Curiosità sul Nepal dai nostri appunti di viaggio
Sfogliando i nostri appunti dal nostro viaggio in agosto, ho pensato di iniziare raccontandovi 10 curiosità sul Nepal. Alcune di queste forse non si trovano sulle guide di viaggio e mi piace l’idea di condividerle con voi, perché riescono a darci un piccolo assaggio di una cultura molto differente dalla nostra.
Fra tante, ho scelto quelle cose che ci si racconta per prime al rientro da un viaggio (e che generalmente riscuotono sempre successo durante gli aperitivi!).
1) Trasporto bagagli
Atterrati a Kathmandu i bagagli scaricati dagli aerei vengono trasportati in piccoli van rimorchio trainati da… trattori.
2) Cucina nepalese
Quando vi sedete a tavola, i nepalesi si fanno in quattro per offrirvi da mangiare e da bere qualsiasi cosa voi desideriate.
Se proprio non dovete, non chiedete loro di cucinarvi qualcosa di “senza spezie” o “non piccante”: continueranno a sorridervi con gentilezza, ma dal loro sguardo capirete che ci sono rimasti proprio male.
La cucina piccante e speziata fa parte della tradizione in cucina e per loro è motivo di grande orgoglio!
3) A tavola
Parliamo ancora di cibo: i pasti sono una componente molto importante della vita in Nepal, soprattutto se si è ospiti. E come vi accennavo fra i motivi per cui dovreste visitare il Nepal, la gentilezza e l’ospitalità sono radicati profondamente nella cultura nepalese.
Durante il nostro viaggio abbiamo soggiornato in alcune homestay, in famiglia (fra cui quella della nostra guida locale): un’esperienza che consiglio caldamente e di cui vi parlerò meglio nei prossimi articoli.
Quando si cena a casa, ancor prima di aver terminato il proprio piatto, viene offerto sempre un bis di tutto, e poi eventualmente un bel tris.
Se però rifiutate perché magari siete già pieni come un otre, vi guardano in silenzio con aria dispiaciuta e interrogativa: “Non starai mica poco bene?”.
Per inciso, anche le birre arrivano sempre in formato famiglia, quindi per iniziare vi consiglio di chiederne sempre una sola. To share.
4) Sharing is caring. O forse no?
Quando al ristorante viene servito il primo piatto, chi lo riceve può iniziare subito a mangiare, non si aspetta che tutti abbiano ricevuto la propria ordinazione. Usanza che a noi italiani fa un effetto strano, no?
A tavola poi non si condivide: niente “forchettate” né “assaggi” dal proprio compagno, nemmeno se marito/moglie. Non si passa il cibo da un piatto all’altro nemmeno se uno dei due è sazio. Ognuno mangia quel che ha ordinato e basta. Semmai si fa un bis, che viene proposto anche al ristorante.
🤫 Ogni tanto i nepalesi si passano il cibo fra loro, ma di soppiatto e solo dopo essersi guardati bene in giro per controllare che nessuno li veda. 😉
5) Persone anziane
Le persone più belle che abbiamo incontrato in Nepal secondo me sono gli anziani. Hanno sguardi e rughe pieni di storia, occhi docili, pelli scurite dal sole, orecchini che svelano la loro età.
Al nostro passaggio ci guardano impassibili.
Se chiniamo la testa con un “Namaste” e le mani giunte, rispondono con un cenno; a volte invece si spalancano in un sorriso.
Oppure proseguono con indifferenza. Quando siamo passati oltre però si girano a fissare le nostre spalle, incuriositi. E a noi scappa un sorriso.
6) Dei piercing al naso e alle orecchie
La popolazione nepalese è di circa 29 milioni di abitanti e costituita da oltre 60 gruppi etnici.
I Newari costituiscono la maggior parte della popolazione della Valle di Kathmandu e si distinguono da tutti gli altri gruppi perché le donne Newari non usano farsi il piercing al naso, mentre tutte le altre sì.
All’età di 77 anni, 7 mesi, 7 settimane, 7 giorni e 7 ore, uomini e donne Newari vengono onorati come “divinità anziane” con una cerimonia rituale chiamata Janku e indossano dei particolari orecchini di colore oro con una decorazione rossa.
Questo rituale, che è una delle molte festività che si osservano in Nepal, viene celebrato più volte nella vita dei Newari, in concomitanza con il compimento di particolari compleanni: 77 anni 7 mesi 7 giorni; 88 anni 8 mesi e 8 giorni; 99 anni 9 mesi e 9 giorni; 105 anni 8 mesi e 8 giorni. Si pensa che queste età coincidano con dei momenti in cui la persona può incorrere in malattie o problemi di salute più facilmente; tramite queste cerimonie perciò i Newari venerano alcune divinità, come il Sole e la Luna, per allontanare le malattie e augurare lunga vita.
I piercing alle orecchie di Luca invece hanno destato moltissima curiosità nei nepalesi, specialmente nelle donne.
Tutte si fermavano a fissarli e gli chiedevano con aria preoccupata se gli avevano fatto molto male.
Poi ridacchiando indicavano i lobi e dicevano che “si vede attraverso”.
7) Soffiarsi il naso è maleducazione
I nepalesi non si soffiano il naso, ma “tirano su” con grande effetto sonoro e poi se possono… sputano.
Grazie alla sinusite che puntualmente mi becco in aereo (merito delle compagnie arabe che ci fanno sempre viaggiare come se fossimo al Polo Nord… Ricordatevi di portare sempre una giacca!), in Nepal so di aver fatto ripetutamente la figura della cafona… ma a questa usanza dello scaracchio libero non sono proprio riuscita ad adeguarmi. 😅 Sorry.
8) Mucche
Come in India, anche in Nepal le mucche sono sacre. Non vengono uccise, né tantomeno mangiate.
Girando per strada, anche in centro a Kathmandu, non è raro trovarle ferme nel traffico oppure placidamente addormentate… in mezzo della strada.
Se per caso un guidatore investe una mucca e questa sventuratamente muore, questi rischia 20 anni di prigione, la stessa pena che rischierebbe se si investisse un essere umano.
9) Sacro e profano
Durante il tragitto di strada che dal villaggio di Dhampus ci riportava a Pokhara, sulla destra abbiamo visto una cascata.
Ai due lati della montagna c’erano appesi moltissime bandiere di preghiera.
“Una montagna sacra, forse?” Ho pensato.
Sotto la cascata, un nepalese lavava l’auto.
Forse no.
10) Pubblicità
Un cenno a questo argomento in onore della mia deformazione professionale. 😉
La pubblicità in Nepal ha una particolarità: soprattutto in periferia, dove le abitazioni non sono costruite appiccicate una sull’altra, facciate, serrande e specialmente muri laterali delle case sono quasi tutti dipinti con delle pubblicità. Non coperti con delle affissioni in carta. Dipinti.
Le aziende pagano ai proprietari una quota mensile per far dipingere le proprie “affissioni” (in città si può parlare di 150 dollari al mese).
Ne volete ancora?
Che ne dite dunque, vi è piaciuta questa raccolta di curiosità nepalesi?
Ce ne sarebbero molte altre che ho lasciato fuori per questioni di lunghezza, se vi sono piaciute però potrei pensare di aggiungerne qualcuna. Che ne pensate?
Fatemi sapere nei commenti! 🙃
Namaste 🙏
27 commenti
Sì, speriamo di poter recuperare presto tutti i viaggi che abbiamo dovuto annullare…
Avevo organizzato mio viaggio per Nepal prima della pandemia spero di farlo appena possiamo viaggiare.
Grazie Giulia.
Anche noi siamo abituati a condividere spesso i piatti che ordiniamo e in effetti ci sembrava quasi strano non poterlo fare 🙂
Interessante il fatto che non si possa condividere il cibo, io e il mio compagno in viaggio mangiamo sempre dal piatto dell’altro! Particolare anche la curiosità sui piercing, non sapevo ci fossero differenti tradizioni. Bel post!
Grazie Serena 🙂
Anche a me piace molto leggere le curiosità dei paesi che non conosco e devo dire che mi piace anche molto scriverne.
Per la cucina nepalese sì… ti consiglio un po’ di allenamento prima di partire! 😉
Ciao Elisa,
super interessante questo post! Io impazzisco per certe peculiarità e differenze culturali. Sarà dura, per una come me, mangiare in Nepal. Io con il piccante mi sento proprio male! Dovrò esercitarmi prima di andare, per forza 🙂
Torna a trovarmi allora, mi sa che toccherà fare una seconda puntata! 😉
Sì, mi piacerebbe proprio leggere altre curiosità su questa terra! Adoro scoprire usanze e particolarità delle altre culture, soprattutto se così lontane e diverse dalla nostra. Comunque, anche io, come te, non credo di potermi mai abituare all’idea di tirare su col naso e scaracciare, ahah!
Molto interessante! Il matrimonio con il sole me lo avevano raccontato, ma quello della frutta mi mancava.
Grazie 🙂
Mi ricordo che ogni donna si doveva sposare tre volte, la prima volta con la frutta, poi con il sole e infine il terzo matrimonio con un uomo. Ogni matrimonio corrisponde ad una fase della crescita (come ad esempio l’arrivo delle prime mestruazioni)
Il matrimonio con la frutta non l’ho mai sentito nemmeno io sinceramente. Sai mica dirmi di cosa si tratta? Sarei proprio curiosa.
Il Nepal é un Paese che vorrei tanto visitare, soprattutto da quando ho conosciuto una ragazza nepalese che mi ha parlato un po’ della sua cultura. In particolare mi ha colpito quanto loro sappiano della nostra cultura occidentale rispetto a quanto poco noi conosciamo la loro. Tra le varie curiosità mi aveva colpito il fatto che le ragazze nell’adolescenza facessero due riti chiamati il “matrimonio” con il sole e il “matrimonio” con la frutta
Ti capisco Alessandra, anch’io mi sono trovata in difficoltà con questi piatti stracolmi ad ogni pasto! Infatti, una volta tornati a casa, ci siamo dedicati a qualche giorno di detox… lasciare le cose nel piatto ci pareva brutto ma… che fatica mangiare tutto!
Interessantissimo questo post! Quante curiosità! Io mangio poco per volta e morirei se mi trovassi ogni volta il piatto pieno!! A parte gli scherzi, mia sorella parla cinese e mi racconta che anche per molti cinesi tirare su col naso e sputare non è maleducazione, mentre per noi sì! Aiutooooo!! Certo che anche noi per loro saremo strani!! Ci vuole tolleranza!
Che bello studio antropologico del Nepal! Mi piace leggere cose che non ci sono sulle guide. Io ho visitato l’India anni fa…ci ritrovo alcune assonanze!
Ciao Elena,
ho in mente un secondo articolo con altre bizzarrie nepalesi, stay tuned! Ce ne sono molte altre degne di nota ?
Conoscevo alcune di queste curiosità perchè il Nepal è stata la meta del viaggio di nozze di mia sorella, anni fa, ma altre sono state per me una novità! Quant’è strano il mondo! 🙂
Certo che ne vorrei leggere altre!
Impossibile non farci caso credimi! ? spesso è stata il primo rumore che entrava dalla finestra al mattino e l’ultimo della sera! ???
Grazie Valentina! La cucina nepalese in effetti può essere un po’ difficile se non si è abituati al piccante, però vale la pena provare 🙂 anche perché loro ne vanno molto orgogliosi e quando vedono che gli stranieri la apprezzano sono davvero contenti!
Non credo di poter anche io evitare di soffiare il naso!! E anzi .. mi da proprio fastidio sentire le persone che “tirano su” ahahah quando andrò in Nepal cercherò di non farci caso!
Wow, molto interessante questo articolo ben schematico sulle curiosità di questo Paese che desidero visitare da un po’ di tempo!!! meraviglioso davvero! Conosco molto poco il Nepal e mi ha fatto piacere scoprire tutte queste usanze. Forse potrei avere qualche problema con il cibo, visto che proprio non riesco a mangiare piccante e nemmeno speziato. Interessante la faccenda delle pubblicità… un bel modo ingegnoso per fare guadagnare qualcosa ai cittadini 🙂
Concordo! ?
Qui non sputano, ma quel suono c’e’. Ed e’ una cosa che detesto dei latini.
Ti capisco Silvia perché io per 11 giorni ho soffiato il naso come un trombone senza sosta, consumando quintali di fazzoletti… ho certamente fatto la figura della maleducata più volte ma se avessi adottato la maniera nepalese probabilmente avrei dovuto proseguire il viaggio da sola! ??
Grazie mille Lucy.
Questa cosa dello sputare effettivamente è molto diffusa e mi risulta sempre incomprensibile! Credo sia uno di quei usi che non vorrò mai imparare ?
Il mio compagno allora si troverebbe proprio bene a mangiare in Nepal perché lui non solo non condivide nulla, ma non fa nemmeno assaggiare un piccolo boccone dal suo piatto ?
Il fatto di non soffiarsi il naso sarebbe un enorme problema anche per me perché tra sinusite due o tre volte all’anno e allergia quasi perenne, penso che passerei sicuramente per una super cafona, ma sempre meglio di sputare a terra!
Bellissimo post! Mi colpisce che la cosa dello sputo e’ diffusissimo nel mondo 🙂