C’è una cosa della cucina nepalese che mi è rimasta impressa al di sopra di tutte le altre: l’abbondanza. Da un punto di vista culturale la cucina in Nepal ha infatti ha un ruolo importante nella tradizione locale e nell’ospitalità.
La popolazione nepalese è conosciuta per la sua estrema gentilezza, e quando si tratta di cucina i nepalesi sono molto orgogliosi di offrire agli ospiti stranieri i piatti tradizionali, molto influenzati dalla cucina indiana e tibetana.
Soggiornando in diverse homestay durante il nostro viaggio in agosto, abbiamo avuto la fortuna di assaggiare i piatti autentici della cucina nepalese, preparati in casa. Un’esperienza che ci ha permesso di entrare in contatto con la cultura locale oltre le nostre aspettative.
In questo articolo vi racconterò il nostro viaggio attraverso i piatti tradizionali.
Colazione tipica della cucina nepalese
Nella cucina nepalese la colazione, che si fa fra le nove e le dieci del mattino, è un vero e proprio pasto, molto diverso dalla colazione (dolce) a cui siamo abituati noi occidentali. I nepalesi infatti si alzano molto presto, spesso prima dell’alba, e consumano i due pasti principali a colazione e a cena.
A colazione quindi è normalissimo mangiare piatti simili a quelli che si servono la sera, con zuppa di legumi, spezie e… qualche pietanza fritta.
Se in viaggio vi piace sperimentare la cucina locale (e siete anche un po’ temerari), in Nepal non mancheranno le occasioni per farlo, già dalle prime ore del mattino 🙂
Con un pizzico di spavalderia noi ci abbiamo provato e… ecco due esempi di colazione tradizionale nepalese con cui abbiamo iniziato la giornata.
Legumi e sapori speziati per iniziare la giornata
Il primo giorno a Kathmandu eravamo ospiti a casa della nostra guida locale, che di buon mattino ci ha preparato: lenticchie scure speziate come l’inferno, patate (ovviamente speziate anche quelle), dolcetti fritti non meglio identificati e Roti, una ciambella di farina di riso, rigorosamente fritta e molto buona.
Il Roti è uno snack che i nepalesi mangiano più o meno a tutte le ore e si prepara in occasione delle festività religiose e dei festival, che in Nepal sono molto sentiti e frequenti.
Colazione semi-occidentale: pane tostato, marmellata e…
Colazione seconda versione.
Alloggiavamo in una piccola homestay a Bungamati ed eravamo gli unici due ospiti. Per iniziare la giornata avevamo chiesto solo del pane tostato, marmellata e frutta, visto che eravamo ancora appesantiti dalla cena della sera prima e volevamo restare leggeri. Il nostro ospite ci ha guardati con aria quasi intristita, preoccupato della nostra inappetenza e che ciò che avevamo chiesto fosse troppo poco.
Così nel dubbio ha fatto preparare per noi: tre fette di pane tostato, un vasetto di marmellata e uno di burro di arachidi — mandando uno dei figli a comprarli espressamente per noi — un uovo sodo, due banane e una porzione di… patate fritte.
A testa.
PS. Le patate fritte erano buonissime.
Se però voi non vi sentite così spavaldi da affrontare legumi speziati o patate fritte a colazione, negli hotel molto probabilmente avrete a disposizione una colazione più occidentale, reinterpretata alla maniera nepalese: omelette enormi, pane tostato, frutta, yogurt, the con il latte e magari… della salsiccia.
I piatti della cucina nepalese da mangiare a pranzo
I nepalesi generalmente a pranzo mangiano “uno spuntino”, come lo definiscono loro. 😉
Come vi dicevo ad inizio articolo, rispetto alle nostre abitudini la cucina nepalese è molto abbondante e anche un pranzo “leggero” può essere piuttosto un mattone senza il digestivo, visto l’apporto calorico. Immaginate di ripetere la cosa tre volte al giorno, con i vostri accompagnatori che temono costantemente che moriate di fame!
Tenete presente poi che in Nepal non ve la caverete a buon mercato tentando di dividere una portata in due con il vostro compagno di viaggio… non si fa!
Se volete tentare di cavarvela, il mio suggerimento per un pranzo (quasi) leggero è di ordinare una porzione di Momo, i famosissimi ravioli nepalesi. È un piatto di origine tibetana che però si trova un po’ dappertutto nella cucina tipica nepalese, sia in versione normale, con la carne e le verdure, sia in versione vegetariana. Generalmente sono cotti al vapore (ma se proprio li volete ci sono anche fritti naturalmente).
Se invece avete voglia di cimentarvi con delle ricette nepalesi più sostanziose, perché magari avete camminato un sacco e a pranzo avete fame sul serio, potete provare il Bara (lentil bread, in inglese). Questo piatto tipico nepalese è una specie di hamburger cotto in padella, composto da una purea di lenticchie e patate, cipolla, erbe aromatiche e un uovo (per non sbagliarsi). Noi lo abbiamo mangiato accompagnato anche da una piccola porzione di ceci con una zuppetta speziata.
Non esattamente ciò che noi italiani definiremmo un pranzo “leggero”, ma davvero buono.
Cena: Dal Bhat, il piatto nazionale del Nepal
Veniamo ora al Dal Bhat, il piatto nazionale del Nepal, che i locali mangiano praticamente sempre, anche due volte al giorno. I nepalesi sono molto legati alla loro cucina tradizionale, che è conosciuta per non essere particolarmente varia.
In altri Paesi asiatici la cucina invece è molto variegata e offre un’infinità di piatti diversi: la cucina vietnamita ad esempio è una di queste, ve ne parlerò in un prossimo articolo.
Tornando alla cucina nepalese, anche se la composizione è abbastanza simile, i piatti possono essere abbastanza diversi da un posto all’altro.
Un esempio è proprio il Dal Bhat, che è composto da una zuppa di lenticchie o fagioli speziati (simile a quella che abbiamo mangiato insieme al Bara), accompagnata da verdure e riso a vapore.
In alternativa al riso al vapore potete provarlo con il Baji (beaten rice), riso battuto su cui si versa il sugo della zuppetta e si mischia poi con i legumi e le verdure.
Quando siamo stati ospiti nel monastero buddista di Kathmandu ce lo hanno servito proprio così.
A colazione 😉
Frutta e dessert
Se vi chiedete che frutta si mangia in Nepal, dovete sapere che la maggior parte della frutta esotica che trovate a vendere proviene dall’India. In Nepal si possono mangiare mango, dragon fruit, anguria, pere, mele, papaya e molti altri frutti deliziosi, spesso venduti nei mercati o nei negozietti sulla strada. Ma quasi tutti di provenienza indiana, appunto.
Quanto ai dolci, durante il nostro viaggio non ne abbiamo mangiati molti. I dessert nepalesi (e asiatici in generale) non sono propriamente dei dolci come li intendiamo noi. Spesso si tratta di snack fritti non particolarmente zuccherati.
Uno dei dessert veri che vi consiglio di assaggiare è il Juju Dhau, tipico della comunità Newari. Si tratta di uno yogurt prodotto con latte di bufala, servito di solito in piccole ciotole di terracotta.
Quello che si trova a Bhaktapur dicono che sia il migliore di tutto il Nepal. È semplicemente delizioso.
Tipicità della cucina nepalese
La cucina nepalese è generalmente molto economica, quindi potete esplorare la gastronomia di questo paese in lungo e in largo senza spendere molto.
Le cose cambiano però quando ci si orienta verso ristoranti che propongono una cucina “pseudo-occidentale” che naturalmente ha prezzi più alti perché destinata quasi esclusivamente ai turisti.
Una cosa che invece mi ha sorpresa del Nepal, soprattutto dopo essere stati in Vietnam, è che… non c’è lo street food! Dopo aver visto sfrigolare padelle enormi nei posti più improbabili (e quando dico posti improbabili non intendo i marciapiedi di Hanoi, ma i baracchini di street food sotto i cavalcavia delle sopraelevate) ero quasi delusa 😀
Le sole bancarelle di street food che troverete in Nepal sono quelle che vendono snack da passeggio fritti e straunti.
In conclusione, il viaggio in Nepal è stato davvero intenso, sia dal punto di vista culturale che gastronomico. Penso comunque che il cibo sia uno dei tanti modi per conoscere un paese, quindi mi piace assaggiare un po’ tutto, anche se a volte non so cosa c’è nel piatto. E dopo tutte quelle colazioni a base di lenticchie, cibo speziato e patate fritte… vi confesso che hanno cominciato a piacermi! 😂
Voi come vi relazionate con la cucina in viaggio?
Siete degli avventurieri del gusto o preferite restare su piatti un po’ meno “spinti”?
Raccontatemi 🙂
4 commenti
Ah no, Claudia, morire di fame in Nepal è proprio impossibile! 😂 Anche perché loro sono molto ospitali e avevano sempre paura che non avessimo mangiato a sufficienza 😅
Anche io ne ho mangiati parecchi 😉 erano super buoni!
Che buoni i momo! Non so quanti ne avrei mangiati, è uno dei ricordi più belli del Nepal, insieme ai suoi splendidi monumenti, naturalmente!
Non conoscevo minimamente la cucina nepalese ed è stato veramente interessante scoprirla… insomma non si muore senz’altro di fame soprattutto a colazione la mattina 😅