebraico (Hoods Historisch Museum).
Rembrandthuis
Fra i posti da visitare in questa area di Amsterdam non perdete il Rembrandthuis, la casa del famoso artista olandese. È un museo ben organizzato, apprezzabile anche da chi non conosce (o non ama) particolarmente questo pittore, che acquistò l’edificio all’apice della sua carriera. Collezionista, mercante e maestro d’arte, Rembrandt visse per una ventina d’anni nell’ampio palazzo spendendo un patrimonio per arredarlo e riempirlo di oggetti rari. Caduto in rovina anche per le sue manie di collezionismo, l’edificio gli fu confiscato nel 1658 insieme a tutti i suoi averi. Oggi l’abitazione è stata ricostruita grazie a numerosi disegni dell’artista: vi consiglio di visitarla perché è veramente interessante. L’audioguida gratuita (disponibile anche in italiano) vi permetterà di apprezzarne la storia.
Grachtengordel, i canali più belli
Questo nome quasi impronunciabile indica la “cintura dei canali” a ovest e a sud del centro storico, secondo me una delle zone più belle da visitare ad Amsterdam. Qui ci sono pochi luoghi di interesse culturale rilevante, ma l’atmosfera e l’estetica di Grachtengordel meritano lunghe passeggiate seguendo le intuizioni del momento.
I canali di Grachtengordel furono scavati a partire dall’inizio del Seicento, durante il maggior periodo di espansione economica e demografica della città, per dare dimora alle famiglie borghesi più ricche.
Harengracht, il canale dei signori, Keizersgracht, il canale dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo, e Prinsengraght, il canale dei principi della famiglia Orange, sono i più importanti e lussuosi della zona, un luogo piacevole per osservare le magnifiche facciate cittadine.

A fianco a questi ci sono alcune vie meno lussuose ma altrettanto affascinanti, un tempo riservate agli artigiani, meno ricchi dei potenti mercanti olandesi. E poi naturalmente uno dei musei più visitati della città.
La casa di Anne Frank
Purtroppo devo premettere che noi non siamo riusciti ad andarci: per la casa di Anne Frank bisogna prenotare con largo anticipo, e noi non abbiamo trovato posto: era tutto pieno già da diverse settimane prima della partenza, che coincideva con il fine settimana di Pentecoste.
La casa di Anne Frank, simbolo della lotta contro l’olocausto, è senza dubbio uno dei luoghi da non perdere ad Amsterdam. Si trova di fronte alla Westerkerk, la chiesa di cui Anne sentiva suonare le campane durante la reclusione nella casa sul retro, nascosta dall’edificio principale dietro una libreria finta.
Se ci tenete a visitarla prenotate i biglietti con grande anticipo sul sito ufficiale. L’ingresso alla Annefrankhuis non è incluso nella I Amsterdam city card, si paga a parte.
Westerkerk
La chiesa calvinista Westerkerk è uno degli edifici più importanti e simbolici del quartiere Grachtengordel. Esternamente ha un aspetto ricercato, ma il suo interno è semplice e spoglio: pur avendola visitata, devo dire che difficilmente rimane impressa. Ciò che invece mi è rimasto in mente è invece legato alla storia di Anne Frank. I frequenti rintocchi delle campane richiamano alla memoria il Diario, nonostante le campane di oggi non siano quelle originali, fuse per contribuire allo sforzo bellico.

Dietro la chiesa ci sono inoltre altri due simboli importanti della città: la piccola statua commemorativa di Anne Frank e il contemporaneo Homomonument, un monumento dedicato alle persone omosessuali perseguitate durante il nazismo.
Browersgracht e Nove stradine (Negen Straatjes)
Passando ad intrattenimenti più spensierati, tra le cose da fare ad Amsterdam c’è sicuramente un giro nelle zone di Browersgraght e Nove stradine, rispettivamente a nord e a sud della chiesa Westerkerk.
Al confine con il quartiere Jordaan, Browersgracht è uno dei posti più pittoreschi da vedere ad Amsterdam, il cui nome deriva dai numerosi birrifici costruiti qui nel Seicento. All’epoca era anche un’importante area di transito fra la zona portuale e i canali residenziali più a sud: qui c’erano molti magazzini, oggi riconvertiti in lussuosi appartamenti.

Nove stradine è invece uno dei luoghi dello shopping indipendente ad Amsterdam, un gruppo di vie traverse fra Herengracht, Keizersgracht e Prinsengracht dove si trovano negozietti graziosi e piccole librerie di antiquariato. Vale la pena fare una passeggiata, anche solo per curiosità.
Megere Brug (il ponte magro)
Un altro posto carino di Grachtengordel che ci tengo a citare in questo articolo su cosa vedere ad Amsterdam è il “ponte magro”, secondo alcuni il più bel ponte girevole della città. Affacciato sull’Amstel, offre una bella vista sul fiume e la sua costruzione è legata a una leggenda: sembra sia stato voluto da due sorelle che vivevano sulle sponde opposte del fiume, per potersi incontrare più facilmente.
Jordaan, accogliente relax
Oggi una delle aree residenziali più ambite della città e un posto piacevole dove fare una passeggiata, Jordaan fu costruito come quartiere operaio: fino agli anni Sessanta era piuttosto degradato, popolato dai lavoratori portuali.
I canali di Jordaan oggi invece sono accoglienti, punteggiati da case galleggianti e balconi fioriti che danno un tocco romantico al quartiere.

Anticamente Jordaan era una zona rurale, motivo per cui i nomi delle strade e canali prendono il nome da fiori e piante. Da queste parti si trova anche il Tulip Museum, un piccolo museo dedicato ai tulipani.
Nella parte più a nord di Jordaan, vi segnalo anche Haarlemmerstraat, una via pedonale animata da locali e negozi molto carini (e anche parecchi coffee shop). Noi avevamo deciso di soggiornare proprio in questa zona, comoda per visitare la città e non troppo affollata di sera.
Altre cose da vedere e da fare ad Amsterdam
Infine, una carrellata veloce su altre cose da fare ad Amsterdam che noi per ragioni di tempo non siamo riusciti a vedere con calma.
Una di queste è un giro ad Oosterdok, il quartiere a nord est della stazione centrale dove si trovano il NEMO, il museo della scienza progettato da Renzo Piano, il museo marittimo (Nederlands Scheepvaartmuseum) e Museum Haven, il molo adiacente al NEMO dove sono ormeggiate molte barche d’epoca restaurate, gran parte delle quali ora di proprietà privata.
Fra le cose da fare ad Amsterdam potreste inoltre includere un giro in barca sui canali: ci sono moltissimi servizi, per tutte le tasche. Si va dai barconi turistici molto affollati ai tour privati anche per due o tre persone, con chiare differenze di prezzo e probabilmente anche di lunghezza del percorso. Se vi interessa, potete prenotarne uno sul sito ufficiale I amsterdam. In alternativa potete prenotare in anticipo il vostro giro su Tiqets, che offre molte soluzioni per i tour in barca, anche in combinazione con la visita ad alcuni musei. Date un’occhiata a questa pagina.
Un’esperienza interessante per visitare Amsterdam può essere anche quella di noleggiare una bicicletta e usarla al posto dei mezzi pubblici o per accorciare le distanze a piedi. Amsterdam è una città ideale per farlo, ma tenete presente che gli amsterdammers sfrecciano sulle piste ciclabili a gran velocità e secondo me andare in giro senza sapere perfettamente qual è la direzione giusta potrebbe rivelarsi un’avventura al limite dello spericolato! 😂 I prezzi si aggirano intorno ai 9 € l’ora. In alternativa potete prenotare online il noleggio bicicletta: se la prenotate per 24 ore è più conveniente.


D&R veloci su Amsterdam
Secondo me per visitare Amsterdam ci vogliono almeno 3 giorni pieni, ma l’ideale sarebbe poterne fare 4 o 5, soprattutto se si vogliono visitare diversi musei (ce ne sono tantissimi). Con tre giorni a disposizione si riesce a vedere abbastanza bene il centro città (in questo articolo vi suggerisco tre itinerari a tema), ma non sono sufficienti per visitare altri posti nei dintorni, es. Volendam, Zaanse Schans o Haarlem.
Secondo me il periodo migliore per andare ad Amsterdam è la primavera (aprile-giugno), non solo perché è il periodo della fioritura dei tulipani, ma anche perché le giornate sono molto lunghe e la luce è magnifica. In giugno c’è luce fino alle dieci di sera e oltre, si può stare all’aperto fino a tarda sera avendo l’impressione che la giornata non finisca mai.
In tarda primavera (periodo in cui siamo stati noi) il clima è piuttosto fresco e molto ventilato. Durante le giornate di bel tempo il clima è mite e piacevole, il vento però è piuttosto fresco.
Ad Amsterdam in primavera il clima può essere piuttosto variabile. Può essere utile vestirsi a strati: maniche corte e una maglia in cotone a maniche lunghe sopra. Secondo me è molto utile una giacca a vento o un piumino leggero, perché in caso di vento o cielo coperto può fare ancora piuttosto fresco. Anche una cuffia o un cappello per ripararsi dal vento possono essere una buona idea.
Spero che questo articolo su cosa vedere a Amsterdam vi sia utile per iniziare a pianificare un viaggio in questa città magnifica. Per questioni di spazio non sono riuscita a raccontarvi tutto in una volta quindi vi invito a iscrivervi alla newsletter per ricevere via email i prossimi approfondimenti.
Se avete qualche domanda o curiosità scrivetela nei commenti e vi rispondo!
2 commenti
Ciao Mario,
grazie per la precisazione.
Nonostante sia ben noto a tutti che Amsterdam per un certo tipo di turisti è una destinazione apprezzata proprio per la sua “tolleranza”, trovo un po’ amaro ciò che dici a proposito del fatto che arte e canali non siano sufficienti per portare i giovani a visitare la città. Ma non resta che prenderne atto e, se possibile, provare a comportarsi in modo diverso come turisti, se non altro per dare valore alle molte opportunità che Amsterdam offre per chi ama l’arte e la cultura.
Un abbraccio.
Se mi posso permettere una piccola precisazione, c’è da dire che, per la legge olandese e il regolamento comunale, prostituzione e droghe cosiddette “leggere” non sono affatto legali, ma nemmeno illegali. Vengono definite “tollerate”, che é un modo carino per dire che non riescono a vietarle e quindi chiudono un occhio, legalmente parlando. Se provate a dire alla polizia che quelle tal cose sono “legali”, immediatamente preciseranno che non lo sono, che sono semplicemente “tollerate / sopportate” perché, parole di molti poliziotti, “arte e canali non sono sufficienti a portare milioni di giovani in questa città”.