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Viaggio in Nepal ad agosto: cosa vedere e informazioni utili

Viaggio in Nepal in agosto, stupa Boudhanath
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  1. Prepararsi per un viaggio in Nepal in agosto
  2. Nepal: quando andare e periodo migliore
  3. Informazioni utili per un viaggio in Nepal
  4. Cosa vedere in Nepal in 11 giorni
  5. Itinerario in Nepal: PDF scaricabile
  6. Cose da sapere sul Nepal prima di partire
  7. Cucina nepalese

Prepararsi per un viaggio in Nepal in agosto

In questo post vi darò tutte le informazioni utili per organizzare un viaggio in Nepal ad agosto.

Per fare un viaggio in Nepal ad agosto partendo a costi accessibili, vi suggerisco innanzitutto di acquistare i biglietti aerei con largo anticipo: il costo del biglietto infatti è quello che incide maggiormente sul viaggio. In secondo luogo, nel creare il vostro itinerario di viaggio dovrete considerare le condizioni meteo, che in questo periodo non sono molto favorevoli: l’itinerario più consigliato in questo periodo è nella Valle di Kathmandu.

Le cime dell'Annapurna all'alba, dalla collina di Sarangkot, Nepal
Le cime dell’Annapurna all’alba, dalla collina di Sarangkot

Nepal: quando andare e periodo migliore

Viaggiare in Nepal ad agosto fortunatamente non ha costi proibitivi: è il periodo dei monsoni, ovvero di bassa stagione, perciò i prezzi degli alloggi e del viaggio sono più contenuti rispetto ad altri periodi.

Visto il monsone di sud-ovest, secondo quanto sostengono le guide turistiche cartacee, agosto sarebbe un mese sconsigliato per partire verso l’Asia: la stagione delle piogge dura da maggio ad ottobre e quindi ci sono varie probabilità di trovare brutto tempo, anche se non è detto.

Dopo aver viaggiato in agosto in Sri Lanka e in Vietnam, ci siamo convinti che è anche questione di fortuna. In tutto abbiamo contato solo quattro acquazzoni passeggeri in tre viaggi.

Certo è che se volete fare trekking in Nepal, ad agosto non è possibile fare percorsi impegnativi. Il clima in Nepal è variabile e la catena dell’Himalaya è quasi costantemente avvolta da nuvoloni: in montagna le piogge sono frequenti. Inoltre c’è il problema delle sanguisughe, che saltano fuori numerose dopo i piovaschi. Se volete dedicarvi prevalentemente al trekking, il periodo migliore per partire è quello da novembre a febbraio.

Ma se siete costretti alle vacanze in agosto, sappiate che è comunque possibile fare un viaggio in Nepal in estate e c’è tanto da visitare in alternativa alla montagna.

Informazioni utili per un viaggio in Nepal

NOTA [2021]: a causa dell’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, i documenti richiesti per viaggiare all’estero e in Nepal hanno subito delle variazioni. Ad oggi, ottobre 2021, la Farnesina suggerisce di intraprendere con molta cautela eventuali viaggi in Nepal: la campagna di immunizzazione procede molto lentamente. Vista la situazione in continuo divenire, vi consiglio di consultare il sito Viaggiare sicuri per controllare la situazione e i documenti attualmente necessari per un viaggio in Nepal.

Documenti necessari per andare in Nepal

I documenti necessari per un viaggio in Nepal sono:

  • Passaporto con validità residua di almeno sei mesi (controllate bene fino a quando è valido il vostro passaporto e se è necessario rinnovarlo prima della scadenza)
  • Visto: ci sono diversi tipi di visto per entrare in Nepal (turistico, per trekking, etc). Per il nostro viaggio abbiamo richiesto il visto turistico di 15 giorni.

Costo del visto per il Nepal e modalità di richiesta

Potete richiedere il visto all’arrivo a Kathmandu, ma personalmente vi suggerisco di compilare su questo sito il modulo online prima di partire, così evitate l’interminabile coda che si forma in aeroporto alle postazioni computer vicine al gate di arrivo.

Coda per i moduli del visto in aeroporto a Kathmandu, Nepal
Coda all’aeroporto di Kathmandu per compilare il modulo del visto

Cosa serve per il modulo del visto: una fototessera da caricare sul sito e indicazione di un indirizzo presso il quale risiederete in Nepal. Se fate un viaggio itinerante come il nostro, potete mettere come riferimento quello del primo hotel oppure i contatti della vostra guida locale.

Note:

  • Quando siamo partiti noi, il pagamento online del visto non era disponibile, perciò abbiamo dovuto pagarlo in contanti all’arrivo. Verificate se attualmente è stato abilitato.
  • Il visto turistico da 15 giorni costa 30 $, non più 25 $ come c’è scritto in alcune delle guide di viaggio*.

*Informazioni aggiornate a ottobre 2021. Per ulteriori informazioni sul visto, visitate questo sito.

Assicurazione di viaggio

Se acquistate i biglietti aerei con largo anticipo, vi suggerisco di stipulare subito anche l’assicurazione. Non solo per dormire sonni più tranquilli nei mesi successivi e non farsi prendere dall’ansia da viaggio, ma anche perché si risparmia un po’.
Negli anni ho tenuto d’occhio i costi delle assicurazioni per capire se conviene acquistare sia i biglietti aerei che l’assicurazione molti mesi prima: sì conviene parecchio sul costo totale del viaggio. 

Visto che noi abbiamo dovuto quasi sempre partire in agosto, ho dedicato un articolo di approfondimento su come viaggiare in agosto a costi accessibili, andate a dare un’occhiata.

Nepal: come pagare e cambio valuta

Al vostro arrivo dovrete per prima cosa pagare il visto per il Nepal, possibilmente in dollari.

La moneta del Nepal è la Rupia (cambio: 1 € = 139 NPR, aggiornato a ottobre 2021); per comodità iniziale potete cambiare un po’ di denaro all’aeroporto di Kathmandu.

Durante il viaggio potete facilmente trovare degli uffici di cambio nelle città più grandi: Kathmandu (la capitale), Pokhara, Bhaktapur, etc., mentre nei centri più piccoli è possibile che non ce ne siano.

Due suggerimenti su come pagare in Nepal:

  • Usate le Rupie nepalesi: la maggior parte dei negozi accetta sia euro che dollari, ma in cambio riceverete il resto “arrotondato”, in Rupie)
  • Portate con voi banconote nuove (euro o dollari), non usurati e senza strappi: le banche nepalesi non le accettano e quindi rischiate che non ve le cambino.

Clima e meteo in Nepal ad agosto

Con un po’ di sorpresa, in generale non abbiamo trovato temperature particolarmente calde durante il nostro viaggio.

La temperatura a Kathmandu non era molto alta (intorno ai 25-28° C) e nella Valle di Kathmandu il clima è stato sempre mite e spesso ventilato. Quando il cielo era sgombro da nubi però, il sole picchiava (portatevi un cappello!).

La temperatura a Pokhara, che si trova ad ovest della Valle ed è più esposta al monsone, era un poco più alta e il clima decisamente più afoso, ma comunque sopportabile.

Sebbene noi siamo stati molto fortunati e non abbiamo mai preso la pioggia, un ombrello e un k-way sono comunque utili, anche perché se si sale verso le zone di montagna il clima si fa più fresco e imprevedibile.

Nuvole bianche sulle colline di Dhampus, Nepal
Nuvole bianche sulle colline di Dhampus. La catena dell’Himalaya si nasconde là dietro…

Viaggiare in Nepal con una guida locale

Come vi anticipavo poco prima di partire, anche per questo viaggio ci siamo affidati ad una guida locale che ho contattato online alcuni mesi prima.

Per noi è stata una buona scelta, perché ci ha permesso di ottimizzare gli spostamenti e di stare a stretto contatto con la cultura nepalese per tutta la durata del viaggio. Tramite la guida abbiamo anche potuto alloggiare in diverse homestay gestite da comunità locali: in questo modo abbiamo potuto sostenere delle organizzazioni non profit che si occupano dell’educazione di bambini e ragazzi orfani.

Tuttavia, se preferite viaggiare in autonomia o essere accompagnati solo per una parte del vostro viaggio, potete facilmente trovare delle guide in loco. Spesso aspettano fuori dai musei e dai templi. Anzi, solitamente sono loro a fermarvi e a chiedervi se avete bisogno di una guida.
Quante di queste siano autorizzate e con tesserino valido… non lo so, però l’offerta non manca!

Cosa vedere in Nepal in 11 giorni

Qui di seguito trovate una breve lista su cosa vedere in Nepal ad agosto. Se poi volete approfondire la lettura, potete scaricare l’itinerario di viaggio in PDF iscrivendovi alla newsletter.

La geografia del Paese è determinante nel creare un itinerario in Nepal, ma non sempre le guide turistiche rispondono a tutte le domande che ci si fa prima di partire. Spero che la nostra esperienza possa esservi utile in questo senso. Qui di seguito vi elenco i principali luoghi di interesse in Nepal, per un viaggio nella Valle di Kathmandu.

Kathmandu

La capitale del Nepal è un must da visitare, sia per il suo patrimonio storico-culturale, sia per immergersi nel caos di una metropoli asiatica, che secondo me è un’esperienza che di per sé vale la pena.

Le cose da visitare a Kathmandu sono molte, dal centro storico intorno a Piazza Durbar ai templi di Boudhanath, Pashupatinath e Swayambhu, il tempio delle scimmie.

Vi consiglio di ritagliarvi qualche ora anche solo per passeggiare, sedervi a disegnare, o a scrivere e fotografare.

Il nostro ricordo della città, un po’ confuso e traballante dopo il viaggio, è ricco di odori, piccioni, legno intagliato e mattoni. Kathmandu è una città ricca di stimoli, ne rimarrete affascinati.

Piazza Durbar a Kathmandu
Disegni e relax in Piazza Durbar a Kathmandu
Cerimonia funebre al tempio induista Pashupatinath a Kathmandu
Cerimonia funebre al tempio induista Pashupatinath

Patan e Bhaktapur

Due cittadine reali poco distanti da Kathmandu, due gioielli di storia, leggende e tradizione. Le trovate su tutte le guide e gli itinerari: sono molto conosciute e frequentate dai turisti, una tappa imperdibile di ogni viaggio.

Entrambe dichiarate patrimonio UNESCO, i loro palazzi in legno e mattone sembravano respirare storia al nostro passaggio.

Se siete fortunati e capitate da quelle parti durante qualche festività religiosa, allungate un po’ la vostra permanenza. Partecipare ai festival nepalesi è un’occasione da non perdere. Noi siamo stati a Patan durante il festival della cordicella sacra, Janai Purnima, e il giorno successivo abbiamo partecipato allo straordinario festival di Gai Jatra a Bhaktapur. Due delle esperienze più belle del nostro viaggio.

Festività in Nepal ad agosto: Bramini in Piazza Durbar a Patan, Nepal
Bramini in Piazza Durbar a Patan
Festività in Nepal ad agosto: Tempio Nyatapola di Bhaktapur, in Nepal durante la festività Gai Jatra ad agosto
Folla al Tempio Nyatapola di Bhaktapur durante il festival Gai Jatra

Pokhara

Pokhara è la città più turistica fra quelle che abbiamo visitato in Nepal. Si trova ad ovest di Kathmandu e da lì partono molti itinerari di trekking verso l’Annapurna.
È molto ricca di strutture ricettive, attività Outdoor (trekking, parapendio, etc.) e nella zona di Lakeside ci sono molti locali, ristoranti e negozi. L’ideale per qualche giorno di relax e il luogo in cui ammirare uno dei paesaggi più belli del Nepal, affacciato sulle cime dell’Annapurna.

Tramonto sul Lago Phewa, Pokhara
Tramonto sul Lago Phewa, Pokhara

Il villaggio di Dhampus, fra le montagne

Da Pokhara potete proseguire il viaggio in direzione delle montagne, anche se non avete in programma di fare trekking.

Il nostro itinerario ci ha portati fino a Dhampus, un piccolo villaggio di montagna dove abbiamo deciso di pernottare una notte, circondati da un verde assoluto e dal ritmo lento della vita in montagna. Se amate la tranquillità, questo è il posto adatto per ritrovarla, abbracciati dalle cime dell’Annapurna e dai villaggi circostanti. L’assenza di turisti durante il mese di agosto è quasi totale.

Donna dell'etnia Gurung che tesse con il telaio tradizionale, Dhampus, Nepal
Donna dell’etnia Gurung che tesse con il telaio tradizionale

Sarangkot

Da Pokhara in poco meno di un’ora d’auto si raggiunge anche la famosa collina di Sarangkot, punto panoramico da dove vedere l’alba e la catena dell’Himalaya illuminata dai primi raggi del sole.

Con un po’ di fortuna, anche se non come durante i mesi invernali, potrete osservare forme geometriche cubiste, giochi di luci e ombre, onde di cime montuose prendere forma e scorgere fra le nuvole le vette dell’Annapurna e di Machhapuchhre. Uno spettacolo che vale tutta la levataccia alle 04:00 del mattino.

Bandipur

Per spezzare il lungo viaggio fra Kathmandu e Pokhara, una buona idea è quella di fare una sosta a Bandipur, un piccolo villaggio in collina che si trova a metà strada. Bandipur è un gioiello di pace dopo il chiasso e il traffico di Kathmandu, un posto in cui innamorarsi del silenzio, trovare un angolo di quiete per scrivere e lasciare i pensieri vagare senza meta. 

Centro di Bandipur, Nepal
La via principale di Bandipur, chiamata anche “bazar”
Freebie da scaricare 🧡

Itinerario in Nepal: PDF scaricabile

Se volete farvi un’idea di come creare il vostro itinerario in Nepal, ho creato un PDF scaricabile gratuitamente con molte indicazioni utili sulla durata delle visite e dei trasferimenti.

Ho raccolto qui tutte le info che ci sarebbero state di aiuto prima di partire, spero che la nostra esperienza possa servire anche a voi.
Per scaricare l’itinerario in Nepal è sufficiente iscriversi alla newsletter e accedere all’Area Riservata.

Mi iscrivo e lo scarico! >

Nepal, i luoghi di interesse: costi dei principali siti UNESCO

Visto che io all’epoca non avevo trovato informazioni precise sui costi dei siti UNESCO del Nepal, aggiungo qui una tabella con i prezzi dei biglietti pagati durante il nostro viaggio (costi per persona in rupie nepalesi, aggiornati a ottobre 2021).

  • Kathmandu Metropolitan City (per accedere a Durbar Square): 1.000 NPR
  • Boudanath (grande stupa bianca a 5 km da Kathmandu): 400 NPR
  • Tempio induista di Pashupatinath, Kathmandu: 1.000 NPR
  • Swayambhu, il tempio delle scimmie di Kathmandu: 200 NPR
  • Lalitpur Metropolitan City (Patan) e accesso al Museo di Patan: 1.000 NPR
  • Bhaktapur Cultural City (accesso per due giorni): 1.500 NPR
  • Sarangkot, Pokhara, la collina da cui vedere l’alba: 60 NPR (prezzo aggiornato ad agosto 2019).

Se viaggiate con una guida locale che vi accompagna per tutto l’itinerario, generalmente vi viene chiesto un forfait per tutte le visite a pagamento.

Nepal: sicurezza e mezzi di trasporto

Il Nepal è un paese tranquillo e sicuro per i turisti, quindi potete viaggiare sereni, prestando le normali attenzioni che avreste in qualsiasi grande città o posto che non conoscete.

Per quanto riguarda i trasporti e i trasferimenti, nell’organizzare il viaggio non bisogna invece sottovalutare la morfologia del paese.

Noi ci siamo affidati ad una guida locale con un’auto privata, ma è possibile muoversi anche in autonomia: gli autobus e i bus turistici sono molto diffusi.

Se volete viaggiare in modo indipendente, scegliete con cura i mezzi di trasporto e calcolate bene i tempi per spostarvi da un luogo all’altro, altrimenti rischiate di passare la maggior parte della vostra vacanza in Nepal seduti in auto o su un bus (maggiori dettagli li trovate nell’approfondimento scaricabile).

Cose da sapere sul Nepal prima di partire

Per scegliere cosa mettere in valigia per il Nepal è necessario tenere a mente alcune cose sul clima e la cultura nepalese.

Cosa mettere in valigia per un viaggio in Nepal in agosto

Il clima in Nepal ad agosto può essere estremamente variabile: da soleggiato e molto caldo a fresco e piovoso. Il mio consiglio è quindi di portare con voi non solo degli abiti leggeri ma anche qualche felpa e una giacca a vento, soprattutto se volete visitare villaggi di montagna come Dhampus. Ricordate anche di mettere nel vostro zaino un ombrello naturalmente, che vi tornerà utile non solo per la pioggia ma anche per ripararvi dal sole. Non dimenticate la crema solare, anche se il cielo è coperto.

Se avete bisogno qualche altra dritta per il vostro bagaglio, date un’occhiata all’articolo sulle 10 cose insolite da mettere in valigia e al metodo per preparare la valigia con il metodo Konmari (la sushi valigia!). Alcuni consigli ben collaudati per non dimenticare nulla e avere il bagaglio sempre in ordine.

Nepal, abbigliamento consigliato durante il viaggio

Una nota importante su come vestirsi per un viaggio in Nepal: anche se può fare molto caldo, evitate abiti troppo scollati, pantaloni molto corti e in generale di andare in giro troppo scoperti.

Nelle città più turistiche come Pokhara nessuno vi dirà nulla, ma soprattutto se visitate delle zone rurali e piccoli paesi di periferia, è apprezzato un abbigliamento che copra le spalle e le gambe fino al ginocchio.
Per la visita a templi e luoghi sacri, come vi suggerivo anche per lo Sri Lanka, ricordate che è buona norma evitare canottiere e bermuda.

Come comportarsi in Nepal

Fateci caso: in Nepal le persone, in particolare le coppie, non mostrano contatto fisico in pubblico. Andare in giro mano nella mano o baciarsi in pubblico è una cosa che in Nepal tendenzialmente non si fa, quindi… adeguiamoci, nel rispetto della loro cultura.

Anche condividere il cibo con il proprio partner generalmente non si fa (anche se ogni tanto, quando pensano che nessuno li stia guardando, lo fanno anche loro 😉 ).

Però nonostante queste usanze, che a noi possono sembrare un po’ strane, i nepalesi sono una popolazione molto ospitale. Sorrisi, attenzioni e mille premure per gli ospiti stranieri ci hanno riempiti di gratitudine per questa popolazione. Se dovessi scegliere una delle ragioni per cui dovreste proprio fare un viaggio in Nepal è proprio per apprezzare la gentilezza e la generosità dei nepalesi.

Cucina nepalese

Un ultimo paragrafo lo riservo alla cucina nepalese, su cui ho scritto anche un approfondimento.
In Nepal si usano molte spezie a tavola, in particolare il pepe, quindi se non siete abituati a questi sapori ricordatevi di avvisare prima di ordinare.
Sappiate poi che in Nepal le porzioni generalmente sono abbondanti e spesso vi offrono (almeno!) un bis, quindi siate parchi nelle ordinazioni perché vi rimpinzeranno fino a scoppiare 🙂

In conclusione, spero di essere riuscita a raccogliere tutte le informazioni di viaggio più importanti e di avervi incuriositi a sufficienza per continuare la lettura o… prendere i biglietti e partire per una vacanza in Nepal!

Ci sono ancora molte cose che vorrei raccontarvi, ad esempio della nostra giornata e pernottamento in un monastero buddhista e dei siti UNESCO di Patan, Bahktapur e Kathmandu (leggete qui il mio articolo sul sito delle Travel Blogger Italiane). Se avete bisogno di qualche contatto o di informazioni più specifiche, scrivetemi un messaggio, risponderò volentieri.

Namaste 🙏

[Articolo aggiornato a ottobre 2021]

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Elisa Malisan

Sono curiosa, schietta, introversa, lettrice affamata e pretenziosa. Amo gli aggettivi insoliti, i decolli e gli atterraggi, i sapori decisi e le parole gentili. Nel tempo libero scrivo sul mio blog di viaggi e mi do arie da runner della domenica.


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8 commenti
  1. anna ha detto:
    13/12/2019 alle 08:34

    E’ proprio vero che non si può fare affidamento sulle indicazioni meteo. In Vietnam ad agosto abbiamo beccato giusto qualche pioggia, in Nepal ad aprile (stagione supersecca) ci siamo beccati un’acquazzone senza pari.

  2. Elisa ha detto:
    08/12/2019 alle 21:17

    Grazie mille, mi fa piacere che tu abbia trovato l’articolo ben fatto 🙂
    E spero che prima o poi ti torni utile per organizzare anche un viaggio, il Nepal è davvero stupendo!

  3. pinne in viaggio ha detto:
    07/12/2019 alle 10:57

    Ottima descrizione.
    Hai descritto benissimo ogni punto.
    Non so se andrò mai in Nepal, ma se ci andrò terrò a mente la tua guida

  4. Elisa ha detto:
    10/11/2019 alle 21:30

    Sì è vero, è un paese molto interessante e devo dire che vederlo insieme alla nostra guida ha reso la visita davvero molto ricca.
    Le sanguisughe… una vera schifezza credimi. Io non le avevo mai viste dal vivo e solo l’idea mi faceva venire i brividi! Poi le abbiamo viste davvero ? meglio girare al largo!

  5. Lucy ha detto:
    10/11/2019 alle 04:27

    Mi è piaciuto tutto di questa tua guida e spero proprio di farmi un viaggio in Nepal nella vita. Credo sia interessantissimo, mi attrae soprattutto il paesaggio, e poi l’idea di fare le cose tramite le guide locali. Comunque certo che vale la pena andare nei posti dove ci sono stati terremoti! Intanto si aiuta un po’, visto che si spenderanno soldi lì… ma poi secondo me sono proprio fasi di transizione sempre interessanti a cui assistere, prima che le cose cambino di nuovo.
    Ps: ma come le sanguisughe?? Pensavo esistessero solo nei racconti dell’orrore!!

  6. Pingback: Kathmandu, Patan e Bhaktapur: i centri culturali del Nepal - Travel Blogger Italiane
  7. Elisa ha detto:
    09/10/2019 alle 07:32

    Grazie Elena 🙂 E doppio grazie se sei riuscita a leggerla fino in fondo! 😉

  8. Elena ha detto:
    08/10/2019 alle 15:45

    Ma questa è una super guida! Completissima! Complimenti!

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